Le ossa dei perduti
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Non solo ossa
Devo dire che l'avvenimento che più mi ha tenuta sulla corda è stata la scomparsa di Birdie. il gattone della Brennan che da anni le fa compagnia durante le sue indagini .Con questo non voglio dire che il resto del romanzo sia noioso, o privo di qualunque attrattiva. Forse significa solo che l'autrice è stata così brava da riuscire a farmi affezionare anche ai personaggi del tutto marginali. Nel complesso, comunque credo che la Reichs abbia messo un po' troppa carne al fuoco. Troppi fatti che si intrecciano, troppe coincidenze e a me troppe coincidenze piacciono poco. Ho sempre l'impressione che l'autore del romanzo stia cercando di raggirarmi, buttando lì una concatenazione di eventi all'apparenza logica, ma che in realtà ha lo scopo di nascondere la carenza di idea. comunque in definitiva non boccio del tutto il romanzo, ne ho letti di migliori, ma continuo a dare fiducia a Temperance Brennaan e alla sua mamma.
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Ritorno ai massimi livelli
Finalmente una dei miei autori preferiti torna ad alti livelli dopo un periodo di appannamento e di opere non all'altezza. I temi sono scottanti ed estremamente attuali e l'azione si sposta da Charlotte in Afganistan con un intreccio che porterà ad un esito non così scontato. Un libro moderno in tutte le sue accezioni, coi personaggi che non possono essere etichettati come buoni o cattivi perchè tutti mostrano i vari lati del loro carattere con le loro forze e le loro debolezze. Si lo avete capito: questo libro mi è piaciuto un sacco e sono proprio felice perchè gli ultimi libri della Reichs mi avevano abbastanza deluso.
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Blindare la mente
Ho imparato a conoscere il personaggio di Temperance Brennan, scoprendolo poco a poco. All’inizio non era fra i miei preferiti, trovavo il suo stile troppo iperscientifico. Piano piano ho imparato ad apprezzarla e con questo libro l’ho rivalutata, perché l’ho trovata una donna normale, traballante sui tacchi, un po’ insicura, una mamma apprensiva e mi ha infuso simpatia il suo modo di fare. Il libro ha un gergo meno accademico del solito, e quindi più leggibile, più alla portata, è ricco di dialoghi che hanno un ritmo serrato e che ti trattengono nella lettura. Mi è piaciuto come questa antropologa forense affronta certe sfide, blindando la mente, blindando le emozioni, cercando di essere il più fredda possibile. Lei, che ha una grinta da mastino. Lei, che è sempre alla ricerca della verità. Lei, che persegue sempre l’obiettivo di restituire le identità e dare giustizia ai morti.
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TEMI SCOTTANTI ED ATTUALI
Nel momento in cui si decide di acquistare un libro della Reichs, ed, in particolare, un libro dove nel titolo o nella copertina compaia la parola e l’immagine “OSSA”, si sa già che la vicenda che andiamo a leggere, coinvolge l’inossidabile e forte personaggio conosciutissimo, anche sui nostri canali televisivi dell’antropologa forense Temperance Brennan.
Ed eccoci accontentati…… Ennesima vicenda in cui Tempe è coinvolta. Gradevolissima, a mio avviso, a chi piace il genere, questa storia. Il ritmo è sostenuto fin dalle prime pagine; l’antropologa si ritrova a dover eseguire l’autopsia di una giovanissima vittima, trovata morta sul ciglio della strada, apparentemente investita, senza documenti che possano attestarne l’identità. L’attenzione del lettore viene quindi focalizzata sul grande problema della prostituzione dei minori, sul traffico di esseri umani, e su gente senza scrupoli che solo ed esclusivamente per il “Dio denaro” riesce a compiere bassezze e grettezze assolute.
Contemporaneamente Tempe sarà chiamata a prestare la sua valutazione professionale su due cadaveri in Afghanistan, uccisi dopo uno scontro a fuoco dove sono coinvolte le forze armate americane e i temibili talebani, per verificare se i civili uccisi, sono stati colpiti frontalmente o alle spalle.
I due filoni di indagine, verranno portati avanti dalla stessa Brennan e dal detective Slidell contemporaneamente, fino all’insospettabile finale.
Concordo pienamente e mi permetto di riportare, le affermazioni che l’autrice stessa mette in bocca all’antropologa:
“ Io cerco di essere aperta, di giudicare qualsiasi individuo sulla base del merito e dei risultati: non ho prevenzioni contro alcun sistema di credenze, orientamento sessuale o colore della pelle che differisca dal mio. Non odio per stereotipi. Ma non ho alcuna tolleranza per un credo religioso che non solo nega l’istruzione alle donne, o assolve o persino incoraggia l’abuso nei loro confronti; per un dogma che permette agli uomini di picchiare, mutilare, o addirittura giustiziare membri del mio sesso……”
Solo per questa considerazione promuovo a pieni voti l’autrice, che curiosamente al termine del libro, riporta fedelmente quali eventi accaduti realmente nella sua vita, hanno offerto lo spunto per scrivere questo thriller ben scritto.
La penna è fluida e veloce, l’autrice ormai è sicura del suo personaggio, punta di diamante della sua bibliografia, la storia non delude, seguire Temperance ed il suo gatto Birdie, ed i suoi storici colleghi è una piacevole evasione. Buona visione!