La ragazza di pietra
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Opinioni inserite: 4
41 coltellate...
…se rimani vivo, non possono che segnarti per sempre e cambiarti la vita… Thriller della serie in cui il protagonista è Jonathan Stride, personaggio davvero molto caratteristico, intrigante sia sotto l’aspetto lavorativo sia per i tanti lati umani che mostra. In questa storia sono queste sfaccettature che colorano la scena, perché le protagoniste sono tante ragazze perdute e Stride è un po’ il guardiano del loro futuro. Ho ritrovato lo stesso ritmo tipico di altre storie di questo autore, ovvero una prima parte più lenta che però ti fa entrare in sintonia con i personaggi e ti fa orientare nel labirinto della storia, ed una seconda parte accelerata, dove le figure si infittiscono, cambiano ruolo, prendono vigore e velocità e tutto va configurare un puzzle predefinito e ben congegnato. Incontriamo giovani donne che hanno rivestito la propria anima di filo spinato, per sopravvivere, donne che si aggrappano al loro dolore e si nascondono, chiudendosi al mondo. Ma il passato non scompare, bisogna assorbirlo per superarlo.
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da perdere
Considerando che è sicuramente una questione di gusti, ho trovato questo libro pessimo. Più che la storia questo riguarda i personaggi; il detective Stride, con il suo infinito (e spesso esagerato e fuori luogo) perbenismo su ogni questione, è probabilmente il protagonista più insulso di cui abbia mai letto qualcosa. Tutti i personaggi secondari sono della sua stessa forza. Il brodo è stato molto allungato, Freeman si perde spesso in racconti e descrizioni di cose e vicende irrilevanti al fine di proseguire la storia, ma la cui colpa maggiore è quella di non scaturire il minimo interesse.
Forse può essere una lettura piacevole a chi non ha mai letto nulla del genere, ma chi ha già esperienza in questo campo non può non considerarla sciatta, poco incisiva, e incredibilmente mediocre.
Un passato di pietra...
Dopo aver letto il precedente romanzo “polvere alla polvere” decido di proseguire la lettura con questo altro romanzo di questo autore anche per avere conferma della sua bravura in questo genere di racconti.
Il protagonista è sempre lui il tenente Stride uomo pieno di valori umani, innamorato della sua città Duluth e con un passato sentimentale travagliato. In questa storia si occupa di una ragazza di soli sedici anni che gli chiede disperatamente aiuto. Stride non può tirarsi indietro perché è la superstite e il ricordo di una drammatica notte dove i suoi genitori morirono in circostanze tragiche e raccapriccianti lasciando nel suo animo profondi sensi di colpa. In tutto questo il tenente deve capire se quello che accade alla ragazza è verità o sono solo fantasie di una adolescente che ha vissuto gli ultimi dieci anni tra famiglie adottive nel mezzo di brutte esperienze di strada complice la prostituzione e lo sfruttamento.
E’ un thriller con una trama non originalissima, che ha come epicentro la prostituzione giovanile e il falso perbenismo degli uomini ricchi, ma dai meccanismi perfetti ricco di colpi di scena con un ritmo elevato che si alterna bene in base alle vicende del racconto stesso, tenendo il lettore sempre incollato alle pagine del libro. Nel mezzo di questo racconto ad alta tensione non mancano gli episodi d’amore quello vero, quello che tocca il cuore, tra il tenente e la sua ex compagna e poliziotta Serena Dial i quali cercano di ritrovarsi, formando una piacevole cornice a questa storia dallo sfondo a tinte forti.
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Un tuffo dove l'acqua è più scura
La prima domanda che mi sono posta quando ho letto questo libro è esattamente questa. Perché non ho ancora letto gli altri? Forse, mi sono lasciata distrarre, ma Brian Freeman è davvero un autore imperdibile. Un ritmo veloce, dinamico, descrittivo quanto basta e di grande impatto visivo. Ecco, l’impressione che mi ha lasciato sin dal prologo è quella di un bel film. Protagonista il detective Stride e una giovanissima ragazza perduta che spalanca le porte al passato e ai sensi di colpa. Orfana di una madre, la cui morte ossessiona lo stesso Stride, Cat è una ragazzina che ha conosciuto troppo presto la prostituzione, che porta un coltello sempre addosso e che, nonostante sia finita nella mani di uomini sbagliati, sin dalle prime pagine non sembra certo un angioletto indifeso. E quando qualcuno sembra intenzionato ad ucciderla, per sfuggire ad una morte più che sicura, non esita a gettarsi dal ponte di una nave, dov’era stata chiamata per una festa privata (se si può definirla così!). Sarà Stride, coinvolto dal fatto che la morte della madre di Cat è ancora una ferita che brucia nel suo animo, ad aiutarla. Ma è davvero tutto come sembra?
Un tuffo che darà vita ad un thriller a mio parere ben congegnato, in cui si affondano le radici in tematiche tristemente attuali, sull’innocenza perduta e sulle apparenze ingannevoli.
Ovviamente, non avendo letto gli altri, mi sono persa qualche dettaglio della vita dei protagonisti, ma ho già comprato Immoral. E, visto l’inizio accattivante, non vedo già l’ora di finirlo!