La verità delle ossa
Letteratura straniera
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Lucky to have known you
Cybersegugi sulla pista di persone scomparse che nessuno cerca.
È così che inizia questa nuova indagine della dottoressa anatomopatologa Temperance Brennan, più interessante della sua caricaturale versione televisiva. La sua vita è diversa dal piccolo schermo, ma sempre appassionante. Ciò che affascina è il suo personaggio ironico, ma competente nell'analisi delle ossa. Ad affiancarla ci sono il sempre silenzioso Birdie, la mamma, la sorella, la figlia, il suo capo e, ovviamente, Ryan.
Questa indagine, però, rispetto alle altre, inizia da un punto di vista diverso. L'eccentrica cybersegugio Hazel Strike si presenta da Temperance con una registrazione su un dispositivo ad attivazione vocale. Qualcuno ha voluto registrare il suo omicidio. Il problema è che le ossa non si trovano e, come Temperance ci ha abituati a credere, soltanto le ossa sono le depositarie della verità, poiché "le ossa non mentono mai".
KATHY REICHS ci propone una nuova indagine che, come sempre per i suoi romanzi, si rivela un'avventura, dove le nozioni mediche si mescolano alle scene d'azione. Temperance Brennan è sempre in prima linea a rischiare la sua pelle, ma stavolta ha anche qualche dilemma amoroso con il suo Andrew Ryan: sposarlo o non sposarlo?
Tempe preferisce buttarsi a capofitto nel lavoro, anziché scegliere qualcosa che potrebbe cambiarle la vita. D'altronde fa bene, poiché noi lettori la amiamo così com'è: una stacanovista del lavoro, pronta a farci appassionare mentre seguiamo le sue indagini sul rinvenimento di resti umani.
Come suo solito, KATHY REICHS parte da un'idea di storia che puntualmente viene stravolta da un colpo di scena e poi da un altro ancora, a catena. Non ci si può annoiare leggendola e, finché non si giunge all'ultima pagina, le carte in tavola dell'indagine sono sempre destinate a modificarsi e a rimescolarsi, assumendo un nuovo punto di vista.
Fantasticamente avvincente, con uno stile e una creatività narrativa inesauribili.
Se alla fine i conti non tornano, come per il rinvenimento casuale dei resti ossei, tutto è dovuto al caso. L'importante è averla seguita in una nuova inedita indagine.
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Temperance Brennan rischia la vita
Temperance Brennan, l’antropologa forense protagonista di tanti romanzi di Kathy Reichs, è alle prese con la scomparsa, avvenuta anni prima e mai denunciata, di una ragazza, Cora Teague : il caso è singolare, perché coinvolge su internet varie associazioni di detective dilettanti (i cosiddetti cybersegugi), che amano setacciare la rete alla ricerca di dati o di tracce di persone sparite nel nulla. Tra questi “segugi” ce n’è una assai singolare e accanita, che contatta la Brennan asserendo di aver trovato in un bosco un piccolo registratore con angosciose richieste di aiuto presumibilmente da parte della ragazza scomparsa. Il caso viene riportato alla luce e sono riesaminati frammenti di ossa conservati in Istituto e ritrovati nelle vicinanze del miniregistratore. Da queste premesse, iniziano le indagini che aprono scenari da incubo e che portano alla luce ambienti familiari angoscianti : figli affetti da malattie psichiatriche, morti improvvise in culla, bambini deceduti in circostanze mai chiarite, esorcismi portati alle estreme conseguenze, frutto di un fanatismo religioso cupo e ossessivo. La brava Temperance, con l’aiuto di un abile vicesceriffo e nonostante mille avversità, riesce a poco a poco a dipanare una matassa di indizi assai intricata; mette a repentaglio anche la propria incolumità, con pericolose iniziative che tengono il lettore con il fiato sospeso. Certamente l’autrice è molto abile nello scoprire le carte e nel rivelare, con inattesi colpi di scena, un finale sorprendente. L’antropologa avrà modo alla fine, uscita non del tutto indenne da una lunga vicenda cupa e stressante, di consolarsi con il suo amico del cuore di sempre, il detective di Québec Andrew Ryan, con il quale prima o poi dovrà pur convolare a nozze. Il thriller è ben strutturato, e, se lo paragoniamo agli ultimi romanzi della “rivale” Patricia Cornwell, ha ben pochi momenti di tregua: la Reichs non ama dilungarsi, come fa sempre più la Cornwell con Kay Scarpetta, in riflessioni o in lunghe e talora noiose introspezioni psicologiche, ma bada più prosaicamente a raccontare i fatti con un ritmo incalzante, che è poi quello che i lettori del genere “giallo” preferiscono.