Le ultime 5 ore Le ultime 5 ore

Le ultime 5 ore

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La trama e le recensioni di Le ultime 5 ore, romanzo di Douglas Coupland pubblicato da Isbn Edizioni. Se la vita che definiamo normale cambia all’improvviso – il petrolio schizza alle stelle, l’elettricità si esaurisce, gli aerei smettono di decollare, i cellulari non hanno segnale, la tv non trasmette più, le cose iniziano a esplodere e rilasciare gas tossici – quale miglior posto del cocktail bar di un aeroporto per assistere all’Apocalisse? Al suo interno, asserragliati, ci sono Karen, una madre single che deve incontrare un uomo conosciuto in chat; Rick, barista ex alcolizzato che sta per dare tutti i suoi soldi a un guru del self-help; Luke, il pastore di una piccola città scappato con i soldi destinati alla ristrutturazione della chiesa; Rachel, una ragazza bellissima ma incapace di ogni contatto umano, in cerca di un uomo che la faccia diventare madre. E infine c’è un quinto personaggio nascosto, la voce misteriosa che sembra condurre il gioco. Le ultime 5 ore ci interroga su ciò che siamo diventati e su ciò che saremo, quando il tempo in cui viviamo finirà: molto presto.

Douglas Coupland è autore dei bestseller internazionali The Gum Thief (2007) e JPod (2006), da lui adattati per la televisione, e di nove precedenti romanzi, tra cui Tutte le famiglie sono psicotiche (Isbn Edizioni 2012), Generazione A (Isbn Edizioni 2010), Hey Nostradamus! (2007), Fidanzata in coma (1998) e Generazione X (1992).



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Le ultime 5 ore 2013-03-04 14:36:43 Sara moncalieri
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Sara moncalieri Opinione inserita da Sara moncalieri    04 Marzo, 2013
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Chi siamo, dove andiamo?

Un romanzo sull´Apocalisse come spunto per parlare della morte, della religione, del senso dello scorrere del tempo, della vita di tutti i giorni e delle priorità, reali o fittizie che siano.
In questo romanzo, Douglas Coupland tocca continuamente questi temi tramite i pensieri dei suoi quattro protagonisti.
Ognuno con un passato doloroso alle spalle, ciascuno che fatalmente si ritrova nel fatiscente cocktail bar di un aeroporto per cercare di dare la svolta definitiva alla propria vita.
Nel non-luogo per eccellenza, in cui queste vite si ritrovano sospese nel tempo come in un fermo immagine.

Molto interessante la modalità in cui il romanzo viene portato avanti: per singoli micro-capitoli, a soggetto, in cui ciascuno dei protagonisti racconta al proprio io ed al mondo (per come lo sta percependo in quel momento) quello che sta accadendo “fuori”.
Non solo: lo stesso fatto viene prima vissuto e narrato da un protagonista, poi nuovamente e parzialmente da un altro, dalla sua personale prospettiva, come in certi gialli in cui i protagonisti si raccontano quello che loro stavano facendo in quel preciso istante.
Un taglio quasi da regia televisiva per porre una serie di domande esistenziali, per cercare di trovare una risposta.

Romanzo che ho apprezzato moltissimo per lo stile, per l´idea, per la struttura psicologica dei quattro protagonisti, ciascuno creato con molta coerenza e molto ben delineato.
Me li vedevo davanti, sentivo quello che pensavano, potevo intuire quello che avrebbero – forse – provato emotivamente. Non c´è stato un personaggio che sia riuscito meglio o peggio di un altro, tutti mi sono risultati vivi e perfettamente umani nelle loro emozioni.
L´ho letto tutto d´un fiato e spero ci sarà un seguito, poiché la storia finisce li, ma volendo se ne potrebbe aprire una nuova – non ho idea se già esiste (o se esiterà) ma me lo auguro di cuore.

Unica pecca nella traduzione (o nel testo originale?): in moltissimi capitoli, nell´ambito della narrazione dello stesso personaggio, si passava improvvisamente dall´uso del tempo presente al passato remoto. Inizialmente ho pensato fosse una scelta stilistica, ma poi la sensazione che ho avuto è stata di una strana svista del traduttore o dello scrittore stesso.
Per il resto, perfetto.

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