Mi ricordo di te
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un thriller ben congeniato
Non c'è un secondo di noia in questa storia di fantasmi inquieti. Gli ingredienti ci sono tutti a partire dall'ambientazione: un paese disabitato su un'isola islandese, in pieno inverno. E poi, tre amici che decidono di trascorrervi una settimana per ristrutturare una casa, bambini scomparsi nel nulla a distanza di sessant'anni l'uno dall'altro, anziani che muoiono in strane circostanze, sogni premonitori, scritte sui muri ... A rendere questo romanzo avvincente è, soprattutto, la scrittura: mai prolissa o inutile, descrittiva eppure scorrevole. Poi c'è l'impianto narrativo che, se non raggiunge la perfezione, è, comunque, intelligente, tanto che, alla fine, ci si ritrova a fare i complimenti all'autrice per come ha condotto alcune 'trovate' narrative. Lo consiglio a chi vuole leggere un ottimo thriller senza pretese di capolavoro ma anni luce dalla media del 'genere'.
Indicazioni utili
Gelo inquietante
Giallo ambientato nel bianco dell’Islanda. Inquietante e stimolante. Misterioso e coinvolgente. Racconta due storie parallele che, a capitoli alternati, si riescono a seguire bene, complice un ritmo incalzante, agevolato dall’abilità della scrittrice che ultima ogni capitolo con due o tre righe che, da sole, creano suspence, senza alcun cedimento. La storia sotterranea è forse un po’ fragile come contenuto, ma lo stile permette, tramite dettagli inespressi e brividi tra le pagine, di appassionarsi anche alla trama. Bellissima l’ambientazione ed il clima anche un po’ soprannaturale nonché claustrofobico che crea.