Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Ma ho vissuto troppo poco
 

Ma ho vissuto troppo poco Ma ho vissuto troppo poco

Ma ho vissuto troppo poco

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La presentazione e le recensioni di Ma ho vissuto troppo poco, opera di James Hadley Chase edita da Mondadori. Harry Ricks, fotografo squattrinato, è il classico tipo tranquillo che si innamora della ragazza sbagliata. Lei si chiama Clair e dice di essere una modella, in realtà è una poco di buono. L'ha incontrata in un bar, davanti a un bicchiere di whisky, e ne è rimasto folgorato. E' stato un appuntamento col destino, secondo l'ingenuo Harry, a cui tutti inutilmente cercano di aprire gli occhi. Un appuntamento fatale, in ogni caso, perché le donne troppo belle portano guai. E quando sarà costretto ad accettare la verità su chi sia davvero la sua fiamma, il matrimonio gli sembrerà l'idea migliore: senza dubbio la vita coniugale la riporterà sulla retta via. Il miracolo della redenzione, eccetera. Dovrà imparare a sue spese che non c'è amore, per quanto forte, in grado di cambiare la natura umana e cancellare le ombre del passato. Ombre minacciose. Ombre di morte. All'interno, il racconto "Zeno Malerba, fotografo" di Marzia Musneci.



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Ma ho vissuto troppo poco 2014-08-03 15:09:21 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    03 Agosto, 2014
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Cosa siete disposti a fare per una donna?

A colpirmi è stato soprattutto il titolo, “MA HO VISSUTO TROPPO POCO” che lascia il senso di qualcosa che resta in sospeso, che non si può concludere o che, peggio ancora, si conclude con troppa velocità, lasciando l’amaro in bocca.
Se questo romanzo noir, di poco più di un centinaio di pagine, è uno dei meno conosciuti di JAMES HADLEY CHASE, non vedo l’ora di leggere anche gli altri. Mi è piaciuto tantissimo. L’ho trovato un piccolo capolavoro del giallo classico, dove il punto forte è la suspense e ce n’è davvero tanta.
Il protagonista è Harry Ricks, un fotografo squattrinato, il classico tipo tranquillo che, non si sa come, riesce a ficcarsi nei guai. Anche per lui, il guaio peggiore capita, come per la maggior parte degli esseri viventi, con l’arrivo dell’amore. Non sempre l’amore porta gioia e felicità. Per Ricks, l’amore porta un’escalation di aggressioni e morti. Dunque, il classico bravo ragazzo incontra sulla sua strada una donna bellissima e pericolosamente misteriosa che porta soltanto guai. Lui, però, non riesce a vedere l’evidenza, dei crimini che la circondano, e l’ambiguità, che si cela dietro tanta bellezza, e si ritrova a fare i conti con le terribili conseguenze di quell’appuntamento fatale che il destino a predisposto per lui.
Perde letteralmente la testa per lei e nessuno riesce a fargli aprire gli occhi. L’unica cosa che può fare e amarla oltre ogni limite, lasciandosi imprigionare in una spirale di pericoli.
Il lettore resta coinvolto dalla complessità e l’ambiguità dei personaggi, soprattutto quelli che da subito appaiono come negativi. Ci si chiede che cosa si nasconda dietro tutto quel mistero. Lei, Clair, bella da mozzare il fiato, è davvero pericolosa come la si descrive o è soltanto una vittime di personaggi che la manovrano?
Come dice il titolo, dal tono pessimistico, come molti altri titoli di Hadley Chase e in perfetta sintonia con la sua importante produzione narrativa, caratterizzata da un ritmo incalzante e da uno stile incisivo, qualcuno o più di qualcuno non riuscirà a raggiungere tutti i suoi bramati obiettivi e il bello sta proprio nel seguire l’evolversi degli eventi in una catena fatta di cause e conseguenze.

Ad accomunare il primo romanzo con il racconto, più moderno, di MARZIA MUSNECI, incluso in appendice, è la professione di entrambi i protagonisti, Harry Ricks e Zeno Malerba.
Anche nel racconto “ZENO MALERBA, FOTOGRAFO”, ci sono di mezzo crimini e omicidi, ma anche personaggi che, nonostante la brevità della forma narrativa, riescono a lasciare una traccia importante di sé, risultando particolarmente complessi, sfaccettati e interessanti.

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