La ragazza perfetta
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La famiglia della seconda occasione
Vite spezzate, un concerto, l’età 14 segnata sul calendario del cambiamento, una morte, una famiglia perfetta, una ragazza perfetta, la vita della seconda occasione, la famiglia della seconda occasione, la casa della seconda occasione: tutti concetti che definiscono la trama avvincente del thriller di Gilly MacMillan, autrice del bestseller “9 giorni”.
Nella prima parte, prendono voce i personaggi principali (Zoe, Sam, Tessa), nella seconda entrano in scena altre voci (Richard, Lucas), due famiglie che s’intrecciano seguendo percorsi differenti, per poi incontrarsi a metà strada per un finale sconvolgente.
“Il concerto di stasera è la mia prima apparizione in pubblico da quando ho lasciato il carcere: la prima della mia nuova vita, la mia seconda occasione. Come ha detto mamma: Questo concerto deve essere il più perfetto possibile” (…) Sono esile, ho la carnagione pallida, chiara, e i capelli lunghi e molti biondi, ma sottili come fili di una ragnatela colpiti dalla luce del sole (…). Con la luce giusta, sembrano quasi bianchi, e mi conferiscono un’aria innocente”. Questo è il prologo del romanzo in cui è descritta l’anima e il corpo della protagonista, Zoe Guerin, alla ricerca di una seconda occasione, dopo aver sconvolto la sua vita e quella di altre famiglie con un tragico incidente all’età di 14 anni. Sullo sfondo il pensiero vigilante dello psicologo del carcere minorile in cui la ragazza è stata accolta: “Cosa dovrai evitare, Zoe, quando uscirai di qui? I social media. E quale in particolare? (…) Panop. (…). Un classico esempio di attività di rimozione”. Il ragazzo dei sogni: ”Jack Bell era l’eroe maschile di ogni mia fantasia. Nella mia testa eravamo marito e moglie, amici per la vita, eravamo una cadenza perfetta alla fine di un brano musicale: armoniosa, appagante, completa, predestinata”. Il ricordo vivo del bullismo online di Amelia Barlow e di Eva Bell, che rende il thriller ancora più terrificante. Il ruolo di Tessa Downing, diversa dalla sorella e madre di Zoe, Maria Kennedy (nella vita della seconda occasione). Chris Kennedy, un uomo perfetto della vita della seconda occasione che nasconde un’altra faccia: (…) moltissime persone sono membri a pieno diritto del club degli schizofrenici. Si comportano in un certo modo e poi smettono. Senza motivo”. Lucas, la chiave del racconto, assieme a Richard, marito di Tess, chiuso nel suo mondo pieno di alcool. Ed infine, Sam, avvocato, amante di Tess, ad un punto di svolta dalla sua vita: “A casa nell’appartamento vuoto, vorrei più di qualsiasi altra cosa sapere che qualcuno mi raggiungerà questa sera, qualcuno a cui potrò raccontare tutto, qualcuno che mi starebbe accanto (…)”. La reazione di Lucas simile a quella avvertita da Zoe dopo l’incidente: “Un animale in trappola, in preda al panico e al dolore e sotto shock per ciò che è appena accaduto, ma devo riuscire a liberarlo da questa gabbia (…)”. Rabbia, shock, paura: emozioni che si intrecciano attorno ad un morte misteriosa, di cui si scopriranno i risvolti nell’ultima parte.
E se tutto ciò portasse ad una famiglia della terza occasione?
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Stile vincente non si cambia
Seconda prova letteraria di Gilly Macmillan con risultati migliori che nella prima. Lo stile dell'autrice è lo stesso del volume precedente. La storia ci viene raccontata in prima persona da alcuni dei protagonisti della vicenda. I nostri ciceroni sono Zoe: la brava ragazza, Tessa la zia comprensiva e fedifraga, Richard lo zio alcolizzato e Sam l'avvocato nonché amante della zia. Ognuno di loro ci svela un pezzo della trama, ma anche il proprio punto di vista. Spesso dello stesso avvenimento abbiamo più punti di vista, che ben amalgamati rendono il racconto più ricco e interessante.
La storia inizia con un concerto per pianoforte interrotto in modo brusco da un uomo che si mette ad urlare contro una dei due esecutori. la ragazza scappa sul retro del palco ed inizia il suo viaggio nel passato. Apprendiamo che quell'uomo è il padre di un'adolescente morta in un incidente automobilistico. Alla guida dell'auto c'era Zoe senza patente e con un tasso alcolico ben al di sopra di quello consentito. Il fatto ha portato al divorzio dei genitori e al trasferimento per la ragazza in un'altra città. Qui il passato è stato accuratamente nascosto, anche al nuovo marito e a suo figlio. Nella famiglia della "seconda occasione" non c'è posto per niente che sia meno che perfetto. Il mattino successivo però tutta questa perfezione si sgretola: sua madre viene trovata morta e da qui comincia il vero e proprio giallo. Anziché soffermarsi sulle indagini la Macmillan punta sul lato umano dei protagonisti. chi sospetta chi, chi si sente in colpa e chi ha effettivamente commesso il delitto.
Doppia sorpresa nel finale che completa un romanzo decisamente piacevole e meritevole di essere letto.