Le sorelle
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"Le sorelle" di Claire Douglas è thriller psicologico, nonché debutto di quest'autrice il cui passato da giornalista patinata si fa sentire in modo evidente tra le pagine del suo primo romanzo.
L'intreccio segue la giornalista freelance (visto?) trentenne Abigail "Abi" Cavendish, che sta vivendo un periodo molto difficile dopo aver perso la gemella Lucy in un tragico incidente meno di due anni prima. Abi crede di vedere ovunque la sorella, ed è così che incrocia la strada di Beatrice "Bea" Price e del suo gemello Ben; la sua nuova amica è infatti molto simile a Lucy, sia nell'aspetto sia nel carattere. La trama si complica quando Abi decide di trasferirsi nella casa dei due fratelli ed iniziano una serie di dispetti e ripicche che sembrano voler distruggere la sua amicizia con Bea e l'amore appena nato per Ben.
Dico subito quali sono stati gli unici due elementi positivi di questo romanzo, così poi posso scatenare il mio lato più critico e frustrato (da questa lettura). Apprezzo che la traduzione del titolo sia stata fedele -anche se si poteva fare qualcosa per migliorare la pessima risoluzione della cover; inoltre, lo stile della Douglas risulta immediato e scorrevole con la conseguenza che, pur detestando la storia, non si fatica ad arrivare alla fine.
Ma cominciamo con la narrazione a POV alternati: perché adottare la prima persona nei capitoli dedicati ad Abi e la terza in quelli di Bea, se poi di entrambe vengono inseriti i pensieri, e censurate le parti rivelatrici? Lo stile dell'autrice poi è eccessivamente semplice, soprattutto nelle descrizioni: si passa dal ripetere fino alla nausea lo stesso dettaglio (quante volte ancora vuoi dirmi che Ben ha le lentiggini?), al dilungarsi inutilmente sull'abbigliamento dei personaggi, che tra l'altro è tutto quanto rimane in mente a fine lettura. Ma il vero crimine stilistico è la spiegazione delle metafore, anche quelle banali come la famiglia di Abi senza più Lucy che viene paragonata ad un tavolo con solo tre gambe.
Per quanto riguarda i personaggi, ad esclusione dei tre principali, abbiamo solo una parata di macchiette dotate di una sola caratteristica: Pam parla a vanvera, Cass adora Bea, Eva spettegola mentre prepara piatti da riscaldare a nastro, etc. Come protagonista, Abi si dimostra incredibilmente stupida e priva di istinto di autoconservazione; Bea e Ben sono incommentabili: unicamente funzionali alla trama.
La cosa più fastidiosa è però il senso di vuoto che lascia l'epilogo della storia, perché nessuno dei tre compie la minima evoluzione rispetto all'inizio e tutto sembra ricominciare da capo. In pratica, più di trecento pagine buttate nel cesso.
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I GEMELLI E IL LORO RAPPORTO ESCLUSIVO
“Le Sorelle” è il libro d’esordio di Claire Douglas, un buon thriller psicologico che tiene il lettore con il fiato in sospeso e alcune volte lo manda in confusione.
Lucy e Abi sono le protagoniste di questa storia, due gemelle legata a doppio filo e quando scompare Lucy scompare, Abi cerca di sopravvivere e ricominciare anche se la sua vita sarà sempre segnata da questa perdita.
Abi cerca di allontanarsi dalla sua vecchia vita, cambia città, lascia i genitori e cerca di vivere da sola anche se le cose non saranno mai come prima, la ragazza si sente in colpa per la sorella, si dà la colpa di quello che le è successo.
Un giorno incontra Bea, che le sembra identità alla gemella, inizia a conoscerla ne diventa amica e a sua volta scopre che ha un gemello Ben con il quale inizia una relazione.
Abi si trasferisce da Bea, inizia una convivenza ma succedono delle cose strane che fanno dubitare la ragazza di aver fatto la scelta giusta, a trasferirsi dalla sua nuova amica. Bea sembra essere indispettita e infastidita dal rapporto d’amore tra il fratello e l’amica e Abi pensa che tutte le cose che le stanno capitando siano causate da Bea.
Ma la realtà è ben diversa e i due gemelli nascondono un segreto, Abi dovrà capirlo prima che sia troppo tardi…
Un romanzo non privo di difetti, ma anche con degli spunti interessanti.
I capitoli sono alternati da voci narranti diverse anche se il lettore non lo capisce subito perché non c’è il nome del capitolo com’ è di consuetudine, ma la storia passa da una voce all’altra, senza nessun segnale che possa mettere in allerta chi legge.
Devo dire però che i colpi di scena sono molti e alcune volte inaspettati, sicuramente è un libro diverso dai soliti thriller, dove viene ampliamente descritto come sia forte e assoluto il legame che c’è tra due gemelli, fin dalla nascita e anche dopo che uno dei due se ne va. Il legame che c’è tra di loro non sparisce mai e Abi cerca in tutti i modi nell’amica di ritrovare la sorella, non lo fa solo con Bea ma lo aveva già fatto in passato con un’altra ragazza.
Il personaggio di Abi, me la sarei aspettata come una giovane ventenne mentre il personaggio è una trentenne, anche se non sembra essere matura per la sua età. L’ho trovata molto fragile ed estremamente insicura della sua vita e ha bisogno di avere un supporto per riuscire ad affrontare la situazione.
Nessuna persona si può intromettere nel rapporto esclusivo che c’è tra i gemelli, entrambe le situazioni sono difficili da capire da parte di persone che non hanno questo tipo di rapporto e quindi un così forte legame è difficile da comprendere.
Secondo me in alcuni punti, la storia è veramente particolare e intricata e mi ha sorpreso, anche se a mio avviso c’è qualche punto che si può migliorare.
Come romanzo d’esordio crede sia un’ottima opera prima, devo leggere qualcos’altro di Claire per farmi un’idea più precisa dell’autrice e visto che ha pubblicato un nuovo libro non tarderò a farlo.
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GEMELLI KESSLER OVUNQUE
Ho deciso di leggere questo libro colpita soprattutto dalla copertina e, ovviamente, dalla trama: i thriller psicologici esercitano sempre una forte attrazione su di me, se poi narrano le vicende di inquietanti gemelli tanto meglio! Tuttavia, in questo romanzo non ho trovato il brivido che cercavo e, sebbene lo stile sia scorrevole e renda il libro adatto per passare qualche ora di relax, mi ha abbastanza deluso.
Innanzitutto, i personaggi: la protagonista, Abi, ha da poco perso la sorella gemella e, dopo aver casualmente incontrato una ragazza che gliela ricorda decide di diventare a tutti i costi sua amica, arrivando in breve tempo a trasferirsi a casa sua, dove conosce il di lei gemello. Il colpo di fulmine tra i due è immediato, che combinazione! I rapporti tra i tre sono abbozzati in modo superficiale, tanto da trasformare quello che dovrebbe essere un giallo inquietante in una sorta di Harmony in cui tutti sono belli, biondi, magri e si assomigliano (non è assurdo che Abi sia identica alla gemella deceduta, Lucy, che a sua volta è uguale a Beatrice, la quale ha un gemello molto simile a lei, Ben? E leggendo il romanzo vi accorgerete che ci sono altre persone che assomigliano a questo "prototipo"! Per caso è una storia di cloni e me lo sono persa?). Inoltre, tutti i personaggi sono sulla trentina, ma l'impressione è che si comportino come 15enni in preda agli ormoni: nessuno di loro lavora stabilmente e vivono in una casa enorme in cui nessuno fa nulla se non organizzare feste in stile "party universitario"...Un po' strano, no?
Altro punto debole del libro è la parte "gialla", che dovrebbe essere il fulcro del romanzo, ma scivola via in una serie di "già visto" del genere thriller di cui non parlerò per evitare spoiler. Vi basti sapere che i momenti di tensione si esauriscono in fretta e non provocano alcun brivido, o almeno io non ne ho provati, e che molti aspetti della trama sono un po' scontati perché si rifanno allo stereotipo del rapporto morboso tra gemelli.
In sintesi, un romanzo che si lascia leggere grazie a uno stile semplice ma che avrebbe potuto fare molto di più per sorprendere e far rabbrividire il lettore.
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FINCHE' MORTE NON LE SEPARI
Questo non è un giallo come gli altri: non dobbiamo capire chi è l'assassino, come ha ucciso la vittima e per qualche motivo, in quanto già dalle prime pagine abbiamo ben chiara la situazione: Aby ha ucciso la sua gemella Lucy ma il giudice non le ha assegnato la colpa e così non ha alcuna pena legale da scontare ma la peggiore pena è quella mentale, data dal perenne senso di colpa, dalle visioni che le fanno scambiare comunissime persone in giro per strada nella sua sorella morta e dall'essersi sempre considerata la gemella peggiore, perché Lucy tra le due è sempre stata la sua metà migliore.
Aby, quindi, vive in questo stato di visioni e depressione perenne fino a quando non incontra Bea, una ragazza che, come spesso le capita, ha scambiato per la sua gemella in mezzo alla strada e che le offre una promettente amicizia, ma quando tutto sembra andare per il meglio Aby si innamora di Ben, il fratello di Bea ed ecco che iniziano i problemi.....
Questo romanzo è semplicemente geniale e vorrei specificare che l'ho letto in soli tre giorni perché dalla prima pagina non sono più letteralmente riuscita a staccarmi.
Per tutto il tempo mi chiedevo: ma perché?, mi facevo ipotesi su ipotesi su cosa stesse succedendo e poi alla fine ho scoperto che era tutto l'opposto di ciò che mi ero immaginata.
Un libro da leggere assolutamente, che ti tiene sulle spine e che definirei quasi un horror, perché io in alcune parti ho avuto anche paura.
Per rendere l'idea è un genere che definirei simile a quello di Virginia C Andrews, per chi la conoscesse e non a caso è la mia autrice preferita.
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Le sorelle
La mente sa giocare brutti scherzi. Su questo credo che saremo tutti più o meno d'accordo, ma cosa succede se questi brutti scherzi te li gioca un'altra persona? Magari una persona che credevi amica?
Abi si è da poco trasferita a Bath con l'intento di gettarsi il passato alle spalle e iniziare così un nuovo capitolo della sua vita. Non riesce a darsi pace per la morte della sorella, la sua scomparsa la tormenta tutti i giorni. Lucy era la sua gemella, la sua metà migliore. Il legame che c'era tra di loro era molto forte, eppure la morte è riuscita, in parte, a spezzarlo. Abi incontra Beatrice per caso ma rimane subito colpita dalla sua bellezza e soprattutto dalla somiglianza con Lucy. Dopo questo incontro tutto cambia. Abi conosce gli amici e il fratello, anche lui gemello, di Beatrice. Tra i due scatta qualcosa che diventa sempre più importante. Abi si trasferisce nella bellissima villetta dei gemelli e crede di essere finalmente riuscita a trovare il suo equilibrio. La sua salute mentale viene però messa a dura prova. Beatrice non vuole assolutamente che suo fratello Ben inizi una relazione con Abi sotto lo stesso tetto. Lei dice di volere la sua felicità, allora perché sembra voler fare di tutto pur di tenerlo lontano da Abi? Questo non fa altro che causare malintesi e problemi all’interno della villa e Beatrice inizia a pensare che forse sia meglio chiedere ad Abi di andarsene. Nel frattempo, nella stanza di Abi scompaiono tre lettere per lei molto importanti: le ha scritte Lucy, non può separarsene. Qualcuno ha messo un uccello morto nel suo letto. Il braccialetto realizzato da Beatrice è scomparso e prontamente lei da la colpa ad Abi. Chi ha ragione e chi ha torto? Perché durante una festa un’amica di Beatrice dice ad Abi di guardarsi le spalle? Che cosa sta succedendo davvero?
Un thriller psicologico a mio avviso molto bello. Bella l’idea di base e buona la narrazione. La scrittura è semplice e non richiede un grande impegno. La bravura della scrittrice con le parole sicuramente favorisce la lettura, resa già interessante dai diversi colpi di scena e dalla continua suspense che ti accompagna fino alla fine.