Marnie Marnie

Marnie

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

La signorina Mollie Jeffrey è una ragazza tranquilla, capelli biondi, occhiali con la montatura di corno e abiti che non danno nell'occhio. Si è trasferita da poco a Manchester, dove lavora alla biglietteria del cinema Roxy. Un anno fa era Marion Holland, impiegata modello per la Crombie and Strutt, prima di sottrarre mille sterline e sparire. Tra un anno il suo nome sarà Mary Taylor, quando risponderà all'offerta di lavoro della ditta di arti grafiche John Rutland and Co. La vera donna dietro questi nomi-maschera è Marnie: bella ma distaccata, ossessionata dal controllo, spaventata dagli uomini e dal sesso, bugiarda e ladra compulsiva. Cambia senza tregua città e lavoro. Ogni città un furto. Dopo ogni furto una nuova identità. Tutte le volte Marnie deve ricostruire se stessa, sempre segnata da ferite ed esperienze con cui non riesce a riconciliarsi.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.5  (2)
Contenuto 
 
4.5  (2)
Piacevolezza 
 
5.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Marnie 2014-06-27 09:31:25 Ginseng666
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    27 Giugno, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Le maschere dell'anima e l'identità nascosta..

Marnie, creatura disturbata, ma imperturbabile nelle azioni, scaturisce come un fantasma dalle pagine di questo libro, testimone di quanto la mente può risultare controversa, misteriosa e allo stesso tempo influenzare profondamente tutte le azioni dell'individuo.
Da questo libro è tratto l'indimenticabile film di Hichcock del 1964 che ci presenta una donna quasi sempre in fuga da una città all'altra, bugiarda, che commette furti e che indossa diverse maschere, identità fittizie dopo aver cambiato la località di lavoro...dopo essere fuggita con il malloppo....
Marnie soffre di claustrofobia e teme i temporali...
Ma la cosa più interessante è vederla ogni volta cambiare personalità, cambiare colore dei capelli e impersonare ogni volta una donna diversa, pur calandosi nel ruolo di un'impiegata modello.
"Nel corso della vita incontrerai più maschere che persone reali" affermava Luigi Pirandello e questa massima pare calzare a pennello per la protagonista di questo romanzo.
Anche quando trova qualcuno interessato a lei non è in grado di rinunciare in pieno alle sue contraddizioni, alla sua personalità bugiarda, contraddittoria...
La patologia della sua anima si contraddistingue nel nascondersi, senza volersi liberare dalle spire dei suoi problemi.
Una donna ha molti volti, certo...ma quando li nasconde nel pertugio di una maschera non la si può più né comprendere, né definire...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
81
Segnala questa recensione ad un moderatore
Marnie 2014-06-27 03:46:59 Bruno Elpis
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    27 Giugno, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Marnie feat. Hitchcock

Uno psicodramma di notevole caratura: “Marnie” di Winston Graham è l’opera dalla quale Hitchcock ha tratto l’omonimo film del 1964.

Marnie soffre di cleptomania (“A dieci anni ero stata sorpresa a rubare due volte… Imparai subito che era molto meglio non avere partner”). In particolare, nei suoi “colpi”, segue un canovaccio collaudato:
- si fa assumere preferibilmente in ruoli di cassiera/contabile (“Un anno dopo il colpo al Roxy, risposi a un’offerta della John Rutland & Co. di Barnet. Si trattava di un posto da vice cassiera”);
- dimostra grande professionalità (“Non si può dire che ti manchi l’iniziativa sul lavoro, ma è come se recitassi una parte”) e studia attentamente le abitudini del luogo di lavoro;
- coglie l’opportunità di impossessarsi dei contanti;
- sparisce con il malloppo;
- cambia identità e riparte per una nuova avventura (“Un anno dopo il colpo al Roxy, risposi a un’offerta della John Rutland & Co. di Barnet. Si trattava di un posto da vice cassiera”).
Con questi furti, la donna mantiene l’anziana madre, che ha un passato ambiguo nel quale i problemi di Marnie affondano le loro radici (“…sebbene fossi la luce dei suoi occhi, non mi baciava mai con un sincero slancio d’affetto”) e vive a Torquay con un’inserviente.
Nel corso dell’ennesimo cambio d’identità (“A volte mi viene il dubbio che nascondi un insospettabile passato”), la ladra approda alla Rutland & Co. E lì, i due giovani rampolli della proprietà aziendale - Terry e Mark - la corteggiano (“Volevo evitare di rovinare i rapporti anche con l’altro dirigente giovane dell’azienda… In realtà non sapevo cosa farmene, né di lui né di suo cugino”). Perché Marnie è tanto bugiarda (“So che hai ventitré anni e che sei vedova. Tuo padre e tua madre vivono in Australia e tu hai studiato a Norwich. Sei bravissima con i numeri, i temporali ti spaventano a morte e vai spesso alle corse…”) quanto bella.
Ma la cleptomania non è l’unico complesso che affligge l’apparentemente inappuntabile impiegata: Marnie è ceraunofoba, ossia ha una paura ancestrale per i temporali (“Se un lampo si riflette in uno specchio, vedrai lo sguardo del diavolo”) e – se ne accorgerà ben presto Mark, che scopre il tentativo di furto e ciononostante la sposa – è frigida (“No, non sei tu il problema. Non sopporto il contatto fisico”).
L’unica situazione nella quale la donna sembra felice è il contatto con il cavallo che possiede (“Mi piacciono i cavalli. Per me non c’è niente di più bello”)…
Mark convince la moglie a sottoporsi a psicoterapia e Marnie oppone anche a questo tentativo ogni resistenza possibile, frapponendo tra sé e lo psicanalista la sua fortissima tendenza a mentire (“E’ come se un bocciolo rifiutasse di schiudersi o una farfalla volesse a tutti i costi rimanere crisalide”): mentire sempre e comunque (“le lacrime erano finte, naturalmente, non provavo il minimo rimorso”).

Il finale del romanzo di Graham è completamente diverso da quello rappresentato da Hitchcock nel film: più complesso (“Penso che i sentimenti siano come le scatole cinesi: ne apri una e dentro ne trovi un’altra e poi un’altra e non riesci mai ad arrivare all’ultima…”) e credibile (“Il dolore degli altri non era tanto diverso dal mio”), meno hollywoodiano, più esistenziale (“Non è la banderuola che cambia direzione, è il vento”)…

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
"Gli uccelli e altri racconti", "Psycho"...
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Incastrati
Identità sconosciuta
Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale