La vendetta del ragno La vendetta del ragno

La vendetta del ragno

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Saga Bauer non è più un'agente della polizia di Stoccolma. È stata sospesa dal servizio, ma non desidera altro che tornare al lavoro che ama. La sua già tormentata esistenza è sconvolta da un messaggio anonimo. Qualcuno ha una pistola con nove proiettili pronti a uccidere altrettante persone, e l'ultima vittima della lista di morte è il commissario Joona Linna. Chiunque lo abbia scritto ha un solo scopo: far ricadere sulla coscienza di Saga il peso di quelle morti e, soprattutto, la responsabilità di salvare la vita all'ex collega e amico. L'omicidio del capo della polizia svedese Margot Silverman è la conferma della minaccia, e della presenza di un nuovo serial killer. Un individuo disposto a tutto e che probabilmente ha un conto in sospeso con Saga. Come un ragno che tesse la tela intorno alla preda, il killer pone lentamente fine alla vita delle vittime e sigilla il suo rituale facendo ritrovare i loro corpi avvolti in una sorta di bozzolo nei pressi dei cimiteri di Stoccolma. Mentre all'interno della polizia le false piste scardinano ogni certezza, Joona Linna sa di avere le ore contate per risolvere uno degli enigmi più angoscianti della sua carriera. Un caso che lo riporta sulle tracce di una vecchia conoscenza, il serial killer Jurek Walter.



Recensione della Redazione QLibri

 
La vendetta del ragno 2022-12-30 11:59:26 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    30 Dicembre, 2022
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Una scia di vittime

Quando leggo romanzi come questo mi viene da pensare che ci siano in circolazione talmente tanti libri, che siamo arrivati al punto in cui non ci sia più nulla di nuovo da raccontare. E allora che cosa fare se non prendere storie già raccontate, personaggi che già conosciamo e rivestirle con nuovi panni. Peccato però che col tempo questi panni diventano sempre di più e che la storia diventa sempre più incredibile. Detto questo, do comunque una valutazione positiva al romanzo, perché pur nella consapevolezza che quanto ci raccontano gli autori è del tutto inverosimile, l'ho letto con gusto. La storia riprende personaggi già noti ai seguaci di Lars Kepler: Saga Bauer e e Joonna Linna. Anche se deceduto già alcuni romanzi fa, è ben presente in tutte le pagine anche il serial killer Jurek Walter. II protagonisti di questo libro infatti sono tutti delle sue vittime. chi è stato imprigionato dal criminale, che lo ha visto torturare qualche suo familiare, altri ne sono stati affascinati e ne hanno seguito le orme. Insomma questo è il caso emblema di qualcuno capace di lasciare un segno, anzi molti segni. La vicenda inizia con la morte di un capo della polizia, al quale seguono altri assassini feroci, che sono preceduti dall'invia a Saga Bauer di una statuina di stagno accompagnata da indizi che dovrebbero farle capire in anticipo chi sarà la prossima vittima, dove sarà catturata e dove abbandonata. Inizia da lì una corsa per arrivare qualche minuto prima del killer e fermarlo prima che porti a termine il suo complicato piano. Come già detto l'autore ci ha messo parecchia fantasia, attribuendo al colpevole motivazioni, certamente dettate dalla follia, ma comunque del tutto fuori misura. Parimenti il piano messo in atto è con evidenza impossibile da attuare se non disponendo di una serie di competenze difficili da trovare in una sola persona. E anche in quel caso dovrebbe essere dotato di una dose di fortuna all'ennesima potenza. Poco verosimile che così tanti dettagli magicamente si coordino e che tutto vada come progettato. Veniamo ora ai due detective: tormentati, soli e ciò nonostante i migliori nel loro campo. Si tratta anche qui di qualcosa di già visto, anzi sembra quasi che non ci siano più i detective di una volta con una bella vita lineare, una famiglia solida e privi di segreti inconfessabili. Vista la storia che contribuiscono a raccontare, però direi che vanno bene così come sono.

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