Le ossa del ragno Le ossa del ragno

Le ossa del ragno

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Quando dalle acque tranquille di un lago del Québec affiora un involucro di plastica cono tenente resti umani, il compito di identificarli spetta a Temperance Brennan. L’uomo, ritrovato con indosso reggiseno e slip rosa, è morto per asfissia associata ad attività autoerotica: peccato che John Charles Lowery risulti essere già morto nel lontano 1968, mentre prestava servizio nell’inferno del Vietnam. Dove la sua passione per i ragni gli era valsa il soprannome di Spider. A chi appartengono, allora, le spoglie restituite quarant’anni prima alla famiglia Lowery e sepolte nel North Carolina?



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Le ossa del ragno 2018-04-08 12:07:12 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    08 Aprile, 2018
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contorto e noioso

Un cadavere viene trovato in uno stagno in Canada. Si tratta di un fantasioso appassionato di giochi erotici che ha trovato il modo di morire chiuso in un sacco di plastica e vestito da infermiera sexy. Ecco questa è la parte più interessante del libro. Del caso si occupa la figlia prediletta di Kathy Reichs: l'esperta di osa Temperance Brennan, che per l'occasione va in trasferta alle Hawaii. La dottoressa segue, o è inseguita da una scia di cadaveri: alcuni morti in guerra parecchi decenni prima. altri gettati in pasto agli squali solo da poche settimane. con l'abilità di un esperto contorsionista la Reichs ci fa vedere quello che mai avremmo creduto possibile. In un battibaleno riesce a far collimare i pezzi di puzzle provenienti da scatole diverse. Armata di libroni di medicina ci spiega coincidenze che per noi profani sono del tutto inverosimili. In una parole si approfitta della buona fede del lettore.
Come da sua abitudine l'autrice si sofferma parecchio nella descrizione di paesaggi, urbanistica e fatti storici dei luoghi dove ambienta i suoi romanzi. Questo è indice di accuratezza nel preparare il romanzo e di desiderio di creare un ambiente verosimile. In questo caso credo però che abbia ecceduto anche per i suoi standard. Infine che dire della incursione nel romanzo anche della figlia della Brennan, nonché di quella del suo eterno amante Ryan. Due ochette dalle penne arruffate che nulla hanno portato alla trama, se non distrazione e noia.
In definitiva un romanzo molto al di sotto di quelli che ho letto finora della Reichs e che io ho di gran lunga preferito a questo. Stesso stile, stessi personaggi. ma risultato deludente. Del resto può sempre capitare di inciampare nei propri piedi.

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Le ossa del ragno 2011-05-29 14:29:27 Ruben
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Ruben Opinione inserita da Ruben    29 Mag, 2011
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stile inconfondibile

Tempe si ritrova a dover sbrogliare una complicata situazione che coinvolge Canada, Stati Uniti e Hawaii. Con lei il detective Ryan, con il quale non riesce a ritrovare l'armonia di prima e a ricucire il rapporto messo in discussione dalle scelte di lui in merito alla figlia Lily e all'ex Lutetia. Molto più spazio del solito viene dato anche alla figlia Katy che accompagna Tempe alle Hawaii. Il racconto è come sempre irto di passaggi complicati e zeppo di nomi e avvenimenti, ma meno rispetto ad altri libri della Reichs. Apprezzata (da me almeno) la scelta finale di far ritrovare in pericolo di vita le figlie dei protagonisti (e non, come al solito, Tempe stessa). Sempre piacevole e appassionante; l'inconfondibile ironia sempre presente e arguta.

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Le ossa del ragno 2010-09-29 11:58:46 Tanu
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Tanu Opinione inserita da Tanu    29 Settembre, 2010
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Un piacevole ritorno

dopo l'illeggibile 206 ossa, la Reichs torna a produrre un buon libro con un'indagine complessa che si intreccia fra il Canada, gli Stati Uniti e le Isole Hawaii. Detto questo, la trama è abbastanza avvincente anche se il ritmo non è esattamente incalzante. Dopo aver letto tutti i suoi libri, col passare degli anni trovo un pò fastidiosi gli intermezzi da "manuale di cucina" che ci propina continuamente; l'ironia invece è decisamente tornata quella di un tempo mentre sarebbe ora che la Brennan decidesse cosa fare del bel Tenente Ryan: il loro stucchevole rapporto sta diventando noiosissimo...

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Le ossa del ragno 2010-08-26 15:22:25 caterina
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caterina Opinione inserita da caterina    26 Agosto, 2010
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Incatricchiato

Premetto che i libri di Kathy Reichs mi piacciono tantissimo e che non ne perdo uno. Detto questo mi sono ritrovata a leggere una storia che si incatricchia su svariati cadaveri con sigle di riconoscimento che dovevo ricollegare andando a rileggere indietro.La storia comunque è ,come sempre, appassionante e l'ironia dell'autrice rende il tutto piacevole e estremamente scorrevole.E' un po' pesante la citazione continua di tutti i nomi delle strade percorse e dei luoghi dove si svolge l'azione,ma le intenzioni sono sicuramente quelle di presentare il contesto nel modo più approfondito possibile. Sono sicura però che pochi lettori andranno a verificare alle Hawaii se le strade corrispondono.....

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