Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Maigret si mette in viaggio
 

Maigret si mette in viaggio Maigret si mette in viaggio

Maigret si mette in viaggio

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Era convinto che John T. Arnold, così disinvolto, a suo agio con banchieri e re in esilio, a Londra come a Roma, a Berlino come a New York, si fosse divertito della sua goffaggine e l’avesse trattato con una condiscendenza lievemente compassionevole. Al pari di tutti, forse anzi meglio di tanti altri visto il mestiere che faceva, Maigret sapeva come si trattano certi affari e come si vive in certi ambienti. Ma era una conoscenza teorica, non vissuta in prima persona. Per la prima volta aveva l’occasione di entrare in contatto con un mondo a parte, di cui la gente comune apprende qualcosa solo grazie ai pettegolezzi dei giornali.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Maigret si mette in viaggio 2014-10-01 16:58:05 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    01 Ottobre, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Maigret in difficoltà

Maigret è abituato a indagare in ambienti malavitosi o di comuni mortali, quali siamo tutti noi e ovviamente anche lui. Le cose si complicano, e non poco, se occorre venire a capo di un delitto in un mondo riservato a pochi eletti, a grandi uomini di affari, che vivono in una condizione di estrema agiatezza.
È su questo terreno sconosciuto che il commissario deve procedere, con piedi di piombo, data la notevole influenza dei personaggi, ai quali è riservata una vita così lontana da quella di tutti gli altri al punto di non riuscire a comprenderla.
E’ così che, quando in un lussuoso albergo di Parigi viene ritrovato affogato nella vasca da bagno un magnate inglese, si innesca un meccanismo che porta Maigret a investigare in modo del tutto diverso da quello che gli è abituale, correndo dietro a una contessa che, se probabilmente non è la colpevole, comunque era in stretto contatto con la vittima e potrebbe sapere molte cose.
Il commissario prende l’aereo per Nizza, poi il giorno dopo uno per la Svizzera, dove si trattiene poche ore, per poi ritornare sempre in volo a Parigi.
Ha parlato con la nobildonna, ma senza che gli si siano schiarite le idee, abbagliato da tante apparenze e frastornato da quel continuo andare.
Proprio non sa che fare, ma in una notte trascorsa gironzolando per i locali dell’Hotel teatro dell’omicidio gli viene un’idea, prima sul movente e poi sulla possibile identità dell’assassino. Nel procedere ora sui suoi passi consueti di investigazione Maigret ritrova il suo mondo e se stesso, ritorna a essere il fenomeno che ben conosciamo, al punto da architettare un’ingegnosa trappola per incastrare il colpevole, che vi cadrà inevitabilmente.
Se l’intreccio della vicenda puramente poliziesca può apparire un po’ debole e prevedibile (sono riuscito a capire chi è l’assassino già a metà libro), Maigret si mette in viaggio si fa tuttavia apprezzate, oltre che per la tradizionale abilità dell’autore nel sondare la psicologia dei personaggi, soprattutto per la perfezione con cui viene descritto il mondo dei VIP verso i quali Maigret e Simenon non nutrono evidenti simpatie, mostrandoceli con un senso di autentica pietà come prigionieri del loro ruolo, una reclusione senz’altro dorata, ma che non li rende felici.
Da leggere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta