La stanza del male
Letteratura straniera
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Opinioni inserite: 6
Pessimo.
Pessimo libro infarcito di violenza e sadismo. Gli autori non sono in grado di sviluppare questa miscellanea di orrori, in una storia che abbia un senso. Il finale che non c'è, è irritante.
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un finale che ti lascia perplesso...
Il libro è intrigante, ti tiene incollato alle pagine, ma il finale è troppo indefinito. Che sia prevista una continuazione? Troppi elementi sono rimasti in sospeso.
Il libro comincia bene ed in certi momenti è molto toccante e riflessivo.
Ma altri particolari sono un po' confusi. Le storie si intrecciano in modo interessante, però la mancanza di finale fa rimanere con l'amaro in bocca...
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Vittima e carnefice
Questo bel thriller si apre con la descrizione della stanza del male, che è il luogo che dà il titolo a questo libro. Subito si sente un sapore di crudeltà. Da lì partono subito 4 filoni descrittivi, 4 storie parallele, da 4 punti di vista diversi: l'ispettrice di polizia, la psichiatra esperta di personalità multiple, l'assassina, la paziente della psichiatra sono le 4 protagoniste. Per tutto il romanzo serpeggia un tono sommesso di minaccia imminente, una sensazione continua e strisciante di pericolo. Le 4 storie si incrociano, si intrecciano, si confondono, si fondono in un'atmosfera sempre molto cupa. Alla fine il mistero si svela e se ne scoprono anche i motivi e le ragioni, ma siamo solo noi a scoprirlo. La polizia non ancora e per come è, stroardinariamente direi, scritta la parte finale, tutto fa pensare che questo avvincente thriller è solo l'inizio.
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Si poteva fare di meglio...
Ho letto questo libro carico di aspettative che, in parte, sono rimaste deluse.
I capitoli sono molto brevi e questo rende la lettura molto scorrevole (l'ho letto nell'arco di 24 ore) la trama è interessante, non ne parlo come è giusto che sia onde evitare di svelare, involontariamente, qualcosa in anticipo.
Non per fare l'intellettuale snob (che non sono!) ma non mi è piaciuto molto lo stile di scrittura, fin troppo semplice, forse fatto apposta per rendere la lettura scorrevole e, di conseguenza, piacevole.
Un'altra pecca, secondo me, è stata lasciar intuire un po' troppo facilmente e poi svelare con troppo anticipo il "mistero" alla base del romanzo.
Per quanto riguarda la crudezza di alcuni particolari penso che, visto l'argomento trattato, non si poteva farne a meno.
Se vuoi leggere questo libro sai che si parla di pedofili, quello che fanno ai bambini, purtroppo, è quanto di più ignobile si possa immaginare, e forse anche di più.
Le ferite fisiche si possono rimarginare col tempo ma quello che resta nella mente di questi bambini una volta adulti è indelebile.
Concludendo devo dire che, tutto sommato, non è male per essere un esordio letterario ma devono migliorare.
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- sì
- no
Una vicenda scabrosa.....
Si tratta di un libro in cui crudeltà e una visione di realistica drammaticità percorrono le varie parti di questa vicenda entrando nella mente del lettore come un veleno strisciante.
L'argomento centrale del libro è l'abuso sui minori e come purtroppo a volte accade la vittima dopo sofferenze indicibili possa trasformarsi in un odioso carnefice.
Devo dire che gli autori non risparmiano nulla al lettore e fra particolari crudi e la sensazione di essere dominati da una minaccia imminente, i nostri occhi vedono una realtà così crudele che a volte farebbe piacere non scorgere affatto.
I segni di una personalità dissociata e disturbata che ha preso due identità distinte non sono manifeste neanche alla poliziotta che si occupa del caso di molti adolescenti scomparsi e che senza volerlo mette a rischio anche la vita del figlio...
Che dire? I colpi di scena di questo libro rendono sconcertati e la fine poi è un risucchio di avvenimenti che lascia l'amaro in bocca.
L'amaro della sconfitta.
Come diceva l'amica che mi ha preceduta questa non è una lettura per rilassarsi e ci sono delle parti così scabrose che alle persone sensibili possono risultare sgradite.
Lo consiglio comunque agli adulti e agli amanti dei Thriller in generale.
Saluti.
Ginseng666
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Da evitare se cercate un romanzo d'evasione
Continuano le pubblicazioni di thriller di autori del Nord Europa e così ecco che esce nelle librerie italiane La stanza del male.
La prima cosa che mi sento di consigliare è di evitarne la lettura se siete facilmente impressionabili perché si parla soprattutto di abusi sessuali su minori (ma non solo, viene anche affrontato il tema dei bambini soldato). Gli autori hanno inserito alcune scene di violenza ai danni di bambini per sottolineare quanto questa piaga sia così frequente ma anche se a volte è necessario scuotere gli animi con qualcosa di forte impatto emotivo, questa è la cosa che mi ha più disturbato. E' vero che gli autori non concepiscono il thriller come intrattenimento, capisco benissimo che ci sono realtà di questo tipo ma nei libri preferirei sorvolare sui dettagli per quel che riguarda i minori. Inoltre, quasi tutti i personaggi presenti sono stati vittime di abusi e/o molestie da bambini.
Il libro è senza dubbio particolare a cominicare dal fatto che siano due donne ad indagare, poi si passa ai punti di vista che sono molteplici e soggetti a cambiamenti repentini (capitoli brevi), aggiungiamo anche la presenza di salti temporali e per finire il colpevole (ad essere sincera avevo intuito chi fosse dopo aver letto il primo capitolo, quello che non mi era chiaro è cosa avevano escogitato i due scrittori e devo dire che sono riusciti lo stesso a sorprendermi).
Il finale è un altro aspetto spiazzante ma non vi svelerò nulla per non rovinarvi tutto.
Lo stile è diretto e crudo, il romanzo ha un ritmo serrato e una trama articolata.
Gli autori cercano con questo libro di dare una risposta ad una domanda non proprio semplice: Quante violenze la mente umana riesce a sopportare prima che la persona si trasformi da vittima in aguzzino?
Per gli amanti dei thriller psicologici e delle letture impegnative.
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- sì
- no