La setta delle ciambelle
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Aspettando gli alieni
Joe R. Lansdale è scrittore eclettico: autore di romanzi, racconti, fumetti, testi per TV e cinema, non c’è argomento che sia sfuggito alla sua penna, dalla fantascienza all’horror, dalla satira sociale al western, dal noir violento al racconto gotico. “La setta delle ciambelle” è un fumettone, condito di fantascienza e scene truculente, ambientato, e non per caso, in una cittadina del Texas, lo Stato americano dove proliferano le più svariate sette religiose, “il luogo più assurdamente mistico e spirituale in cui è dato vivere”(secondo un articolo di “Internazionale”, 2023), dove quasi tutti girano armati e dove avvenne, nel 1993 a Waco, la famosa strage della setta dei Davidiani.
Qui vive Charlie Garner, il protagonista, uno scrittore ex poliziotto, sposato con Meg e separato. Corre la voce che, qualche decina d’anni prima, sia atterrata nei dintorni un’astronave aliena, creando curiosità, fantasie e, a poco a poco, una setta di fedeli, una specie di congrega evangelista chiamata il Popolo dei dischi volanti, convinta in un prossimo sbarco di alieni extraterrestri che sarebbero arrivati portando pace, serenità e trasformando tutti in esseri liberi, felici ed eterni. La setta intanto si dà da fare: attività principale è l’apertura di negozi di ciambelle, poi allevamenti di polli, una segheria, attività agricole di vario tipo, insinuandosi nel contesto sociale del posto e infiltrando adepti nella polizia locale e nelle attività bancarie della zona. Charlie, nel frattempo, non riesce più a rintracciare l’ex moglie, teme che sia finita nella setta ed inizia ad indagare, aiutato dal fratello Felix, psichiatra, da una intraprendente aspirante scrittrice, Alice Moon, e da una giovane avvocatessa, Cherry. Alcuni adepti lasciano trapelare qualche notizia, anche la polizia vuol vederci chiaro e, con l’aiuto di Charlie e dei suoi amici, scopre che la setta è in mano ad un gruppo di loschi trafficanti, guidato da un capo violento, Cow Boy, che circola accompagnato da un ferocissimo scimmione. Charlie viene amichevolmente avvertito di non immischiarsi negli affari altrui ma non si arrende: riesce ad entrare nei magazzini della setta, fa scoperte agghiaccianti, trovando, oltre ad attrezzature agricole, armi e cadaveri congelati di persone recentemente scomparse, che forse sapevano troppi segreti … Dovrà esserci un fatidico giorno nel quale verranno fatte rivelazioni sensazionali: in realtà il grande capo si prepara a fuggire con un mucchio di soldi, dopo aver fatto saltare tutto in aria. Naturalmente, grazie ai nostri eroi, questo non avverrà, ma la vittoria finale costerà cara ed avverrà dopo una scia di orribili delitti. Si scoprirà anche, forse un po’ sbrigativamente, quale era stata la fine della povera Meg.
In sintesi, una storia accattivante, senza momenti di tregua, ben narrata con stile tutto particolare, arguto, condito di battute surreali ed umoristiche, che fanno da contraltare a particolari di puro horror, con scene di morti ammazzati e smembrati. La fantascienza e la cruda esposizione di particolari delittuosi si alternano alla descrizione quasi divertita dei rapporti tra i protagonisti, delle loro curiose vicende sentimentali e della loro convinta terrena razionalità contrapposta alla credulità dei fanatici appartenenti alla setta. L’autore, alla fine del racconto, sembra ammonirci, con una sua personale e condivisibile conclusione:
“La Setta delle ciambelle sarebbe risorta? Certo che sì. Lei, o qualcosa di simile. Non siamo una specie pratica, e di sicuro non siamo intelligenti come pensiamo di essere, nemmeno lontanamente. Vogliamo credere di avere un posto dove far atterrare le nostre anime, se davvero le abbiamo. Vogliamo credere in una verità ultima”.