Le streghe di East End
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 4
Un'opera senza peso
Ho appena finito di leggere "Le Streghe di East End" di Melissa De La Cruz. Un romanzo fantasy piuttosto lento, piatto e superficiale.
Il materiale di partenza è abbastanza interessante ma la storia poteva sicuramente essere gestita con più approfondimento, maggior cura nei dettagli e nella scelta lessicale.
Per tre quarti del libro, praticamente, non-accade-nulla; è come se fosse un grande prologo. E ti aspetti che prima o poi la storia, quella vera, inizi.
I personaggi sono poco caratterizzati e l'aspetto più succulento di tutta la vicenda viene trattato in fretta ed in maniera raffazzonata in poche pagine, tanto che viene da dirsi "impossibile che sia tutto qui, tutto così scontato".
Mi sono buttato nella lettura di questo "romanzo" (come da dicitura sulla copertina) poiché seguo la serie TV (che tra l'altro si discosta ampiamente dal libro ed è sceneggiata anche molto meglio) ma devo dire che mi trovo piuttosto deluso.
Editorialmente, l'editore lo pone fra i romanzi per adulti ma l'unico elemento rivolto esclusivamente agli adulti sono le tre o quattro brevi scene di sesso esplicito che vengono raccontate, anche abbastanza bene c'è da dire.
Troppi elementi che si potevano sfruttare molto meglio, buttati a casaccio e lasciati nel dimenticatoio. Sarebbe potuto uscire un romanzo di cinquecento o seicento pagine, molto ben strutturato, avvincente e ricco di azione con una mitologia propria, il tutto molto solido, invece è uscito questo. Un'opera senza peso.
Voto: 6/10 (stiracchiato)
Indicazioni utili
Quando la magia chiama
Freya Ingrid e Joanna, vivono a North Hampton da anni. Ingrid lavora nella biblioteca della città, Freya lavora come barista e Joanna si occupa della famiglia. Tutte e tre sono streghe e sono costrette a tenere allo scuro il loro segreto. Ognuna di loro ha dei poteri magici: Freya può creare pozioni d'amore, Ingrid può prevedere il futuro e Joanna resuscitare i morti. Freya è indubbiamente il personaggio che preferisco in questo romanzo, nonché, quella che apre la narrazione. Prossima a un matrimonio, si dividerà tra due uomini affascinanti! Nota dolente la narrazione, con mancanza di dialoghi; mentre i capitoli si alternano tra le tre protagoniste. Il finale l'ho trovato troppo affrettato, poco marcato in dettagli che potevano risultare interessanti alla storia. Apprezzato è sicuramente il lato romance del libro e la descrizione della magia 8Anche se poco marcata in alcuni punti!) Totalmente fuori luogo l'introduzione di vampiri, angeli, divinità ecc. Un romanzo comunque piacevole, aspetto di leggerne il seguito per saperne di più!
Indicazioni utili
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Sulle ali della magia
Alla fiera del libro, rovistando tra le super offerte di libraccio mi è scivolato tra le mani un romanzo di una scrittrice che ho molto amato. Come se lui avesse scelto me e non il contrario. Questo pensiero mi continuava a ronzare per testa e non riuscendo più a concentrarmi su altre trame, ho capito che era meglio dargliela vita. L’ho acquistato immediatamente. E ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Con le “Streghe di East End” Melissa de la Cruz ci ha regalato un nuovo romanzo fresco e sensuale, in cui leggende e streghe si incontrano per ammaliarci e tenerci incollati fino all’ultima pagina. La storia è ambienta in un piccolo villaggio, North Hampton, dove finalmente le Beauchamp vivono tranquillamente sotto lo stesso tetto. Freya, bella e sensuale, è la barista di un locale. E ha trovato il grande amore: Bran, un uomo ricco, bello e intelligente. Insomma il principe azzurro che ogni donna sogna. Ma alla sua festa di fidanzamento incontra Killiam, fratello del suo amore, che con un solo sguardo la fa sentire viva e le fa provare ciò che tanto tempo fa, all’alba dei tempi,aveva provato per il solo uomo da lei amato. Ingrind, invece, lavora nella biblioteca della città e sta cercando di trovare un modo per evitare che essa venga chiusa. E’ una donna dall’animo gentile, sempre pronta ad aiutare il prossimo, ma non si lascia mai andare. E infine c’è Joanna, madre delle due ragazze, che ha come hobby la ristrutturazione della sua casa e nel corso della storia si affeziona a un bambino, Tyler, che gli ricorda molto il gemello di Freya. Le tre affascinanti donne nascondono un oscuro segreto: Joanna può resuscitare i morti, Ingrind prevede il futuro, e Freya prepara pozioni d’amore. Sono streghe, ma da secoli è stato vietato loro di usare i poteri; fin quando la Beauchamp più giovane trasgredisce questa restrizione e ben presto anche la madre e la sorella si lasceranno tentare. Contemporaneamente la piccola cittadina sembra essere minacciata da una forza antica e cattiva, e le tre streghe cercheranno di scoprire di che cosa si tratta, ma soprattutto chi si cela dietro a tutto ciò. Nel finale tutte le certezze andranno distrutte, rimescolate e le tessere del puzzle verranno finalmente rimesse al loro posto. Si potrebbe dunque definire un finale eccezionale se non fosse che mi è parso un tantino confusionario e frettoloso , e mi duole dirlo, ma la scrittrice ha davvero peccato.
Nonostante la voce delle tre ragazze si alterni, che in altri casi può risultare pesante, la De La Cruz ci ha deliziato con la sua abilità narrativa e ha reso il romanzo leggero. Il suo stile semplice è in grado di rapire il lettore, forse è per questo che mi piace tanto. La nostra cara scrittrice, come ben sappiamo, ama inserire sempre un po’ di religione, e stavolta ha intrecciato con la storia i miti e leggende norrene in modo davvero impeccabile, anche se a volte avrebbe dovuto dare qualche spiegazione in più perché non tutto era scontato.
Ormai mi ha incantata e dunque non mi resta che aspettare il seguito! =)
Indicazioni utili
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Preferisco il sangue blu
Dopo il successo della sua Serie Urban Fantasy per adolescenti, Melissa De la Cruz ha deciso di cimentarsi in una per adulti con un risultato, a mio avviso, non proprio soddisfacente.
La storia è raccontata attraverso tre punti di vista (le tre streghe protagoniste) e nessun personaggio sembra spiccare più di altri.
Le tre donne non brillano per la loro simpatia, hanno una caratterizzazione piatta e francamente hanno un carattere alquanto infantile e lo stile di scrittura è molto più vicino a quello di una serie per adolescenti.
Francamente le loro storie (d'amore e non) mi hanno lasciata indifferente, invece ero più interessata ai misteri e gli omicidi (la parte più intrigante anche se il ritmo è piuttosto lento nelle prime pagine).
Per quel che riguarda le scene più hot sono esplicite e ma non suscitano alcun sentimento e non sembrano avere alcuno scopo rilevante salvo, forse, quello di rendere la serie per un pubblico adulto.
L'idea d'ispirarsi alla mitologia norrena (mescolandola con i processi alle streghe) è originale senza dubbio ma l'autrice tende spesso a dare le cose per scontate, come se il lettore conoscesse da sempre i misteri e le leggende nordiche.
Il finale con il suo colpo di scena inaspettato getta le basi per il prossimo romanzo e se volete sapere come andrà a finire sarete costretti a prendere il prossimo.
Indicazioni utili
- sì
- no