La tormenta
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Tormenta interiore ed esteriore
Il suo nome è Selma Falck ed è un personaggio ruvido, graffiante, vincente per il suo essere imperfetto quanto eclettico. È una donna che ha errato e che ha pagato per i suoi errori, una donna che ha dovuto cambiare lavoro per far fronte a quei vizi che mai l’abbandonano, tra cui il vizio del gioco.
Tutto ha inizio da una tormenta che si abbattuta in Scandinavia. Selma non ricorda nulla. È infreddolita, debolissima, in fin di vita. Qualcuno ha provato a ucciderla e lei non può cedere e non può arrendersi. Chi ha provato a porre fine alla sua esistenza, evidentemente, pensava anche di esserci riuscito, erroneamente l’ha creduta morta. Chi avrebbe mai potuto pensare che sarebbe sopravvissuta a un incendio, percosse e fiato rubato?
Ma Selma non solo è viva, Selma non ha la minima intenzione di morire e di lasciar vivere chi le ha fatto del male. Deve solo riuscire a sopravvivere al freddo, alla fame, all’isolamento. Ma chi potrebbe aver avuto interesse ad ucciderla? E ancora, quali retroscena si celano dietro la morte del genero nonché accademico per shock anafilattico? Come sopravvivere a quella tempesta che si sta abbattendo sulla nazione e che riporterà a galla corruzione, intrighi internazionali, giochi di potere, scenari di violenza dal passato radicati in moti mai disillusi e tanto altro ancora?
«La rete è una croce e una delizia. Apre a una maggiore democrazia, ma allo stesso tempo crea le possibilità per limitarla. I social vengono usati da tutti, da un qualsiasi uomo della strada fino al presidente americano. In ciò è insito un grande pericolo. Parliamo prima di pensare. Siamo emotivamente incontinenti. Ci facciamo del male a vicenda. Uno strumento che in linea di principio è adatto a connettere e collegare le persone ci separa ancora di più.»
Anne Holt, ex primo Ministro Norvegese, specializzato in tematiche di profonda attualità è donna capace di focalizzare l’attenzione del lettore su problematiche mai scontate e capaci, al contrario, di far riflettere e meditare. Questo accade, ancora una volta ne “La tormenta”, opera del 2021 edita sempre da Einaudi Editore.
Tante sono le problematiche narrate tra queste pagine, problematiche che vanno dalla svolta conservatrice della Norvegia sino alle organizzazioni paramilitari e reazionarie che mirano alla democrazia intrinseca. Si parla ancora di odio, violenza, razzismo, nazismo, social e strumentalizzazione dei medesimi con anche notizie false.
Quella che viene delineata è una trama molto complessa che si snoda in un tomo altrettanto corposo e dove le carte vengono tra loro mescolate al fine di ricomporre un disegno più grande. Se da un lato è la protagonista a crescere, a evolversi, mostrandosi anche con le sue fragilità, dall’altro ad avere sempre più campo è la realtà sociale e culturale in cui le vicende vivono e si snodano.
Ancora una volta è la questione sociale a prevalere sul giallo ma nel complesso la lettura sa rendersi interessante e trattenere il lettore senza eccessiva difficoltà. Non deve spaventare la mole, la costruzione è tale da rendere papabile la lettura a un pubblico vasto e amante di trame stratificate e focalizzate sull’attualità.