La stella nera di New York
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 5
Esoterismo in chiave romance
New York è la protagonista essenziale della storia.
Una New York in crescita, una New York che accoglie tutto il mondo, dove c’è posto per tutti, dove si inventano le identità e c’è sempre un angolo a disposizione per sognare la gloria.
Una città fantastica quasi surreale, la città americana per eccellenza, New York è la vera America.
Anni 20, da un lato il conflitto mondiale e il proibizionismo che incombe e dal’altro tante religioni che professano un credo assoluto e imperante, tante comunità, troppe persone diverse, ognuno con le sue abitudini e attitudini a contribuire alla crescita di un paese.
Dopo le storie dei vampiri, che hanno catalizzato la letteratura mondiale negli ultimi anni, Libba Bray ci prova con l’esoterismo e il genere thriller spicciolo. La fluidità del linguaggio è di una semplicità disarmante, un insulso malloppone di quasi 600 pagine che da al lettore la sensazione di un lavoro ricco di approfondimenti che sarebbero stati gestiti meglio se ad articolare la storia l’autrice avesse utilizzato un linguaggio e uno stile più serio e meno romanzato.
Lo so, l’intendo dell’autrice era evidentemente quello di creare pathos e leggerezza assieme, un po’ “Ombra del vento” di Zafon e un po’ “L’allieva” della Gazzola nostrana. Questa è stata la mia percezione. Mi ha innervosito la protagonista Evie, un’adolescente così perfetta, così insolente e così poco anni 20, togliendole il caschetto alla maschietta che andava di moda in quegli anni, una insolita divinatrice che ha strumentalizzato tutto il romanzo con la sua sfacciataggine e l’astuzia di un’adulta. Maghi, stregoni, divinatori, la bestia dell’Apocalisse, tante croci, tante confraternite, insomma un calderone di cose strappate al mondo dell’occulto, passando per il Ku Klux Klan, l’Atto di esclusione dei Cinesi, la Pillar of Fire Church e ...tanta roba.
Non salvo nulla, non ho gradito e poi quel finale aperto e affrettato è stata la ciliegina sulla torta, si c’è il sequel, è il primo libro di una tetralogia, che non leggerò ovviamente.
Ah dimenticavo…salvo la copertina, molto bella, così retrò e accattivante che mi ha ammaliata, ma non nella sostanza, insomma non sono caduta nella rete del diavolo!
Indicazioni utili
The diviners
Meraviglioso!
era da un po' di tempo che non mi capitava di trovare un libro capace di rapirmi e di spingermi a leggere in ogni mio minuto libero (sempre troppo pochi)..
Iniziamo con l'ambientazione: una fantastica New York anni '20, anni del proibizionismo, ma anche un periodo dove tutti potevano diventare ciò che volevano, bastava desiderarlo!
Ed Evie, la protagonista, vuole diventare qualcuno, vuole che il suo nome sia sulla bocca di tutti e il suo viso su ogni rivista.
Evie è semplicemente "troppo" e anche se quando glielo dicono non è mai per farle un complimento, è proprio così, Evie è troppo per la cittadina di provincia in Ohio dove è nata e per quella casa dove la tristezza per aver perso un fratello in guerra pesa come un grosso macigno.. Così, dopo l'ennesima bravata, i genitori la spediscono a New York da suo zio Will, non proprio una punizione per Evie che vede New York come la città dei suoi sogni dove finalmente potrà diventare qualcuno!
Che dire poi della straordinaria capacità di Evie di scoprire la storia di un oggetto semplicemente tenendolo in mano?
E poi quanti personaggi affascinanti, purtroppo alcuni solamente abbozzati, ma mi aspetto grandi cose da loro nei successivi libri!!
Certo, i molti punti di vista possono dar fastidio a volte, ma in questo caso la scrittrice è riuscita a dare un "tono" particolare a ciascun personaggio, dando la possibilità di intuire da subito chi in quel momento stava parlando.
La trama, che inizialmente sembra frivola e leggera, è invece densa di mistero e, in alcuni i punti, mette letteralmente i brividi..
Una serie di omicidi che sembrano seguire uno strano rito, simboli nascosti, capacità paranormali...
Ho adorato lo stile della scrittrice, così scorrevole ma capace di darti immagini vivide e profonde. Inoltre ho trovato fantastiche le "panoramiche" che venivano inserite talvolta alla fine di un capitolo, talvolta in mezzo, per dare, con sole poche frasi, la visione completa di cosa stavano facendo tutti i personaggi in un determinato momento. Mi ha ricordato molto le panoramiche dei film dove la telecamera spazia dando un'ampia visione del paesaggio o si sofferma pochi istanti sui vari attori... molto bello e coinvolgente, soprattutto per le immagini che mi ha suscitato..
Mi è piaciuto tutto, persino il finale perché, pur essendo il primo libro di una serie, ha, in un certo senso chiuso una parte della storia anche se, naturalmente, ha lasciato aperti numerosi interrogativi...
Attendo il seguito!!
Indicazioni utili
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
As-so-lu-ta-men-te da leggere
Nel pieno del proibizionismo una giovane donna, Evie, viene esiliata dai genitori e "costretta" a vivere in una fumosa e luccicante New York. Ospite dello zio Will, curatore di un museo dell'occulto, la nostra protagonista, amante della bella vita e delle feste, nasconde un segreto: è una divinatrice, ha il potere toccando un oggetto di vedere il passato di chi l'ha posseduto. Una serie di omicidi a sfondo esoterico porteranno i nostri protagonisti ad investigare su oscure presenze risvegliatesi per purificare il mondo dal peccato. In un crescendo di suspance e paranormale, l’autore ci accompagnerà in un viaggio per i locali notturni di Manhattan e le campagne americane, tra superalcolici e bibbie, alla ricerca dell’assassino e del suo segreto.
Stile fluido e luminescente, primo di una serie, “La stella di New York” è un buon romanzo che mescola fantasy e thriller creando un buon prodotto.
Consigliato
Indicazioni utili
Serie "The Diviners" vol. 1
Avvolto da una piacevole e particolareggiata atmosfera retrò, "La stella nera di New York" è un romanzo a dir poco sorprendente, che si distanzia notevolmente dai libri YA degli ultimi anni, donando al lettore un'esperienza di lettura veramente diversa e dallo stile ricercato. In realtà mi domando se un romanzo come questo, dotato di una trama multistrutturata e un'ambientazione vivida degna dei migliori romanzi storici, possa davvero essere definito uno Young Adult. E' riduttivo.
L'autrice riesce a ricreare un'ambientazione americana anni '20 precisa e di grande fascino, l'impressione è di osservare le scene descritte con gli occhi anziché con la mente, sia per quanto riguarda il background che per ciò che succede all'interno della storia.
Leggendo la trama del libro non sapevo cosa aspettarmi, l'idea di un thriller paranormale mi stuzzicava, ma avevo avuto un'esperienza deludente con il libro "Shades" e avevo paura che anche questo potesse risultare banale e semplicistico come il libro sopracitato. Fortunatamente "La stella nera di New York" è di tutt'altro livello e non ne sono rimasta delusa!
La struttura della storia è parecchio complessa. La protagonista è Evie, diciassettenne vivace e anticonformista dotata del potere della divinazione, ma il narratore in terza persona pur mantenendo indiscusso il suo ruolo principale passa anche spesso ad altri punti di vista, a volte anche all'interno dello stesso capitolo ed è facile confondersi, soprattutto perché i personaggi sono molti e non tutti hanno dei legami tra loro, mentre altri saranno collegati solo successivamente. Questa moltitudine di punti di vista che si intersecano rende la lettura leggermente ostica (richiede un'ottima concentrazione), ma al tempo stesso crea molte aspettative e curiosità, non si vede l'ora di scoprire cosa si cela dietro ai tanti misteri che l'autrice ama introdurre lasciando aperti moltissimi interrogativi. L'elemento paranormale era quello che mi dava più perplessità, ma è invece amalgamato benissimo fin dal primo capitolo. Questa scelta rischiosa si è rivelata un asso nella manica, perché nel contesto narrato del romanzo non solo risulta credibile, ma rende la storia ancora più suggestiva donandole un tocco quasi horror. Io difficilmente mi lascio turbare dal paranormale, ma all'interno del libro ci sono scene che mettono davvero i brividi e altre che incutono addirittura paura, non l'avrei mai creduto.
Nonostante le pagine siano molte (quasi 600) e la narrazione non proprio fluidissima a causa dei tanti concatenamenti, la lettura scivola via abbastanza in fretta, solo mi sarei aspettata un finale chiarificatore che non è arrivato. Certo, la vicenda ha un finale ben delineato, però giunta alle ultime pagine mi sono accorta che i punti lasciati in sospeso sono ancora molti, vi sono state tante risposte, ma fomentate da altrettante nuove domande, quindi come romanzo non lo si può definire propriamente autoconclusivo e la voglia di saperne di più è troppa. Per questo non riesco a dare il massimo dei voti ai "contenuti" nonostante l'originalità e lo stile siano proprio notevoli.
Indicazioni utili
Tempesta in arrivo
La stella nera di New York è il primo volume di una quadrilogia ambientata a New York nel 1926 (anni in cui abbondavano feste, balli, frivolezza e alcool di contrabbando) che mescola sapientemente paranormale, thriller e un tocco di romanticismo.
Devo ammettere che non ho letto la trilogia di Gemma Doyle pur avendola nella mia libreria ma dopo aver letto questo libro dovrò senza dubbio porvi rimedio.
La storia è raccontata attraverso vari punti di vista ma la protagonista è Evie, una ragazza di diciassette anni che ama l'alcool, divertirsi, è frivola egoista, non ha peli sulla lingua ma è anche intelligente e con un dono speciale (toccando gli oggetti riesce a scoprire i segreti della persona che lo ha posseduto).
A causa di questo dono e del bel caratterino finisce nei guai e per punizione viene mandata a New York da uno zio dove si ritroverà coinvolta in una serie di omicidi legati all'occulto.
Alle indagini di Evie (la parte centrale del romanzo) si aggiungono le storie dei vari personaggi (davvero tanti) e forse di qualcuno ne avrei fatto volentieri a meno perché alcuni non hanno niente a che vedere con il caso del serial Killer (mi sarei tenuta il passato di qualche personaggio per il prossimo volume così da dare il tempo al lettori di destreggiarsi meglio). Bisogna però ammettere che ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la loro caratterizzazione.
Inoltre, l'autrice ha creato un'ambientazione curata e affascinante e una trama decisamente originale, ricca e con la giusta dose di suspense (colpi di scena, segreti, strani sogni, avventura e chi più ne ha più ne metta).
La soluzione escogitata dall'autrice per gli omicidi non è convenzionale ma devo ammettere che sono più interessata alla questione "Tempesta in arrivo".
Nonostante sia il primo di una serie il finale non delude e invita senza dubbio alla lettura del secondo volume.