Lasciami entrare
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Opinioni inserite: 9
Amicizia
Ero molto indecisa su quale voto dare a questo libro. Mi aspettavo molto, forse troppo. Mi è piaciuta subito la descrizione di Oskar, dei suoi problemi, delle vicende riguardanti il bullismo di cui è vittima, mi ha fatto ricordare un po' It di Stephen King. Al primo accenno di pedofilia sono un po' rimasta delusa perchè anche se si tratta di un' opera di fantasia, non si rimane mai indifferenti a un argomento del genere, argomento che poteva essere tranquillamente evitato visto che non è fondamentale nella storia. Come non è fondamentale, ne motivato, il fatto che Eli sia in realtà un ragazzo evirato. Non lo trovo ne utile ne indispensabile ai fini della storia. Non puoi narrare un vicenda importante come l' evirazione della protagonista e poi abbandonarla senza spiegarla bene o senza motivarla, sembra un episodio messo li tanto per riempire qualche pagina. Quattro stelle perchè mi sono innamorata dell' amicizia e della sofferenza che lega Oskar ed Eli.
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Un gioiellino!
Prima di tutto è una storia bellissima, si omaggia il genere senza snaturarlo,tutti gli ingredienti sono dosati senza strafare,senza rendere volgare o pulp la narrazione della storia.
Un libro che parla del diverso che non è mai sato così simile a noi.
Amore con la "A" maiuscola per i Vampiri, questo romanzo è un'esempio di come si scrivono le storie dell'orrore che non spaventano per i mostri e il sangue ma descrivono quanto spietata e cattiva sia la nostra realtà, indubbiamente uno dei più bei romanzi sui vampiri degli ultimi anni.
Consigliatissimo!
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Piccoli vampiri crescono...
Questa è la storia di Oskar ed Eli, due dodicenni che vivono nella periferia di Stoccolma. Una Stoccolma senza fascino, ma con tutti i problemi di un certo degrado delle periferie, e che riguardano cose e persone.
Oskar vive lì con la madre e una notte, proprio nell'appartamento a fianco, si trasferisce Eli. Tra i due nasce una amicizia nel vero senso di questo termine: ognuno dei due si fa carico di rafforzare nell'altro ciò che di meglio può dare per sè e per gli altri.
Oskar diventa più coraggioso nelle sue scelte e, soprattutto, verso le angherie dei compagni di scuola. In Eli - che è un vampiro -, invece, sembrano prender corpo man mano sentimenti, verso la propria condizione e verso le sue vittime, che prima le erano sconosciuti.
A tratti il libro è proprio macabro. Non si contano gli assassini e le loro doviziose descrizioni. Però il comportamento dei due ragazzini, a tratti bambini a tratti adulti che si affacciano al mondo, ne riscattano almeno in parte l'orrore.
Finale a sorpresa.
Anche da questo romanzo è stato tratto un film, tutto svedese e stupendamente aderente al libro. Bravissimi i due ragazzini-attori. E un ambiente di periferia, di neve, di personaggi-poveracci quasi incredibile per noi che guardiamo alla Svezia spesso come a un paese di Bengodi.
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"Allora,cosa credete che sia questo?"
Personalmente parlando,leggendo “Lasciami entrare”, ci si trova di fronte ad un'opera atipica, che non presenta i “classici” surrogati post-moderni del vampiro diffusi a macchia d’olio da saghe come Twilight. La peculiarità fondante del romanzo credo si trovi nello straordinario binomio Oskar-Eli (i due indiscussi protagonisti dell’opera), e nel legame affettivo, spirituale, psichico e conseguentemente d’inossidabile amicizia che tra loro si crea. L’infanzia dei protagonisti, ci viene descritta da LIndqvist come una dilatazione temporale dolorosamente commovente, un luogo asettico di emozioni benevole ed a totale appannaggio dell’odio e della frustrazione. Oskar, fanciullo di appena 12 anni vive proprio così, tra le pesanti e asfittiche angherie dei compagni di classe, la dura, seppur metabolizzata, separazione dei genitori ed il solo luogo dove rifugiarsi dalle perenni tristezze, la sua cameretta. Il colpo di scure alla vicenda, arriva fervido e incalzante quando entra in gioco Eli, strana e poco incline a socializzare,ragazzina apparentemente della stessa età di Oskar. Senza svelare ulteriori dettagli (che rovinerebbero certamente la lettura di coloro che vogliono apprestarsi ad essere travolti dal manoscritto), chiedo gentilmente al lettore di focalizzare le sue mire proprio nel legame tra i due personaggi, descritto magistralmente dall’autore.
Altro ragguardevole fatto letterario, è la ripresa del vampiro come essere asessuato, né uomo né donna, ma entità immutabile ed intangibile nello spazio e nel tempo…devo dire che la cosa mi ha colpito parecchio:è sicuramente un aspetto su cui invito a riflettere e a fare le proprie personali considerazioni.
“Un raffinato romanzo dell’orrore e la storia di un ‘infanzia commovente…”così definito dai critici letterari svedesi,”Lasciami entrare” è un'opera da leggere, di cospicua entità emotiva e passionale.
Buona lettura!
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Il vero vampiro
Io ho letteralmente adorato questo libro. Sono molto affascinata dal mito del vampiro e dalla sua complessa simbologia, e quindi sono mostruosamente irritata da tutta la sfilza di libruncoli e filmetti relativi su personaggi che del vero vampiro non hanno proprio niente. Lindqvist però mi ha piacevolmente sorpresa: la storia è originale, con quel tocco gotico e oscuro tipico, dicono, degli autori svedesi, e la capacità estremamente rara di utilizzare il soprannaturale per raccontare la realtà. Il vampiro non è un sogno romantico e sensuale, è la rappresentazione della sofferenza umana, della solitudine e del senso di isolamento e diversità che molti provano. Per chi conduce una vita infernale la cosa peggiore che possa capitargli e di vivere per sempre: Eli incarna proprio questa simbologia, a mio parere, ed è per questo che la sua figura è così ben riuscita. Inoltre, l'autore riesce a raccontare una dolcissima storia d'amore e d'amicizia fra due creature diversissime che in realtà si somigliano molto, e che si trovano in quella terra di nessuno che è la solitudine e la diversità. Inoltre, la Svezia che dipinge Lindqvist è cupa e inquietante, è l'affascinante Nord gelido e sempre buio, ambientazione ideale per una narrazione come questa.
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una macabra danza
un romanzo molto paticolare, che tratta del tema del vampiro ma in realtà lo prende come spunto per allacciiarsi a temi molto differenti,come la solitudine e l'emarginazione sociale. Oskar è un bambino solo, quasi dimenticato dalla madre,preso di mira in continuazioe e umiliato dai bulletti della scuola;Eli è una bambina altrettanto sola ed isolata,ha un odore sgradevole, non sente freddo,esce solo al calar del buio.I due si incontrano per caso e si aggrappano l'uno all'altra con disperazione, con la voglia di avere la comprensione che il mondo non riesce a dargli. Storia molto cruda , macabra ,con risvolti decisamente horror, ma anche commovente.Il vampiro stavolta non è lo splendido immortale fascinoso e sedutttore, ma un essere ai margini della società,un disperato che affronta la sua brama di sangue non come un'elevazione dei sensi ma come un mero bisogno fisiologico.
La letteratura dei paesi nordici ha uno stile,come dire,...freddo. Sentirete il gelo che si sprigiona dalle pagine di questo libro.
Da leggere in inverno.
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Apologia del diverso
Potrebbe sembrare la solita storia di vampiri di cui non se ne può più invece...
Una ragazzina vampiro, ma forse non è una ragazzina, la nomenclatura popolare ne fa un vampiro ma cosa è veramente ? "non lo so cosa sono" risponde Eli.
Un essere solitario e sofferente che trova conforto e aiuto solo da chi , come lei, ma per motivi diversi , è emarginato : un ragazzino preso di mira dai prepotenti compagni di scuola ed un vecchio professore lascivo e perverso.
Vittime e carnefici : ognuno dei personaggi è vittima di qualcuno ma può a sua volta diventare carnefice di qualcun altro , un insieme di anime alla deriva, disadattate .
Più che un libro sui vampiri è una storia sull'amicizia ,sul difficile cammino per superare l'adolescenza , un cammino dove in mezzo ai mostri in carne ed ossa ve ne è uno invisibile e silenzioso : la solitudine, l'emarginazione.
Qualche parte descrittiva è un pò prolissa ma nel complesso è piuttosto originale.
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Lasciami Entrare
Scoprendo l'argomento del romanzo, ho avuto inizialmente il timore di trovarmi davanti a un romanzo ruffiano nato sull'onda della "moda dei vampiri".
Fortunatamente invece la storia si è rivelata interessante e abbastanza originale, la lettura piacevole, alcuni momenti di adrenalina.
Certo, la sensazione è che l'autore si dilunghi troppo e che avrebbe potuto abbondantemente tagliare alcuni episodi sostanzialmente inutili e che ne lasciano intravedere l'ingenuità; troppi personaggi troppo slegati l'uno dall'altro che rimangono ingiustificati ai fini della storia.
Il bilancio comunque tutto sommato è positivo.
Meglio il libro del film, anche se mi associo ai commenti positivi sulla ragazzina che personifica il ruolo di Eli: semplicemente perfetta!
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Lasciami entrare
Nessuna parola e voto potrebbe rendere giustizia alla bellezza di questo libro. Le pagine riguardanti gli incontri tra Eli ed Oskar sono state di un'intensità estrema, emozionanti. Una storia di vampiri diversa dal solito. Una storia di amicizia e amore. Come protagonista, non il classico essere immondo assetato di sangue e assoggettante. Questa è la storia di Eli, una bimba vampiro con sentimenti umani. Una bimba che mostra tutti gli aspetti di una dodicenne indifesa alla ricerca di protezione e conforto, ma costretta ad uccide per sopravvivere rammaricandosi di ciò che non può evitare. La condizione di vampirismo viene vissuta come una malattia da cui vorrebbe guarire ma che purtroppo deve accettare indipendentemente dalla sua volontà. Non è il classico libro che si legge e si ripone in libreria. Questo fa riflettere, rimane...
Stupendo anche il film di Tomas Alfredson in cui è magistrale l'interpretazione di Eli fatta dall'attrice Lina Leandersson, azzeccatissima nel ruolo e grandissima attrice!!! Molto bravo anche l'attore Kare Hedebrant nel ruolo di Oskar.