Narrativa straniera
Gialli, Thriller, Horror
Mistero a Villa del Lieto Tramonto
Mistero a Villa del Lieto Tramonto
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A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l'ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un'oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l'ora del caffè dà l'occasione per criticare il regolamento e l'incuria del personale specializzato, quello che figli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano "servizi di eccellenza". Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l'occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.
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Opinioni inserite: 1
Mistero a Villa del Lieto Tramonto
2017-02-20 06:51:11
Pelizzari
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Arzille vecchiette
E’ noto che le case di riposo o comunque ricoveri che dir si voglia mi mettono addosso una tristezza infinita, molto ai limiti della depressione. Ma questo posto è un po’ speciale, ha un nome evocativo, ma con dolcezza, e devo dire che mi ha messo allegria. Il merito è delle arzille vecchiette protagoniste che, prigioniere della propria età e di interminabili giornate vuote, trovano comunque il modo per rendere i propri giorni interessanti. Devo dire che c’è anche un pizzico di suspence ed un bel messaggio di fondo, che è quello di avere sempre un sano rispetto per se stessi. Per il resto, anche se non la ritengo una lettura eccezionale, è comunque un piacevole svago, anche un po’ fuori standard.
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