La trappola di miele
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Cura dei dettagli
Thriller di stampo scandinavo, che fa pensare tremendamente al mondo dei pedofili. La trama è ben costruita e ciò che più colpisce è la cura dei dettagli, che improvvisamente si legano gli uni agli altri, scoprendo parti in chiaro di una fitta rete ingarbugliata. Questi dettagli, ben descritti, ci guidano nel dipanarsi delle indagini, quasi come se fossimo fianco a fianco con la polizia. Della trama, di per sè, rimane impressa soprattutto la rabbia, che arriva col fragore di un'onda, violenta e veloce, dal nulla.
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Immaginabile.....
Ambientato in Norvegia precisamente a Oslo.
Ottimo inizio....con la sparizione di un bambino in un quartiere residenziale di periferia..Patrik..e la morte di una giovane donna immigrata lettone..Elna.
Apparentemente i 2 episodi non sembrano collegati....ma c'è una persona che collega i 2 casi....quindi abbiamo un sospettato...il quadro è completo...MA ATTENZIONE NIENTE E' COME SEMBRA!!!!!
La trama è interessante.
Non ci sono molti personaggi che girano intorno alla vicenda di conseguenza non rischi di fare confusione.
La descrizione dei personaggi è molto dettagliata come i luoghi delle indagini ti sembra di vederli realmente....a me personalmente non mi ha ispirato simpatia nessuno....anzi direi "antipatia"!!!!!
Come dicevo sopra bella trama ma più andavo avanti più perdevo interesse....ribadisco sempre impressione mia personale .... l'autrice si è dilungata troppo nelle indagini e alla fine è diventato "lento" quasi "noioso" aspettavo qualche colpo di scena ma nulla.
Per ogni personaggio sapevo già che cosa mi potevo aspettare pagina dopo pagina...tant'è che non sono rimasta sorpresa alla fine...se si fa molta attenzione nel leggerlo si capisce quasi tutto fin dalle prime pagine!!!! Grazie alla meticolosità descrittiva dell'autrice.
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- sì
- no
C'era una volta un orco,un bambino e due sirene ch
"...il dolore è come un triangolo che gira all'interno del cuore,sventrandolo con le sue punte.È una sofferenza atroce.Eppure man mano che le punte si smussano sempre più, e alla fine il triangolo diventerà un cerchio. Continua a girare , ma senza strazio.Il dolore è un processo che richiede tempo.Quanto ci voglia prima di ricominciare a vivere , dipende da tante cose.Da quali appoggi si hanno, da quali risorse.Quando riesci a capire che un giorno la felicità per ciò che hai supererà la mancanza per ciò che non hai più; quando riuscirai a mollare la presa con la quale ti aggrappi alla sofferenza, allora le punte saranno completamente smussate e il cerchio sarà un tesoro racchiuso nel tuo cuore."
H?vik sobborgo di B?rum città norvegese, un bambino di sette anni è scomparso. L'ispettore Cato Isaksen torna in ufficio dopo un periodo di ferie forzate causate da un triste vicenda familiare, in centrale l'atmosfera è elettrica e il suo arrivo peggiora la situazione perchè con la nuova collega ,Marian Dahle non c'è feeling anzi astio. Durante le ricerche l'attenzione dei poliziotti si concentra su un giovane gelataio Wiggo Nyman che è stato visto per l'ultima volta in compagnia del ragazzino. Sembrerebbe la pista giusta, ma qualcosa non quadra, contemporanemente il cadavere di una giovane lettone Elna , che lavorava nella fabbrica di gelati viene rinvenuto sul ciglio della strada da alcuni agenti. Nonostante interrogatori estenuani e perquisizioni attente i poliziotti non cavano un solo ragno dal buco. Signe Marie Oye è seduta davanti alla porta finestra, è una settimana che aspetta che le riportino Patrik...chissà se tornerà mai più suo figlio. Sono arrivato all'ultimo capitolo convinto di aver scoperto da tempo l'assassino,ma Unni Lindell mi ha gabbato.Touchè.
di Luigi De Rosa