La ragazza senza volto
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DIABOLICO NESBO
La quinta indagine del Commissario Herry Hole è l' ennesima prova di grande maestria di Nesbo. Una trama intricata che si richiude su se stessa, così come sui protagonisti.
Incapaci di abbandonare le pagine de "La ragazza senza volto" ci si immerge nella glaciale, in tutti i sensi, atmosfera di Oslo, accompagnando Herry Hole, sempre in preda a dubbi morali ed etici, ed affrontando con esso colpi di scena del tutto inaspettati.
Killer professionisti, amori, violenza e ricatti sono alcuni degli elementi di spicco del racconto che vanta una trama ingegnosa e, come da abitudine per Nesbo, quasi machiavellica, con richiami di storia contemporanea cui l' autore norvegese non è assolutamente nuovo.
Intreccio che una volta esauritosi riporta Herry a vecchi nemici che sembravano sopiti o perlomeno dimenticati. Un finale veramente inaspettato scisso però dalla conclusione dell' indagine.
Nesbo, ormai sicuro dell' accattivante fascino del suo personaggio, sembra voler distruggere le poche certezza di Herry lasciandogli in cambio solo qualche spiraglio di speranza.
Un libro che si divora ed una storia in crescendo sino all' epilogo.
Nesbo si conferma una garanzia ed il suo Herry Hole un personaggio azzeccatissimo.
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Sempre più maledetto
Voglio partire dal titolo. Ma cosa c'entra con questo libro? Il titolo originale, "Il Redentore", era perfetto. La ragazza senza volto c'entra come i cavoli a merenda, a volte resto allibito dalla superficialità con cui si fanno queste cose. Tornando a bomba sui contenuti, Harry affronta i suoi fantasmi, dal solito alcol alla relazione con Rakel e Oleg. La storia è contorta il giusto, decolla molto lentamente ma le ultime 300 pagine inchiodano il lettore. Il finale sorprende, così come la scelta di Harry. Maledetto, come sempre.
Un grande libro, forse un po' sottovalutato ma che metto li al top con l'uomo di ghiaccio.
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“E’ tutta colpa tua. Come al solito.”
Ritroviamo Harry Hole nell’ufficio 605, nella zona rossa al settimo piano della centrale di polizia. L’ufficio di dieci metri quadrati che il giovane ispettore Halvorsen, che con Harry divide questo spazio, chiama Ufficio Casi Risolti.
Lo ritroviamo un po’ più solo, senza l’aiuto e l’appoggio di Bjarne Moller: ha lasciato il posto a Gunnar Hagen, nuovo commissario capo dell’anticrimine.
Peccato, Moller era uno dei pochi fidati amici di Harry, uno dei pochi che gli era sempre piaciuto, in un ambiente, quello della polizia, dove gli sguardi cupi e gli occhi bassi, sono la maggioranza.
Dal canto suo Moller, trasferitosi a Bergen con la funzione di investigatore speciale, ha sempre considerato Hole una persona molto speciale, il suo miglior investigatore e il suo peggior incubo.
Ritroviamo anche Beate Lonn, direttrice della scientifica di Brynsalleen.
E’ un Harry nuovo, forse più terreno; partecipiamo con lui agli incontri degli Alcolisti Anonimi. Quasi non lo riconosciamo, sembra dimesso, educato nei confronti del nuovo capo, insomma così diverso dal personaggio a cui siamo abituati. Come dice Halvorsen stà diventando vecchio e umano. Addirittura pensa di più ai vivi che ai morti.
“La ragazza senza volto” sembra un romanzo di pausa o di passaggio al successivo racconto. Stranamente non mi ha appassionata, io che sono così legata ad Harry e ai suoi pochissimi amici proprio non sono riuscita a farmi trasportare…una pecca da denunciare è sicuramente la mole del romanzo; non lunghissimo in sé, ma per i contenuti si, si legge con un po’ di fatica e qualche sbadiglio.
Chi vuole seguire le sue appassionanti vicende può fare un salto su questo e passare al successivo.
Io tuttavia lo promuovo sempre, ma non a pieni voti!!!
Ciao Harry, a prestissimo.
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Eccellenza, sempre
Sono ormai alla penultima lettura della serie sul commissario Hole: pur non leggendoli, almeno all'inizio, in ordine strettamente cronologico (il primo "The bat" non è ancora disponibile in italiano) fin dalle prime righe è possibile entrare in un mondo di fantasia molto ben congeniato in cui si muovono alcune figure fisse (Hole, Beate, i due Li e Hunger) e una serie di personaggi indimenticabili, sempre ben caratterizzati e reali. Nesbo sotto quest'aspetto è un grande scrittore. Dopo una mezza dozzina di episodi non viene assolutamente a mancare l'interesse del lettore per le storie in sé e per l'evoluzione umana del protagonista. Qui forse l'autore riesce, pur con qualche piccola caduta, a dare il meglio di sé: Hole è descritto impietosamente con tutte le sue umane debolezze, le ricadute nella dipendenza alcolica, l'incapacità di stabilire rapporti umani duraturi. L'eccezionalità del personaggio puo' spiegare questi limiti. E' da rilevare un unica incongruenza di tipo medico: un alcolista come Hole, pur ondivago nelle sue vicende alcoliche, difficilmente potrebbe esprimere, almeno nel mondo reale, doti così rilevanti di perspicacia, acume e dirittura morale.
Resta la considerazione finale che puo' applicarsi indistintamente a tutti i libri di Nesbo/Hole, "La Ragazza senza volto" compreso: grande scrittura, grande emozioni.
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Difficile da seguire
Siamo in una Oslo ricoperta dalla neve, mai al buio completo, dove incontriamo tanti personaggi quanti sono i fiocchi di neve. E' un thriller che inchioda alle pagine ed è straordinaria la capacità dell'autore di passare da una scena all'altra, mantenendo viva l'attenzione ai personaggi ed ai luoghi. La trama, di per sè, non è delle sue migliori; lo stile cattura, però devo ammettere che in queste pagine il filo è un pò difficile da seguire, forse complice anche la difficoltà di orientarsi fra gli inusuali nomi scandinavi dei personaggi principali e minori.
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"La ragazza senza...."
A me i commissari tormentati piacciono. Ed Harry Hole lo è, senza dubbio; lo dimostrano gli incontri ravvicinati dal finale burrascoso che ha ogni tanto con il suo fedele amico Jim Beam.
Ma Harry Hole è tosto. E soprattutto sveglio.
In "La ragazza senza volto" si ritrova a cercare l'assassino di un giovane membro dell'Esercito della Salvezza, ucciso nel bel mezzo di un concerto di Natale. Foto e video registrati dai giornali e dalle telecamere di sicurezza mostrano un uomo il cui viso sembra mutare ogni istante, rendendolo praticamente irriconoscibile e quindi impossibile da fermare.
Unico particolare, una sciarpa rossa.
Quando l’assassino compare di nuovo per colpire un altro obiettivo, le piccole tracce lasciate dal suo passaggio cominciano a delineare i segni di una pista, che sembra condurre fino a Zagabria, fino ad una figura quasi leggendaria della guerra, un bambino che faceva saltare carri armati.
Il commissario Hole sa però, che quando la terra è smossa, non è improbabile che l’osso sia lì nei paraggi. Il suo occhio perciò si insinua ad osservare il mondo della vittima, scosta le tende e spia tutte le trame di rapporti che si nascondono dietro a silenzi colpevoli o alla rigida organizzazione dell’Esercito della Salvezza.
E la pista che sembrava delineata si rivela invece intricata come una ragnatela.
Un thriller vivace, ben scritto, con la giusta dose di suspense, azione, ragionamenti, freddo nordico e quel pizzico di vita privata del protagonista che tiene l’attenzione sempre viva.
Poi l’ho detto, i commissari tormentati mi piacciono. L’ho detto, Harry Hole mi piace.
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Esercito della salvezza?
Thriller ambientato nell'esercito della salvezza, una sorta di "universo chiuso" votato all'aiuto verso i bisognosi ma ostile ad interferenze dall'esterno.
Ma, per la serie "non è tutto oro quel che luccica", al loro interno ci sono personaggi ben poco devoti ai dettami religiosi che dovrebbero seguire alla lettera.
Aggiungiamo un killer di Vukovar, reduce della guerra in ex-Jugoslavia, votato ciecamente al suo "lavoro".
Harry Hole, questa volta, deve scendere a patti con il "nemico" per risolvere un caso piuttosto complicato, la domanda principale è: "Chi ha assoldato il killer di Vukovar?".
Forse meno riuscito degli altri thriller della serie ma, comunque, è sempre un buon Jo Nesbo.
Consiglio la lettura, sempre seguendo l'ordine cronologico della saga del commissario Hole.
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COSI' COSI'.
Non posso dire non mi sia piaciuto, si legge volentieri , e' una lettura veloce leggera e piacevole.
La quarta di copertina mi ha montato la testa, lo ammetto.
Quel volto che cambia ad ogni ripresa mi aveva intrigata non poco.
Poi ritengo invece che venga svelato tutto troppo presto in maniera anche un po' banale.
Il commissario Harry Hole e' un personaggio affascinante.
Si, dovessi leggere un altro Jo Nesbo, lo faro' per stare un po' in compagnia di Harry, piuttosto che auspicando a un romanzo da tachicardia.
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- sì
- no
Senza respiro!
Un mosaico da comporre pagina dopo pagina con un ritmo narrativo che non concede tregua al lettore. I pezzi di un mosaico complesso ed affascinante si incastrano fino a giungere ad un finale indimenticabile. Uno dei migliori prodotti del genere che mi sia capitato di leggere. Ho scoperto Nesbo per caso iniziando, purtroppo, dalla sua ultima opera ( l'Uomo di neve) ed ora ho letto 4 dei suoi 5 libri considerando che al momento la Stella del diavolo non risulta disponibile e rimanendo pienamente soddisfatto in tutti i casi. Per me è il migliore nel fin troppo vasto panorama dei giallisti nordici.
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Da brivido
Jo Nesbo, scandinavo come Stieg Larsson, ma di sponda norvegese, come il suo collega noto per la trilogia di Millennium non delude affatto, anzi, sorprende. Ambienta il suo thriller in una oslo che si prepara al natale attanagliata in una morsa di gelo polare, una città che non ha fascino e spesso manca di efficienza, credenziali notoriamente appannaggio delle città nordiche. Per le sue strade di una città affannata dai preparativi per la festa incombente, tra emarginati che chiedono aiuto e assistenza, si muove il piccolo redentore, un killer croato cresciuto tra le rovine di Vukovar, i ricordi della guerra scolpiti nella mente. E' giunto in norvegia per compiere quello che deve essere il suo ultimo lavoro, colpire un giovane e promettente esponente dell’esercito della salvezza. ad ostacolarlo nella sua impresa il commissario Harry Hole, spirito solitario, metodi non sempre ortodossi e qualche debolezza in passato che ogni tanto minaccia il presente.
LA trama è sicuramente coinvolgente e affascinante, lo stile unico, imperdibile...!