La verità di Amelia
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LA RICERCA DELLA VERITA'
Questo libro si presenta sotto forma di thriller anche se in realtà non lo è completamente, ho trovato alcuni difetti ecco perché il mio voto è solamente più che sufficiente.
Kate è una madre single che lavora in uno studio legale e ha una figlia di nome Amelia di 15 anni.
La protagonista crede di conoscere bene la figlia, nonostante gli orari di lavoro pesanti le portino via molto tempo.
Amelia è una studentessa modello e non ha mai dato preoccupazioni alla madre, anche se il periodo dell'adolescenza che sta vivendo non è sicuramente facile da affrontare.
"Nonostante gli orari di lavoro massacranti, Kate conosceva sua figlia. La conosceva bene. Doveva esserci un errore."
Il 24 ottobre, Kate, riceve una chiamata inaspettata, deve andare subito a prendere Amelia a scuola, è stata sospesa per aver copiato un compito.
La donna è incredula e continua a ripetere che sua figlia non può aver fatto una cosa del genere e non capisce cosa possa essere successo.
La protagonista dopo più di un'ora di ritardo, riesce ad arrivare alla scuola di Amelia ma qualcosa non va e poco dopo, le dicono che sua figlia si è suicidata buttandosi dal tetto.
Kate non può credere che stiamo succedendo, proprio a lei, una cosa del genere e passa le sue giornate piangendo, vomitando e dandosi la colpa per questo evento terribile.
La sua vita è finita, per quindici anni erano state solo loro due e ora cosa le rimane?
E' sola, non ha amici e l'unica cosa che ha è il suo lavoro e solo un mese dopo dall'accaduto, decide di uscire per andare in ufficio, ormai non ne può più di restare in quella casa che le ricorda tutto della figlia.
"In tutta la sua vita, Amelia non si era mia cacciata nei guai. Tutti i suoi insegnanti la consideravano un'ottima studentessa, brillante, creativa, riflessiva e determinata."
Kate non ha mai sospettato che le cose non siano andate come le hanno raccontato, ma l'arrivo di un sms da un numero sconosciuto, le farà nascere dei dubbi; il testo del messaggio dice che Amelia non si era suicidata.
E Kate farà di tutto per capire cosa è successo veramente, farà riaprire il caso e indagherà nella vita della figlia per capire cosa nascondeva Amelia.
"Nove giorni. Nove giorni per venire a sapere che sua figlia, la sua migliore amica, la bambina con cui aveva condiviso tutto, era in realtà una perfetta sconosciuta. Una persona che nascondeva dentro di sé un dolore così grande da spingerla a compiere un gesto estremo. E lei, sua madre, non si era accorta di nulla."
L'autrice struttura la narrazione alternando due punti di vista: quello di Kate e quello della figlia Amelia prima del suicidio. In realtà ci sono anche dei capitoli dove vengono riportati alcuni post del blog Gracefully, dove si parla dei studenti della scuola, gli scambi di sms tra Amelia e un suo amico Ben e Kate quando scoprì di essere incinta nel 1997.
L'inserimento delle date nel testo aiuta moltissimo a capire i vari sbalzi temporale e ad inquadrare la scena che stiamo leggendo.
Diciamo che capiamo fin dall'inizio che la storia del suicidio non quadra molto, anche se fino alla fine non possiamo dire se Amelia lo abbia fatto davvero oppure no.
Difficile credere che la verità sia da ricercare al di fuori della sfera scolastica o delle amicizie della giovane, l'autrice ce lo fa capire sin da subito.
Lo stile è sicuramente molto scorrevole e mai noioso, ci aiuta parecchio a continuare a lettura e a scoprire cosa sia successo.
Kate è una donna indipendente, che ha cresciuto da sola sua figlia e che lavora non perché ne abbia bisogno ma perché ama la sua professione di avvocato.
Cerca di non trascurare Amelia, ma sicuramente tra di loro nell'ultimo periodo c'è stato poco dialogo e la ragazza non ha potuto dire tutto quello che la turbava alla madre.
Non mi sento di giudicare Kate, in fondo il lettore non le dà mai la colpa di quello che è successo.
Quello che mi dispiace è il fatto che l'autrice durante la narrazione ci sveli una serie di piccoli dettagli che uniti assieme ci portano ad intuire cosa sia accaduto veramente.
Mancano sicuramente una serie di colpi di scena "ad effetto wow" che io non ho trovato e che invece mi aspettavo.
Kate è una donna che ha sofferto fin dall'infanzia, è cresciuta con due genitori che non dimostravano il loro affetto nei suoi confronti e ha anche pochissimi amici con cui confrontarsi, forse quasi nessuno.
Probabilmente non riusciamo ad entrare in sintonia con lei, perché c'è sempre una sorta di muro che non ce la fa conoscere del tutto.
Nonostante alcuni difetti, mi sento di consigliare questo libro perché lo ritengo un thriller interessante ma che poteva dare sicuramente di più ed essere costruito in maniera più complessa.
Sicuramente il tema trattato è molto delicato e forse per alcune persone, la lettura potrebbe risultare difficile.
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Amelia si è suicidata davvero?
Un bellissimo thriller psicologico che indaga sui problemi che affliggono gli adolescenti di oggi e sul rapporto madre-figlia. Kate, una donna in carriera che ha cresciuto da sola la sua unica figlia quindicenne Amelia, è sconvolta dallo scoprire che la figlia sembra essersi suicidata lanciandosi dal tetto della scuola dopo essere stata scoperta a copiare un compito. A Kate crolla il mondo addosso, non crede all'idea del suicidio, e questa sua convinzione viene rafforzata sempre più quando inizia a ricevere messaggi anonimi che le dicono che Amelia non si è buttata. La donna affianca il detective nelle indagini e scopre cose che neanche immaginava sulla vita della figlia, e più va avanti più si le sembra di non conoscerla veramente. E' stata una cattiva madre? Se fosse stata più presente Amelia sarebbe ancora con lei? Ma soprattutto: Amelia era davvero così sconvolta da buttarsi o le cose sono andate diversamente?
Il libro è molto scorrevole, alterna capitoli dal punto di vista della madre, dove possiamo seguire le sue ricerche nel voler trovare la verità, e altri raccontati in prima persona da Amelia, dove invece seguiamo la sua vita prima di quel giorno. Inoltre si trova anche parti di conversazioni via chat o sms, o post su Facebook, il che rende il libro molto attuale ma anche più realistico, Amelia sembra infatti una ragazza che tutti noi potremmo conoscere.
E' una storia che mi ha colpito molto: si descrive in maniera molto realistica quanto possa essere grave il problema del bullismo, come sia facile per una persona più debole diventare oggetto di mira del gruppo, e come questo possa riuscire in maniera fine e ossessiva a distruggere una persona, a farla sentire una nullità, fino forse anche a spingerla a gesti estremi.
Colpisce anche Kate, non possiamo non immedesimarsi in lei, nel dolore che prova ma anche nei sensi di colpa che prova: quanti di noi a volte si fanno assorbire fin troppo dal lavoro? E se facendo così la nostra vita ci sfuggisse di mano?
E' un libro che va letto sia per la storia avvincente e ben strutturata, ma anche per i temi importanti che affronta e per il modo in cui lo fa. Spero di leggere presto un altro libro di questa scrittrice.
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TU NON SEI MAI STATA UN ERRORE AMELIA
Avvincente romanzo di esordio, ispirato principalmente dalla preoccupazione per le sfide future che i genitori si possono trovare a fronteggiare, in un mondo dominato dalla tecnologia e dai social media. Madre di due figlie ancora piccole, l’autrice riesce a proiettare ansie e paure per il futuro dei nostri figli, in questa storia a tinte noir.
Titolo originale è “Reconstructing Amelia” , del quale libro, la Kidman, ha già acquistato i diritti, per una futura trasposizione cinematografica.
La scrittura è incalzante, non permette di staccare gli occhi dalle pagine. Ebbene sì, 395 pagine lette in due giorni…. Romanzo strutturato come un thriller. La storia si sviluppa su due piani temporali differenti, determinati dalle vicende prima della morte di Amelia, nelle quali è la giovane ragazza personaggio principale, a tutto ciò che avviene dopo la morte di Amelia, e qui la mamma Kate diventa personaggio fondamentale.
Il punto di forza del libro è proprio questo, personalmente mi sono identificata nella figura genitoriale, ho vissuto lo stesso sgomento, la stessa angoscia, nello scoprire fatti della vita di Amelia dei quali Kate non era a conoscenza, pur avendo un rapporto profondo con la figlia.
Mi sono posta gli stessi interrogativi riguardanti il tipo di educazione trasmessa, l’attenzione nel cogliere segnali rivelatori di grossi disagi, l’essere troppo assorbita dal lavoro, la valenza e veridicità dei valori trasmessi…
Molto interessante però penso che possa essere la lettura affrontata da una giovane ragazza, che può facilmente identificarsi con Amelia, la classica brava ragazza, studiosa, educata, diligente, corretta….
Possibile che incontri sbagliati possano far deviare in modo repentino ed improvviso dalla retta via?
Possibile che NESSUNO all’interno della scuola stessa si sia accorto di nulla?
Ma attenzione, nulla è come sembra. Amelia sembra si sia suicidata gettandosi dal tetto della sua scuola, in attesa che la madre andasse a prenderla in seguito ad una sospensione determinata da un compito in classe copiato.
“ Gli occhi degli altri le nostre prigioni; i loro pensieri le nostre gabbie. V.Woolf”
Davvero crudele per me è stato leggere gli atti di bullismo perpetrati nei confronti di Amelia da parte del “branco”, con scherzi davvero pesanti all’interno dell’Istituto scolastico, manipolazione di mail, invio di sms ad ogni ora della notte con insulti di vario genere.
Sono consapevole che la storia è di fantasia, ma quanti dei nostri ragazzi possono ritrovarsi a vivere situazioni simili? Quanta vergogna e paura possono ritrovarsi a provare, tanto da non riuscire a confidarsi in famiglia, ma nemmeno con l’amica/o del cuore? Quanto può essere difficile trovare equilibrio nelle relazioni con il prossimo? Quanto difficile può diventare non valicare determinati “paletti”?
Tanti i temi trattati: il rapporto genitori e figli, la serietà degli insegnanti e del personale scolastico, i rapporti tra ragazzi, le prime esperienze sessuali, il desiderio di appartenenza ad un gruppo per sentirsi meno soli, il controllo delle emozioni nella giovane età, la fiducia in generale, che si dona facilmente a sconosciuti…
Il testo è ricco di dialoghi, riflessioni, testi di mail, scambi di sms, scritti nel classico linguaggio abbreviato dei giovani di oggi.
Ritengo la storia di estrema attualità, da leggere sicuramente.
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L'abuso del cellulare
Bel thriller, ben congegnato e ben strutturato. Scorre tra il punto di vista di Amelia, ragazza suicida, in tutte le fasi del pre-evento e tra il punto di vista della madre, in tutte le fasi del post-evento, inframmezzando i capitoli principali con tracciature di pagine facebook, tracciature di chat, pagine di diario e scambi di mail. Con salti nel tempo geniali e strategici, che ci fanno conoscere tanto bene sia Amelia, ragazza con l’ossessione dei libri, sintomo della sua solitudine sia Kate, madre coraggiosa e vera, immensa. La madre, dopo la morte della figlia, scopre tante cose di lei e, più si addentra nella sua vita, più sente che tutto è possibile. Il ritmo è alto e, nell’ultima parte, diventa ancora più avvincente con colpi di scena che non ti aspetti. I contenuti sono moderni, molto attuali e portano anche a riflettere su fenomeni quali il bullismo ed il nonnismo, che possono essere davvero molto pericolosi. Perché a volte è difficile stabilire quanto forte sia la corrente, fino a quando non ci si ritrova completamente sommersi dall’acqua.
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Thriller/Giallo con molto colpi di scena
Comprato e letto in un giorno. Libro scorrevole, trama davvero interessante. Una mamma single viene chiamata in ufficio: sua figlia Amelia, praticamente prima della classe, verrà sospesa per avere copiato un compito, per di più della sua materia preferita. No, non è normale. La mamma si precipita a vedere cos'è successo ma quando arriva trova la polizia sul posto. Una ragazza si è buttata dal tetto del scuola, e si tratta di Amelia. Kate è sconvolta, non le sembra proprio possibile che sua figlia abbia fatto queste cose. I suoi dubbi vengono "confermati" quando riceve un sms anonimo: "Amelia non si è buttata". Personaggi tutto realistici e con caratteri totalmente definiti. Il libro non ti lascia un minuto senza un colpo di scena. Libro scritto abilmente, finale da una parte scontato ma comunque non troppo. Ottima scrittrice, spero di leggere un altro suo libro presto.