Maigret e il fantasma
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Maigret e il misterioso fantasma..
Un libro che si legge senza difficoltà alcuna, con leggerezza, piacevole e carino.
Un'indagine del Commissario Maigret nel quale è coinvolto un suo collega, l'ispettore Lognon, detto anche lo sfigato perchè la sfortuna lo perseguita: convive con una moglie lagnosa e ipocondriaca, non riesce mai a farsi valere nelle sue indagini, il cui merito viene sempre attribuito a qualcun altro e infine si becca anche una pallottola finendo all'ospedale in fin di vita...
Maigret cerca di scoprire quale pista stesse seguendo lo sfortunato collega, che pare frequentasse anche un'avvenente estetista, forse per sfuggire alla sua triste quotidianità vissuta con la moglie....
Ma la ragazza è fuggita subito dopo l'aggressione del poliziotto e Maigret si trova a dover risolvere un intricato caso di falsari e quadri rubati o sottratti ai leggittimi proprietari....
Un pittore scomparso, un omicidio e tanti misteri che comunque verranno infine brillantemente risolti.
E lo sfigato? Avrà il suo momento di gloria, finalmente....prima di ripiombare nelle grinfie della terribile consorte...
Consiglio questo libro a tutti coloro che amano la lettura dei romanzi polizieschi...
Non è faticoso, non è complicato...e nel periodo estivo si legge molto bene..
Una lettura da spaiggia, insomma, senza troppe pretese....
Ma secondo me la leggerezza in una lettura non è una qualità da poco.
Saluti.
Ginseng666
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Un caso intricato
L’ispettore Lognon, uno sfigato, in quanto è da una vita che cerca di essere promosso al grado superiore senza riuscirvi per mera sfortuna perché le capacità non gli mancano, viene trovato gravemente ferito da due proiettili davanti all’ingresso di un condominio, a poca distanza dalla sua abitazione, dove vive con una moglie convinta di essere gravemente ammalata, ma fisicamente in buone condizioni. Quando poi si viene a sapere dalla portinaia che da un po’ di tempo, e solo di notte, frequentava l’edificio recandosi nell’appartamento di una giovane e bella ragazza nubile, scoppiano le illazioni.
Maigret, che lo conosce bene, non è convinto, Lognon non è un donnaiolo, ma solo un uomo che cerca di dare una svolta alla sua carriera, magari risolvendo un’indagine complicata. E così poco a poco il commissario viene a conoscenza che effettivamente si stava interessando a un caso, di quelli eclatanti e tali da conferire al suo risolutore una grande notorietà.
E’ inutile dire che le indagini sono proseguite da Maigret, che si muove sul difficile, avendo come sospetto uno straniero ricco e influente, un grande collezionista di quadri.
E poi ci sono la bella moglie di questi, troppo giovane per un marito avanti con gli anni, per quanto danaroso, un giro notturno di belle donne nella casa signorile ove la stessa abita, un traffico di quadri falsi.
La carne al fuoco è abbondante, anzi troppa, e questa volta Simenon corre il rischio di bruciarla, con troppi colpi di scena, alcuni non del tutto logici.
Beninteso, il libro è sempre piacevole da leggere, ma non si ritrovano in esso quelle eccellenti qualità di scrittore che giustamente hanno reso celebre l’autore belga.
Si può dire, infatti, che la trama, intricata, aggrovigliata, prende il sopravvento sulla psicologia dei protagonisti, così come anche l’atmosfera è un po’ in sottotono.
Insomma non è certamente uno dei migliori della serie del commissario Maigret, però rappresenta sempre per il lettore un piacevole passatempo, anche se questa volta nulla di più.