La via di fuga La via di fuga

La via di fuga

Letteratura straniera

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In uno scenario da desolazione postnucleare, superando le insidie di città fatiscenti e foreste morte, il viaggio verso il luogo misterioso in cui potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo diventerà per i protagonisti, Thomas, Brenda, Minho e gli altri, un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite oltre il quale è possibile spingere le proprie paure.



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La via di fuga 2017-11-13 11:53:45 Elisabetta.N
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Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    13 Novembre, 2017
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La zona bruciata

Mi aspettavo molto di più.
Questo secondo libro della trilogia mi ha fortemente delusa. La trama non decolla mai e sembra essesere una ripetizione mal riuscita del labirinto con l'unica eccezione che non si trovano in uno spazio chiuso e delimitato, ma in una zona aperta, la "Zona Bruciata"..
I nuovi svlluppi, invece di sorprendermi, mi hanno innervosito. Ogni volta che si fermavano ecco che succedeva qualcosa.. è impossibile sostenere l'imprevedibilità di questo libro dato che seguiva uno schema ben preciso.
Non so, ma mi ha annoiato. È l'unica spiegazione per averci messo 2 settimane per leggere un libro che di solito mi richiederebbe 3 o 4 giorni. Ma forse sono io che chiedo troppo a questo libro, infondo è stato avvincente a suo modo.
Credo che sia corretto citare Teresa a questo punto: "sono confusa".

Lo stile è più o meno quello che ho trovato nel primo volume, ma mi sembra che i tempi verbali siano peggiorati.. non sono un esperta, ma quando la narrazione non scorre come dovrebbe, inevitabilmente ci si accorge che qualcosa non va.

Sicuramente leggerò anche l'ultimo volume della trilogia, non potrei fare altrimenti vista la situazione in sospeso e la coriosità di sapere la sorte di tutti i personaggi.

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La via di fuga 2015-06-08 14:18:33 fede.book21
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fede.book21 Opinione inserita da fede.book21    08 Giugno, 2015
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Più che un seguito, una nuova storia...

Avevamo lasciato un gruppo di ragazzi spaventati e distrutti, per tutto quello che avevano affrontato in uno strano labirinto, credendo che ormai fossero salvi, che il peggio fosse passato e che da ora in poi le cose sarebbero solo andate a migliorare.
Invece come sarà per tutto il secondo libro della saga, ci accorgiamo che il peggio deve ancora avverarsi e che morte e sofferenza non se le sono lasciate alle spalle. Il labirinto risulterà quasi un isoletta paradisiaca rispetto a quello che li aspetta fuori.
Devo dire che per quanto l'idea del labirinto mi era piaciuta molto , questo secondo libro di tutto altro genere mi è piaciuto tanto se non di più. Pieno di colpi di scena non ti lascia mai rilassarti troppo e tutto è ben collegato e spiegato passo per passo, senza però rivelarti troppo tutto insieme, lasciandoti quella voglia di voler sapere che ti fa passare da un capitolo all'altro senza nemmeno accorgertene.
Credevo che meglio del labirinto del primo non potesse essere e che questa seconda parte mi avrebbe annoiato , invece mi sono dovuta ricredere. La confusione e la curiosità ti mandano in tilt tanto quanto fanno con il protagonista e tu non puoi fare a meno di passare alla pagina dopo.

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La via di fuga 2015-03-02 17:28:24 Nadiezda
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    02 Marzo, 2015
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The Schorch Trials

Eccomi al secondo capitolo di questa saga che già in precedenza non mi aveva fatto impazzire.
Come già detto si tratta di un romanzo distopico fantascientifico.
Thomas in questo romanzo si trova insieme con i suoi compagni Radurai in un dormitorio però c’è un problema, anzi più di uno, Teresa sembra sparita nel nulla ed al di fuori della loro stanza ci sono degli Spaccati che urlano e si lamentano.
Questi Spaccati sono persone che hanno contratto la malattia e si comportano un po’ come degli zombie.
Thomas insieme ad altri Radurai cercherà Teresa, ma al posto di lei troveranno un altro ragazzo, Aris, il quale ha vissuto in condizioni simili alle loro, solo che era circondato da ragazze.
Il gruppo di Aris era il B mentre quello di Thomas era il gruppo A.
Con il passare del tempo i Radurai si accorgeranno che i loro corpi sono stati tatuati con delle strane scritte, per ognuno di essi sono differenti.
Tutto è ancora più strano in questo luogo, se nell’altro libro Thomas e gli altri dovevano capire l’utilità del labirinto, in questo dovranno superare altre prove.
Verrà spiegato loro che la Terra è stata devastata dalle eruzioni solari e da una malattia mortale che tutti chiamano Eruzione.
Loro sono stati scelti per trovare una cura.
Che dire, in alcuni momenti il libro l’ho trovato abbastanza noioso e la storia continuava a rilento, ma si sa che la curiosità mi porterà a continuare la lettura degli altri testi della serie.
Fortunatamente il gergo è un po’ migliorato in questo testo, nell’altro libro ogni poche frasi veniva detto “faccia di sploff” ed altre frasi simili che non mi facevano per niente impazzire.
Vi auguro una buona lettura e continuazione con gli altri libri di questa serie.

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La via di fuga 2014-11-07 08:49:40 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    07 Novembre, 2014
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Thomas, mai fidarsi delle apparenze.

Dopo aver portato a termine la prova del labirinto i nostri radunai pensavano di essersi guadagnati la libertà e qualche spiegazione sul perché fossero stati sottoposti a tali prove. Il tempo della pace e del ristoro mentale è nel concreto molto breve; sin dal risveglio mattutino il caos ha iniziato a regnare sovrano prendendosi gioco di loro e rimescolando immancabilmente tutte le carte in tavola. Teresa è scomparsa e il suo posto viene preso da un ragazzo di nome Aris; ascoltando il racconto di questo i nostri eroi realizzano che le realtà del labirinto erano due esistendo infatti due raggruppamenti: il gruppo A composto da tutti ragazzi e una ragazza e il gruppo B composto da tutte ragazze e un ragazzo. Le due situazioni si sono rivalete essere le medesime sia sotto il punto di vista della vita all’interno delle mura che nella modalità di fuga. I giovani scoprono inoltre di avere tutti un tatuaggio sul collo che la sera precedente non era presente; su questo sono riportati dei numeri di serie e su alcuni soggetti anche un ipotetico ruolo che questi avrebbero dovuto ricoprire nel “gioco” organizzato dalla C.A.T.T.I.V.O.. Dopo alcuni giorni di abbandono totale i radunai vengono contattati da un uomo il quale spiega loro che le prove sono appena iniziate e che sono passati allo STADIO 2: il loro obiettivo sarà quello di raggiungere il cd “porto sicuro” un luogo sito a 150 km di distanza dalle stanze in cui ora si trovano in un lasso di tempo di 14 giorni e per giungere all’obiettivo dovranno attraversare la Terra bruciata pullulante di Spaccati (e cioè contagiati) di vario genere e plurifollia. Vengono inoltre informati di essere stati tutti infettati dall’eruzione e sono quindi condannati a divenire a loro volta tali. L’unica speranza di salvezza è quella di completare il percorso poiché alla fine di questo è stata promessa per i superstiti del viaggio una cura al virus. Brenda e Jorge sono due Spaccati che si uniranno ai giovani per raggiungere la cura promessa.
Il romanzo si presenta sin dalle prime battute rapido e scadenzato da ritmi serrati ed incalzanti, il lettore viene rapito dalle vicende e viene affascinato dalle trame che si infittiscono. L’autore offre inoltre molti indizi con cui cercare di decifrare i piani della C.A.T.T.I.V.O. mettendo ad esempio in guardia chi legge tramite Thomas o Teresa o chiunque altro di non fidarsi mai delle apparenze, tutto è infatti accuratamente stato calibrato dall’organizzazione per un motivo ben preciso e talune volte ciò che sembra non è ciò che nel concreto è. Non tutti i misteri vengono svelati e molte questioni sono rimesse al terzo ed ultimo capitolo della trilogia ma nonostante ciò l’opera si presenta caratterizzata da una trama forte e ben argomentata, priva di sbavature. Dashner sottopone i giovani a test atti a verificare ogni forma di reazione, idonei a misurare ogni minima emozione dal tradimento all’istinto di sopravvivenza. A differenza del primo capitolo lo scrittore ci offre qualche dettaglio sul passato di alcuni dei protagonisti, prevalentemente dei ricordi relativi a Thomas e Teresa, (pur sempre senza spingersi troppo oltre) e sull’eruzione. Nonostante i personaggi continuino a vagare nell’ignoto e nel dubbio il lettore non ha il tempo di rendersene conto perché incuriosito dalle circostanze descritte ed anche il raggiungimento dell’obiettivo è un qualcosa che passa in secondo piano poiché tutto ruota intorno alle emozioni dei radunai.
Non lo definirei un fantasy poiché molto più simile al filone fantascientifico o a un romanzo di avventura, a mio modesto giudizio non presenta le caratteristiche classiche della prima categoria. E’ contraddistinto da paragrafi brevi e la traduzione presenta le medesime impostazioni presenti nel primo capitolo, cosa che può risultare opinabile per chi è abituato a leggere libri di altro genere. Resta comunque un buon romanzo e si merita una possibilità se non altro perché rispetto a molte delle recenti uscite ha una trama consistente capace di far la differenza.

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Consigliato a chi ha letto...
a chi ha letto Maze Runner, il labirinto e a chiunque abbia piacere di leggere un romanzo diverso dal solito e ben costruito.
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La via di fuga 2013-03-02 19:19:08 Gondes
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Gondes Opinione inserita da Gondes    02 Marzo, 2013
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LA VIA DI FUGA

Personalmente non sono un grande amante del genere fantasy, ma ogni tanto mi fa piacere differenziare le mie letture con qualcosa di diverso ed è per questo che non mi sono lasciato sfuggire questo secondo romanzo di James Dasher. Ero rimasto particolarmente colpito dal suo precedente lavoro e ho trovato entusiasmante e divertente riprendere l’avvincente storia dei “radunari”.

Li avevo lasciati speranzosi che il peggio fosse ormai passato e li ho ritrovati consapevoli che la loro sfida non era purtroppo ancora finita. Finalmente hanno compreso che la loro difficile situazione non è altro che una sorta di test per studiare le reazioni comportamentali dei partecipanti.

Mentre nel primo romanzo le vicende si svolgevano in un luogo apparentemente limitato, come una radura attorniata da un labirinto, questa volta i poveri ragazzi dovranno attraversare un vasto ed insidioso territorio “bruciato dal sole”, per poter arrivare alla sperata meta di salvezza. Molti passaggi, di questa lunga attraversata, mi hanno ricordato il mitico film di molti anni fa “fuga da New York”, dove piccole bande imperversavano in una città priva di regole e sicurezza.

A chiunque decida di leggere questo libro consiglio di iniziare decisamente dal primo titolo (IL LABIRINTO), diversamente sarebbe difficile orientarsi e collegare certi aspetti, dati per scontato dall’autore. E’ comunque facilmente intuibile che facendo parte di un trilogia la storia proseguirà e terminerà con il prossimo romanzo; peculiarità abbastanza comune in questo genere.
Come per il primo titolo, anche questo secondo romanzo può soddisfare tutti coloro che cercano avventura e ritmo, ma anche chi non gradisce letture troppo fuori dagli schemi. Direi che si tratta di un fantasy con le giuste proporzioni di normalità. Aspetterò con trepidazione il finale, perché non saprei proprio immaginare come si potrà risolvere questa storia !

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