La sirena
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Recensione della Redazione QLibri
Il passato a volte ritorna
Giallo scandinavo dal ritmo lento. Il noto team ha tra le mani un nuovo caso da risolvere, lettere minatorie e scomparse/comparse sospette legate ad un passato ignoto e ad un libro d’esordio dal contenuto inquietante. I protagonisti strada facendo capiscono che si raccoglie ciò che si semina, con rassegnazione si accetta. Riuscirà la squadra a svelare l’arcano?
Una trama promettente dalle potenzialità inutilizzate, per un buon numero di pagine i fatti si susseguono fiaccamente, le operazioni investigative raffreddano il detective-lettore e i punti cruciali sono privi di suspense. La partenza è debole, i pochi elementi centellinati dall’autrice non permettono di affiancare gli investigatori (o si tratta forse di una tattica ben studiata per celare sotto una coltre di mistero indizi e dettagli?) e l’aggiunta di dati superflui non impreziosiscono la narrazione. La seconda metà del libro decolla diventando un thriller coinvolgente, gli interrogativi e le risposte sorgono in via naturale seppur in ritardo rispetto alle aspettative e la fine è una corsa a perdifiato.
I personaggi, dalle scarse personalità, sono presentati sotto ogni punto di vista, gli ambienti, invece, sono descritti sommariamente. Ci sono continui collegamenti alle precedenti opere della bella Läckberg, nota importante per capire fino in fondo la storia.
Lo stile semplice, i toni informali, il contenuto leggero e i capitoli brevi rendono la lettura scorrevole. La copertina è accattivante, il titolo trova spiegazione verso l'epilogo.
Concludendo, un appuntamento per gli affezionati turisti di Fjällbacka.
“Alcune donne avevano una determinazione tale che nulla avrebbe potuto spezzarle. Piegarle, forse, ma mai spezzarle”
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Opinioni inserite: 5
LA SESTA INDAGINE DI ERICA E PATRIK
In questo volume Erica torna ad avere un ruolo da protagonista, nonostante sia incinta di due gemelli è sempre in mezzo alle indagini perché cerca di trovare la soluzione del caso.
Se nei precedenti volumi mi sono lamentata perché la Falck ricopriva un ruolo marginale, in questo è anche troppo presente e invadente. O poco o troppo la Läckberg non ha mezze misure, ormai dovrei conoscerla un po'.
Il caso al centro del libro riguarda proprio la protagonista, Erica, che ha aiutato nella stesura del suo romanzo d'esordio lo scrittore emergente Christian Thydell, anche lui residente a Fjällbacka.
Da alcuni mesi Christian riceve dei gigli bianchi con dei strani biglietti con scritto "Lei ti cammina accanto, ti segue. La tua vita le appartiene.", la protagonista cerca di indagare per conto suo e la situazione si aggrava quando un amico di Thydell, scomparso da mesi, viene ritrovato morto lungo la costa.
Anche Patrik, compagno di Erica e ispettore incaricato del caso, crede che ci sia un legame tra le lettere e il corpo, ma durante la narrazione il lettore si troverà di fronte a molte false piste e il colpevole non sarà cosi scontato...
Devo essere sincera questo libro mi ha coinvolto meno dei precedenti, forse è la risoluzione del caso che non mi ha appassionato o forse l'intreccio era troppo ingarbugliato e in alcuni punti non lo ho capito le scelte che l'autrice ha fatto.
Lo stile della Läckberg è sempre lo stesso, diretto e semplice, utilizza la tecnica dei cliffhanger sia alla fine dei vari capitoli che alla fine del libro stesso.
I personaggi in questo libro sono molti, forse troppi e tutti insieme rendono la narrazione pesante e difficile, come dicevo, c'è un po' di confusione e bisogna stare attenti a non perdere nessun dettaglio.
Il ritmo quindi risulta essere molto lento, credo perché passiamo da un personaggio all'altro e ci vuole un po' prima di orientarsi in questa storia.
Una cosa che mi ha lasciato veramente perplessa è il finale, ovviamente non farò spoiler, ma questa conclusione mi ha spiazzato e non ho compreso come la Läckberg abbia fatto una cosa del genere, come le può essere venuta in mente. Per me non era necessario dare una svolta così alla trama e sinceramente non trovo una giustificazione plausibile.
Forse voleva sorprendere il lettore con questa storia, invece a me ha lasciato l'amaro in bocca.
Per il resto se vi incuriosisce la serie della Läckberg, iniziate dal primo volume "La principessa di ghiaccio" e se continuerete sicuramente ci saranno dei libri che apprezzerete di più e altri di meno, questo romanzo per me è stato meno coinvolgente degli altri.
Se non conoscete proprio l'autrice sono usciti i primi due volumi di un'altra serie dedicata al personaggio di Faye, io ho recensito entrambi i volumi e dell'ultimo trovate la recensione qui, io non vi consiglierei di partire da questi perchè la Läckberg non è la stessa. Mi spiego, nei romanzi dedicati a Erica l'autrice si concentra più sui casi che sulla vita personale dei personaggi e la narrazione è molto scorrevole e credibile, alcune volte di più altre di meno.
Mentre in quella di Faye, non sono dei romanzi gialli, ma più dei thriller e la Läckberg punta l'attenzione su alcune tematiche a lei care, calcando un po' troppo la narrazione e inserendo degli elementi che stridono con la sua produzione letteraria del passato. Non siamo sullo stesso livello della serie dedicata ai delitti di Fjällbacka.
Peccato, speriamo che cambi rotta.
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Nuovo mistero nella famosa Fjällbacka
Christian Thydell ha da poco pubblicato il suo primo romanzo “la sirena”, in pochissimo tempo diventa
subito un best seller e gli incontri con i lettori si moltiplicano ma Christian non è tranquillo, qualcosa lo
turba, infatti al momento del lancio del libro riceve un’oscura lettera accompagnata da un mazzo di gigli
bianchi, a quel punto Christian ha una crisi che lo porterà a confrontarsi con un passato che lui stesso
pensava dimenticato. A cercare di aiutare Christian dopo il crollo emotivo ci prova Erica Falck sua amica
e consulente letteraria, ma lei riesce a farsi confidare solo il fatto che riceve questo tipo di lettere da più di un anno. Erica capisce che c’è qualcosa di oscuro nel passato di Christian e inizia ad indagare come solo lei sa fare, mossa da una curiosità irrefrenabile, ma allo stesso tempo frenata da una gravidanza
gemellare che sta per giungere al termine. Intanto il compagno di Erica, Patrik Hedström, ispettore di
polizia, sta indagando su un corpo ritrovato sotto il giacchio lungo la costa, e quando scopre che era un
vecchio amico di Christian iniziano i sospetti su un probabile legame tra le lettere ricevute e la morte del
suo amico.
Un nuovo mistero bussa alle porte della ormai famosa Fjällbacka. Camilla Läckberg, considerata dalla
stampa l'Agata Christie del Nord, ci presenta il sesto libro in ordine cronologico della serie che ha come
protagonisti la scrittrice Erica Falck e il marito, poliziotto, Patrick Hedström. La coppia che è diventata
famosa anche grazie alla trasposizione dei libri in una serie tv, si trova a fare i conti con il passato molto
oscuro è angosciante di Christian Thydell, amico di Erica e nuova promessa letteraria. Ma forse quel suo
romanzo “la sirena” che sta avendo tanto successo nasconde una verità che purtroppo sta riemergendo
dopo tanto tempo.
Se si è amanti del giallo nordico non si può non amare Camilla Läckberg e questo sesto capitolo, di una
serie ormai collaudata, è un’ulteriore conferma sull'abilità che ha Camilla di tenere con il fiato sospeso il
lettore fino all'ultima pagina.
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Storia tristissima
E' veramente molto triste questo giallo, nel senso che ti lascia dentro un senso di angoscia che sarà difficile dimenticare. All'inizio affronti la lettura in modo brillante, cercando di accoppiare tutti i personaggi che conosci e provando comunque fin da subito qualche brivido. Cominci ad approfondire qualche personaggio, capendo quanta energia a volte occorre investire nel tentativo di tenere il dolore a distanza, finché comunque gli argini si rompono. Piano piano cominci a capire cosa può succedere quando l'acqua travolge gli argini e va oltre, va oltre tutto ciò che è umanamente e razionalmente immaginabile. Capisci anche la lentezza di certi momenti della vita, in cui le informazioni che raccogli dal mondo devono depositari prima di trasformarsi lentamente in realtà, prima di poter essere accettate e superate. L'ambientazione nordica è pressoché nulla. La parte del leone la fa la capacità dell'autrice di delineare i caratteri dei personaggi, anche di quelli minori, perché in questa storia tutti sono veramente essenziali. Inoltre la storia è ben architettato a livello di trama, ogni tanto c'è qualche eccessivo dilungamento ma l'attenzione rimane viva per tutta la lettura ed il finale è buono e non scontato.
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Un lontano e oscuro passato che riemerge...
Un’altra complessa indagine di un duo ormai famoso, gli investigatori svedesi Patrik Hedstrom ed Erica Falk, questa volta alle prese con una serie di misteriose e minacciose lettere anonime che giungono ad un famoso scrittore e ad un trio di suoi vecchi amici. Una terribile verità riemerge dal passato, come in tanti gialli della bravissima Lackberg, che, da affermata regina del giallo svedese, non ci lesina momenti di tensione ed inattesi colpi di scena. La verità , centellinata nei numerosi flash back tipici dei romanzi dell’Autrice, si disvela solo nel finale, un grande autentico colpo di scena che spiazza gli investigatori e mette allo scoperto ancora una volta la bravura della scrittrice che riesce a tenere sulla corda la curiosità dei lettori per quasi tutta la narrazione. Come di consueto, ampi stralci del romanzo sono dedicati alla vita familiare dei protagonisti. Ognuno ha i suoi problemi, piccoli o grandi che siano, problemi che coinvolgono i vari personaggi e che l’Autrice sa descrivere con mano abile e leggera, quasi partecipe dei timori, delle ansie e delle piccole gioie che intessono la vita di tutti i giorni. Non perde però mai di vista la trama principale, che affonda in un passato oscuro e lontano, da cui emergono ricordi sopiti, delitti e vicende familiari che incidono profondamente sulla vita dei protagonisti e che mettono a dura prova l’abilità investigativa di Patrik ed Erica, alle prese con la loro sesta indagine. Il romanzo, uscito in Italia nel 2014, ha visto la luce in Svezia nel 2008 ; alla fine della narrazione, Erica sta per partorire due gemelli : l’appuntamento è per la prossima indagine.
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Sesto capitolo della serie Fjällbacka
Arrivata alla conclusione di questo sesto "capitolo" devo dire di ritenermi un pò meno entusiasta rispetto agli altri. Qualcosa è cambiato nella scrittura della Lackberg. L'aspetto che caratterizza la scrittrice è quello di inserire nei suoi romanzi un continuo alternarsi del presente e del passato. Ovviamente tramite i passi del passato si può risalire alle motivazioni degli avvenimenti presenti.
Nella sua serie, ogni volta, affronta un dramma diverso; la cosa che secondo me è cambiata e devo dire mi ha anche un pò turbata, e che questa volta l'ho trovata un pò più superficiale sui sentimenti delle famiglie che stanno vivendo il dramma. Per non parlare del finale che questa volta non è stato proprio il massimo. Di solito era molto più partecipe della sofferenza altrui.
Come sempre il centro di tutte le vicende è Fjällbacka, con l'ispettore Patrick Hedstrom e la sua curiosissima moglie Erica (tra l'altro in attesa di due gemelli).
Tutto inizia con la scomparsa di un abitante del posto, insieme all'uscita del romanzo Sirena scritto da Christian Thydell, tra le altre cose amico dello scomparso. Persone scomparse, lettere minatorie ed un passato davvero invadente vi porteranno alla ricerca dell'assassino.
Come sempre non è l'obiettivo della scrittrice quello di farvelo scoprire, anzi i dubbi saranno sempre maggiori e solo nelle ultime pagine troveranno soluzione.
La prima parte è molto più lenta, poi il romanzo scorre bene anche se il finale probabilmente vi deluderà un pò di più rispetto agli altri, comunque per gli appassionati della serie è imperdibile!.
Sono capitoli che si possono leggere anche singolarmente, però rischiereste di perdere tutte le dinamiche che esistono fra i personaggi della serie.
Buona lettura!