La ragazza nel parco
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Opinioni inserite: 8
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Ti fidi delle persone che conosci?
3 mesi senza leggere thriller e sentirli tutti.
Ho capito che ho proprio bisogno di questo genere di libri, sebbene mi piaccia variare e leggere un po' di tutto, i thriller rimangono il mio porto sicuro e "La ragazza nel parco" mi ha fatto capire che non ne avrò mai abbastanza.
Questo però non vuol dire che l'abbia trovato un capolavoro.
Diciamo che è un legal thriller molto blando con tinte gialle.
La suspence non è mai sinonimo di paura, non ci sono inseguimenti, zero ansia ma lo stile è molto scorrevole.
Secondo me è molto più adatto a chi si vuole approcciare al genere per la prima volta o preferisce un libro "calmo", in effetti il titolo originale "The Ex" (che per fortuna in italiano è stato cambiato) lo fa sembrare più un romance ma non lo è.
La trama? Un consiglio, non leggete la quarta di copertina poco prima di iniziarlo se non gradite spiegazioni assolutamente inutili ma che vi bruciano parte della storia. Ve lo dico io di cosa parla.
Olivia Randall, avvocato newyorkese che ha da poco superato gli anta, un mattino su ritrova catapultata nel suo passato, fatto di sensi di colpa per come è andata a finire la sua storia con Jack 20 anni prima.
Jack infatti è accusato di aver sparato a 3 persone in un campo da football ma lui si dichiara pienamente innocente e la figlia Buckley chiede aiuto propria alla ex del padre.
Olivia dovrà dimostrare che lui non c'entra niente con tutto ciò.
Ma questo la porterà a fare i conti con le ferite che la fine della loro storia ha lasciato in entrambi, e sono belle profonde sia per chi le ha inflitte che per chi le ha subite.
Su 300 pagine le ultime 50 sono sicuramente le più belle, quelle per cui vale la pena arrivare fino alla fine, il ritmo si fa più incalzante e molti nodi vengono al pettine.
Non sarà un libro da triplo wow, come altri che ho letto prima di questo, ma un wow bello grande se lo merita tutto, soprattutto per il finale che ricompensa pienamente il tempo dedicato alla lettura.
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a chi ha vuole approcciarsi al genere o
non ama libri che mettono troppa ansia.
UN THRILLER CHE NON DECOLLA
Questo thriller purtroppo manca di suspense e l'ho trovato molto noioso.
Non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio, l'intreccio narrativo non mi ha convinta e sinceramente non ci sono stati colpi di scena importanti, nemmeno alla fine.
Jack Harris è uno scrittore di successo e viene interrogato come testimone, per una sparatoria avvenuta in un campo da football a New York, purtroppo ci sono state anche tre vittime.
Jack inizia a raccontare la sua storia, doveva incontrare per la prima volta una donna di nome Madeline, alcune settimane prima l'aveva vista in un parco e ne era rimasto affascinato.
L'amica di Jack, Charlotte, ha un sito web molto seguito e ha fatto un annuncio per sapere chi fosse la donna. Madeline ha risposto e lei e Jack hanno iniziato a scriversi.
La donna non è mai arrivata al campo di football.
La figlia di Jack, Buckley, chiama Olivia Randall famoso avvocato, affinché aiuti il padre, perché è sospettato di essere l'autore della sparatoria.
Jack non è un nome nuovo a Olivia, con lui ha avuto in passato una relazione che è finita in maniera brusca e ha lasciato delle ferite in entrambi i personaggi.
Olivia decide di difendere Jack e cerca di ricostruire cosa sia successo, tutto sembra essere collegato al massacro della Penn Station, dove un giovane ragazzo di quindici anni aveva ucciso tredici persone tra cui la moglie di Jack. Nella sparatoria al campo da football è stato ucciso anche il padre del ragazzo che Jack aveva denunciato, che sia solo una coincidenza? Oppure è Jack il responsabile dell'accaduto?
Purtroppo non c'è molto da dire, il libro è poco coinvolgente, è molto lento in alcuni punti ma quello che mi ha convinto di meno è la costruzione dei personaggi, che risultano essere piatti.
La trama deve dire che non mi ha entusiasmata e non mi ha nemmeno convinta del tutto, ci sono dei buchi e delle incongruenze che non riesco a spiegarmi e l'unica cosa che si salva è lo stile dell'autrice che riesce almeno a rendere la storia un po' scorrevole.
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Brava questa burke
Alafair burke è stata molto abile nel confezionare un romanzo giallo capace di sorprendere. Siamo tutti abituati ai presunti colpevoli che si inventano delle storie per cercare di salvarsi. Ma non siamo abituati a un indagato così candido nel raccontarci una storia talmente assurda che non possiamo fare altro che cedergli. Però, pensandoci bene le sue ipotesi sull’esistenza di un complotto che sarebbe stato ordito con il dispendio di mezzi complicati sembra così poco probabile che già le nostre certezze vacillano. Ecco questo romanzo per me è stato così dall’inizio alla fine: certezza che quello che vediamo è la verità e subito dopo altrettanta certezza che Jack sia colpevole. Quindi un protagonista non tanto in chiarocuro, quanto illuminato con tutti i colori possibili. Complessa e ben delineata anche Olivia: l’altra protagonista. Si tratta di un avvocato, ex fidanzata del suo cliente e dopo parecchi anni ancora piena di sensi di colpa per aver chiuso la storia d’amore che li stava portando dritti dritti verso l’altare. Proprio questi suoi sentimenti in sospeso la inducono a credere a quanto le dice il suo cliente e a cercare di nascondere a anche a sé stessa alcuni elementi stonati. Storia nel complesso credibile. Ricca di sorprese e di momenti di tensione. Finale secondo me non all’altezza del resto del romanzo, comunque accettabile.
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Il tutto e il contrario di tutto
Thriller psicologico, molto ben congegnato, molto ben costruito, dal ritmo serrato. Ingarbugliato quanto basta da tenere viva l’attenzione ad ogni pagina e con uno splendido, inaspettato, finale. Durante lo sviluppo della storia affronti il tutto ed il contrario di tutto ed ogni elemento di prova scopri che ha due facce e le osservi, alternativamente, entrambe. Anche tu, leggendo, sei su un’altalena: Jack è colpevole o innocente? Ad un certo punto sei convinto di una cosa, poi del suo contrario, poi ricambi ancora idea. Ma non ne sei del tutto sicuro. Cosa chiedere di più ad un thriller? Una buona caratterizzazione dei personaggi? C’è, sia per i protagonisti, sia per i personaggi minori. E forse è ancora migliore della trama. Un messaggio di fondo che vada oltre la storia? C’è. E’ un libro che ti fa riflettere, a lungo, sui rapporti umani, sia su quelli interpersonali sia su quelli familiari. Thriller promosso, su tutti i fronti.
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assassino o bugiardo?
Olivia Randall è un ottimo avvocato di New York, che pensa di avere tutto sotto controllo, fino a quando una mattina non riceve una chiamata da una ragazzina che la implora di aiutare suo padre, accusato di omicidio. Si scopre che il padre è l'ex di Olivia, ma non un ex qualunque, ma proprio l'Ex a cui Olivia ha rovinato la vita, cosa per la quale lei nutre ancora dei forti sensi di colpa, unico motivo per cui accetta di aiutarlo.
Viene subito fuori che tutte le prove sono contro quest'uomo e la storia che lui racconta è troppo incredibile per essere vera, eppure Olivia è convinta che sia innocente. Oppure esiste un lato oscuro di Jack che lei non conosce? Piano piano dei dubbi si fanno sempre più strada nella sua mente e lei non riesce a essere più obiettiva... Jack è un assassino o soltanto un bugiardo seriale?
Era tanto che non mi capitava di leggere un giallo così ben strutturato, anche se avevo intuito qualcosa sull'assassino, l'ho letto con piacere, anche perché una pagina tira l'altra. Non ci sono sentimentalismi, né lieti fini, i personaggi sono credibili e ben descritti.
Leggetevelo, ne vale la pena!
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L'uomo più sfigato del pianeta
*Attenzione Spoiler*
Per una volta posso dire di apprezzare maggiormente il titolo italiano rispetto a quello originale "The ex"
L’ex, l’incubo di ogni donna. Avrei pensato alla classica storiella d’amore mai sopito, con finale alla vissero felici e contenti.
Grazie al cielo no. No.
Olivia Randall è una donna con gli attributi. Avvocato eccezionale, poco più che quarantenne, vestiti impeccabili e baby boy gnocco.
La sua vita scorre tra una stoccata giudiziaria e l’altra fino a che riceve una telefonata. E’ la figlia di Jack, il ragazzo che stava per sposare ai tempi dell’università, aka l’uomo più sfigato del pianeta.
Jack è il classico secchione della porta accanto che ama la sua migliore amica ma lei è troppo, ehm diciamo emancipata, per degnarlo anche solo di uno sguardo.
Poi un giorno, dopo anni di pomeriggi passati a canticchiare orribili canzoncine al campus universitario, lui si mette con una e allora Olivia non ci sta e se lo prende lei.
Ma si sa, la regola dell’amico non sbaglia mai.
Jack è destinato ad essere cervo a primavera forever.
Olivia lo tradisce con il fratello di Jack che poi la stessa sera muore in un incidente automobilistico.
Quindi il nostro Jack, che già era orfano di madre e di padre, rimane solo al mondo. Senza famiglia e senza fidanzata. A si perché di li a poche settimane i due si dovevano anche sposare.
Si deprime, come è ovvio, e finisce in una clinica psichiatrica.
Esce si sposa e mette su famiglia.
Un giorno la moglie viene brutalmente assassinata da un ragazzino squilibrato.
Dulcis in fundo, un bel giorno Jack viene accusato di aver ucciso tre persone in un parco.
Poi basta?
Devo fermarmi per non svelare tutto il resto ma poi vorrei riparlarne, magari nei commenti.
Io non posso dire che il libro in se non mi sia piaciuto, perché è scritto in maniera ineccepibile, davvero avvincente e l’ho spolpato in neanche due giorni, ma il fatto è che la iella di Jack toglie patos alla vicenda.
Olivia catalizza tutta l’attenzione come è giusto che sia ma non lascia spazio per altri perché gli altri al passo non ci sanno stare.
I personaggi di contorno sono a dir poco ridicoli.
La migliore amica lesbica multimilionaria acida e iperprotettiva fa acqua da tutte le parti.
La figlia è odiosa e inquietante al tempo stesso.
Il boy toy, baby boy, toy boy o come lo si voglia chiamare non c’entra assolutamente niente di niente e non attribuisce spessore ad Olivia, anzi stona alla grandissima.
Ma la cosa frustrante è che già a pag. 10 avevo capito chi era l’assassino.
Eppure io lo consiglierei, è una bella lettura, vale la pena e probabilmente leggero altro made in Alafair Burke
Però a me Jack fa pena.
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Thriller per eccellenza
Ho letto questo libro in lingua originale (titolo The Ex) in modo da apprenderne tutte le sfumature al meglio. Si tratta di un libro scritto con precisione, senza sbavature e che ti tiene con il fiato sospeso fino alla fine, dove il finale arriva quasi aspettato ma con piacere.
La protagonista (Olivia Randall) è una stimata avvocatessa Newyorkese che viene chiamata all'improvviso dalla figlia sedicenne del suo ex, che è stato accusato di pluriomicidio la mattina stessa. La ragazzina le chiede aiuto e lei, consumata dai sensi di colpa per come ha lasciato 20 anni prima suo padre in malo modo, si offre di aiutare. La protagonista è descritta nei minimi particolari e la fa diventare tangibile. Tutti i personaggi vengono analizzati appieno e il lettore viene trasportato dalla storia e dai pensieri di essa. Stupendo, un capolavoro dal punto di vista dell'autrice.
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Sei tu la ragazza nel parco?
Troppo spesso si accostano, con troppa facilità, romanzi che sono totalmente diversi. È il caso di due successi editoriali, due romanzi che hanno ottenuto fama planetaria. Ognuno dei due ha avuto il suo momento clou durante l'estate. Sto parlando di LA RAGAZZA DEL TRENO, estate 2015, e di LA RAGAZZA NEL PARCO, estate 2016, di autrici diverse. Li ho letti entrambi e posso garantirvi che sono fantastici, due letture interessanti, coinvolgenti ed avvincenti ma, a parte la somiglianza del titolo, non vi è nient'altro. Il primo è un thriller psicologico, mentre il secondo è un perfetto legal thriller. Non ne leggevo uno scritto in maniera così coinvolgente dai primi tempi di Grisham: i suoi primi romanzi legal thriller erano da divorare. LA RAGAZZA NEL PARCO mi ha tenuta con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina. Il dubbio è rimasto costantemente nella mia mente, come era disseminato tra le righe, altalenando da un capitolo al successivo.
La protagonista Olivia Randall, stimata avvocatessa newyorchese, ha di fronte una scelta importante, una mattina, quando viene contattata da una ragazzina che le chiede di difendere suo padre, accusato di una strage nel parco. È accusato di aver ucciso tre persone, ma si dichiara innocente.
Ad Olivia basta venire a conoscenza del nome del sospettato per ritrovarsi catapultata nel passato, avviluppata nei suoi sensi di colpa per una storia d'amore finita nel peggiore dei modi. La ragazzina, infatti, è la figlia del suo grande amore, quello che non ha dimenticato. Oggi, lui è diventato un affermato scrittore di bestseller. La loro storia era stata davvero molto complicata, soprattutto per colpa di Olivia.
"L'unico motivo per cui non aveva funzionato tra noi due era che io lo conoscevo meglio di quanto lui conoscesse se stesso. Lui credeva che io lo avrei reso felice per il resto della sua vita. Io, invece, sapevo che avrei continuato a deluderlo."
I sensi di colpa, che prova verso di lui, le impongono di fare del suo meglio per scagionarlo. Olivia Randall assume la difesa del suo ex, Jack Harris. Lui è il segno che il passato torna sempre a bussare alla tua porta, quando meno te lo aspetti, quando non hai chiuso completamente con ciò che è stato. Lui non è soltanto un vecchio amore finito male vent'anni prima. Ma è un uomo che, forse, ha superato il passato ed è andato avanti, formando una nuova famiglia, felice, però ostacolata ed inquinata dal male della società. Purtroppo la gioia che Jack Harris ha provato deve fare i conti con la morte, col dolore, come troppo spesso è accaduto in passato. Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack.
Lui non ha un alibi, non ha testimoni e non ha un motivo plausibile per essere dov'era, quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone. Olivia lo conosce, si ostina a credere in lui, ma deve anche chiedersi se Jack sia davvero innocente o se la stia manipolando per qualche oscuro motivo.
Lui ha raccontato una storia strana. "Surreale" come l'ha definita lui. Ha incontrato, per caso, una donna bellissima, sensuale e misteriosa, con un libro. Il suo preferito. L'ha cercata e ritrovata online e lei gli ha dato appuntamento nel parco, proprio all'ora della sparatoria. È una strana coincidenza anche questa? O è una trappola?
L'indagine della difesa e dell'accusa procedono parallelamente e si scontrano su più fronti: l'una per scagionare, l'altra per assicurare il colpevole alla giustizia. "Stai dicendo che non può essere colpevole perché sembra troppo colpevole?" Anche il lettore resta ossessionato da questo dubbio, mentre la trama tiene intrappolata l'attenzione in un groviglio di personaggi, i cui percorsi sono destinati ad intrecciarsi.
Ottimo bestseller, ottimo legal thriller che cattura, anche dal punto di vista psicologico, mentre si è alla ricerca della verità, come per dipanare l'eterno contrasto tra l'essere o non essere della vita.