Lo scheletro che balla
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Seconda indagine per Lincoln Rhyme
Un aereo della compagnia “Hudson Air Charters” viene fatto esplodere con una bomba in fase di atterraggio .
Tra le vittime è presente uno dei piloti della compagnia aerea, Ed Carney.
Il Dipartimento di Polizia di New York collega il fatto ad una vicenda di traffico di armi, ed ha motivo di credere che l’attentato avesse il preciso scopo di eliminare il pilota, testimone oculare in un processo contro il trafficante Philip Hansen.
Lincoln Rhyme, incaricato ufficiosamente del caso, ritiene che Hansen sia il mandante di un famigerato killer su commissione che nel mondo della malavita viene chiamato “lo Scheletro che balla” a causa di un macabro tatuaggio su un avambraccio, unica particolarità conosciuta riguardo all’ignoto e camaleontico criminale.
Rhyme, aiutato dall’agente Amelia Sachs e dai fidati detective Lon Sellitto e Fred Dellray, si mette sulle tracce del killer per impedire che elimini gli altri due testimoni oculari della vicenda. Un conto alla rovescia di 48 lunghissime ore separa i due testimoni dall’udienza davanti al gran giurì.
Secondo capitolo della celebre serie che ha per protagonista il criminologo tetraplegico Rhyme, “Lo Scheletro che balla” si pone cronologicamente a distanza di qualche mese dall’indagine che aveva visto Lincoln catturare il “collezionista di ossa” nel primo romanzo.
Deaver unisce ancora una volta una trama adrenalinica e ricca di azione ad una caratterizzazione approfondita dei personaggi, di cui vengono svelati numerosi particolari riguardo al proprio passato.
Rhyme si discosta dalla tipica figura letteraria del detective disilluso e tormentato. È risoluto, deciso, maledettamente autoritario e sicuro di sé. Le uniche due parti del corpo che è ancora in grado di muovere, ovvero la testa e l’anulare della mano sinistra, sono sufficienti per essere ancora ritenuto il miglior profiler della città di New York e forse dello Stato.
E così, anche stavolta l’appartamento di Lincoln nell’Upper West Side davanti a Central Park diventa la sede principale dell’indagine, in un curioso viavai di poliziotti e apparecchiature scientifiche.
Amelia Sachs, splendida agente dai capelli rossi con un passato da modella e una passione per le armi e le auto veloci, è l’altra protagonista del romanzo. Una sorta di allieva di Rhyme, che ha intravisto le potenzialità della donna ed intende farne la propria erede nel campo della criminologia. Una coppia affiatata ed originale, che si conferma uno dei punti di forza della serie.
Un altro aspetto interessante è rappresentato dai consueti approfondimenti tecnici, sempre brevi ed efficaci, con cui lo scrittore ci rende partecipi del funzionamento delle attrezzature utilizzate dalla Polizia per l’analisi delle prove raccolte. Ogni intuizione ha così un fondamento scientifico e la narrazione acquisisce credibilità, in un romanzo il cui obiettivo principale resta comunque l’intrattenimento.
“Lo Scheletro che balla” è un thriller eccellente, probabilmente meno originale del suo predecessore ma ugualmente efficace e brillante.
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Jeffery Deaver il maestro
Ho avuto la fortuna di passare un pezzo della mia vita osservando Lincoln Rhyme giocare a scacchi con uno dei più pericolosi serial killer in circolazione, lo Scheletro che balla. Un avventura straordinaria tra sparatorie, posti incredibili, atterraggi di fortuna e colpi di scena fino all'ultima pagina. Un confine poco delineato tra cacciatore e preda, la passione smoderata per l'estremo di Amelia e Percey, due donne che incrociano le loro strade tortuose per ritrovarsi l'una nell'altra, e personaggi sempre ben caratterizzati da Deaver, oltre che una trama ben intrecciata sono gli elementi che permettono al maestro dei gialli/noir di mostrare tutta la sua classe. Per chi resta a casa durante le vacanze un ottima alternativa a mare!
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UN CAPOLAVORO
Non esagero se dico che fa parte dei pochi libri più belli che io abbia mai letto.
Si tratta, secondo me, di un capolavoro dell'autore:
- la trama è avvincente, ben strutturata ed articolata;
- le descrizioni sono rese nei minimi dettagli (forse in alcuni punti è anche fin troppo prolisso) tant'è che la mente non fatica a viaggiare tra le scene del crimine e le strade di New York;
- dei personaggi non viene fornita solo una descrizione puramente fisica ma vengono inseriti durante tutto il racconto anche dettagli psicologici e aneddoti che permettono al lettore di ricostruire il profilo dell'assassino;
- sul finire del racconto non manca l'elemento a sorpresa che, a differenza di tanti libri, non è scontato o esagerato ma ben studiato ed in armonia con il resto del testo.
Davvero un gran bel libro!
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Il Dalai Lama dei colpi di scena
Non c'è nulla da fare: quando leggi un libro di Jeffrey Deaver, qualcosa di inaspettato deve giocoforza succedere. E, probabilmente, è in questo libro che la sua particolare arte raggiunge il punto più alto della sua carriera dietro una scrivania: nessuna esagerazione (come invece avverrà in "L'uomo scomparso"), pochi ma ben calibrati. Quando capisci, non puoi che rimanere a bocca aperta, incredulo e basito. In generale, un signor libro in tutti i suoi particolari: Amelia e Rhyme diventano sempre più affiatati elevando il loro rapporto, la loro coppia è avvincente come non mai e le indagini in casa del detective tetraplegico non sono mai e poi mai banali. Un classico assoluto per gli amanti dei thriller.
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INDAGINI SULLE "MONTAGNE RUSSE" !!!
PER CHI NON HA MAI LETTO QUESTO LIBRO ….
New York, 1999
Lincoln Rhyme ,ex detective, tetraplegico a causa di un brutto incidente, è immobilizzato su una sedia a rotelle. Dopo aver subito la frattura della quarta vertebra ha perso l’uso degli arti per sempre. Una mente incredibile intrappolata in un corpo fuori uso !! La disgrazia lo rende un uomo freddo e cinico. Dotato di uno spirito e di un’intelligenza fuori dal comune, continua ad indagare, da civile, sui casi più difficili. Quei casi dove l’ FBI non può bastare e chiede la sua collaborazione. Quei casi dove c’è bisogno di un uomo capace di trovare e decifrare tracce anche nel deserto !! O di scavare nella mente di un killer e cominciare una vera e propria partita a scacchi. Il suo quartier generale si trova a Manhattan , in un appartamento all’avanguardia, dotato di tutti gli strumenti necessari per poter affrontare le indagini. Alta tecnologia abbinata a capacità investigative straordinarie. Ma le sue condizioni di salute sono spesso appese ad un filo e spesso la depressione e l’aggressività si manifestano. A ridare un senso alla sua vita ci pensa Amelia Sachs. Una poliziotta con un passato difficile. Una ragazza dai capelli rossi dotata di talento e carattere da vendere … Amelia viene scelta da Lincoln come allieva e sarà colei che dovrà affrontare le scene del crimine, data l’impossibilità di muoversi del protagonista. Ma sempre in contatto “live” con la casa /base.
L’indagine è forse la più difficile per i due protagonisti ( lo sono anche in altri romanzi di Deaver), data la portata dell’avversario. Hanno 48 ore di tempo per fermare e catturare “lo scheletro che balla”. Nomignolo dovuto all’unico indizio pervenuto da un fortunato testimone. Un tatuaggio raffigurante una donna che balla con la morte di fronte ad una bara … Lo Scheletro non ha volto, non ha età. E’ un fantasma, un camaleonte, potrebbe essere ovunque ma non lo vedi. E’ un killer a pagamento, ma non uno qualsiasi. I suoi lavori costano milioni di dollari ai suoi clienti. Perché è il migliore, perché è inafferrabile, perché è dotato anche lui di un’intelligenza fuori dal comune …
48 ore per permettere a due testimoni di comparire in tribunale ed inchiodare Philip Hansen trafficante di armi e cliente dello scheletro ……
Qui c’è il dolore, il pensiero della morte, lo sconforto. Qui c’è lo spirito, il carattere, la speranza ed infine l’AMORE … in questo romanzo Deaver ci fa scendere giù nel pozzo per poi risalire alla luce …
Consiglio questo libro agli amanti del genere e dei finali a sorpresa. L’eterna lotta tra il bianco e il nero vede scendere sul campo di battaglia due menti eccelse ….. Il ritmo è incalzante ma, nonostante ciò, l’autore non tralascia nulla, descrivendo dettagliatamente i personaggi, i luoghi e i metodi investigativi ( veramente interessanti).
Quando pensavo di aver capito …. Colpo di scena. MA DOPO IL COLPO DI SCENA … FINALE PIROTECNICO PER CHI AMA LE MONTAGNE RUSSE !!!!
Buona lettura
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Per il ciclo alta tensione
Bello, bello e ancora bello. Seconda indagine per Lincoln Rhyme (il verme) e secondo centro assoluto per Deaver. Se la prima storia era più macabra e sotto certi aspetti "maleodorante" questo "Scheletro Che Balla" è pura adrenalina dalla prima all'ultima pagina. L'impostazione segue l'indagine "serrata" ma qui c'è un qualcosa di più che ha fatto si che divorassi il libro in brevissimo tempo. A volte cerco di fare altro oltre che leggere, invece durante questa lettura ero sempre li, in maniera ossessiva, curioso come una scimmia di vedere come si sviluppava la storia e come andava a finire. ci sono talmente tante cose in questo libro che non voglio rovinare nessuna parte della storia, al resto ci pensano i non pochi (e riuscitissimi) colpi di scena. Andate a ripescarlo, non ve ne pentirete.