La ragazza della pioggia
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Opinioni inserite: 2
POCA EMOZIONE E POCA SUSPENSE
**DOVE SEGNALATO NEL TESTO POSSIBILE SPOILER**
ll romanzo inizia con il ritrovamento del corpo senza vita di Marie, sembra che la ragazza sia apparsa all'improvviso nell'autostrada di notte e che un automobilista l'abbia travolta.
In seguito si scoprirà che però non sarà quello il motivo del suo decesso, prima era stata colpita alla testa.
Chi le ha fatto del male? E perché?
E’ questo che dovranno scoprire Franza e la sua squadra, nel corso della storia verranno a galla molti drammi famigliari e alcuni segreti dal passato.
Questo libro ha molti difetti, il primo fra tutti è sicuramente la costruzione dei personaggi che risultano essere poco approfonditi.
Franza è un commissario donna che da subito risulta essere distante, un personaggio freddo e distaccato, sembra quasi una persona esterna alla storia, come se non stesse vivendo la vicenda in prima persona.
Ha un marito con cui è sposata da anni e dall'altra parte anche un amante che forse ama o forse no, ma soprattutto non credo che dare spazio, in un libro di 300 pagine, a questa relazione extraconiugale abbia aiutato la narrazione.
A parte questo ci viene presentata in maniera superficiale, non fa una piega nemmeno quando suo figlio Ben sembra essere coinvolto con la scomparsa di Marie. Il ragazzo aveva un rapporto molto stretto con la vittima.
Anche questo è un punto debole della storia. Nella quarta di copertina leggiamo di un possibile legame tra Marie e Ben ma questo punto non viene approfondito se non alla fine della storia, forse è un’anticipazione non voluta?
***Possibile spoiler***
In più questo Ben appare solo nei flashback che l'autrice inserisce nella storia, ma il suo personaggio non esiste, aleggia sulla storia ma è lontano, perchè non viene interrogato, ne è mai presente nella narrazione.
La relazione che aveva con Marie non è forse importante? Non è rilevante per la storia?
Non potrebbe essere utile rintracciarlo?
***fine spoiler***
Un altro punto debole è l’investigazione di Franza e della sua squadra, che risulta stentata, con poco emozione e con ancora meno suspense.
L’intreccio narrativo è buono, però si riesce ad intuire chi possa aver fatto del male alla ragazza.
Marie è il personaggio più interessante della storia ma anche qui non viene approfondito poi molto, la conosciamo attraverso dei capitoli dove vengono ripercorsi alcuni passaggi della vita della ragazza.
La giovane era un’adolescente complicata, molto bella ma anche estremamente fragile, come forse lo sono molti adolescenti.
La scelta di narrare in terza persona secondo me allontana ancora di più il lettore, che come dicevo anche prima, è distante, soprattutto a livello emozionale, dalle vicende e dai personaggi.
E’ un peccato, questo thriller non mi ha convinto e non sento di consigliarlo perché mi ha lasciato poco o niente.
Indicazioni utili
Cosa può fare un orsetto...
…che si chiama Winnie The Pooh... Può sconvolgere una vita. In questo caso la vita di una poliziotta che, con quell’orsetto, trovato per caso, ha una folgorazione che le sconvolge l’anima e la vita. E’ bello questo giallo, ha un non so che di triste ma anche di luminoso. Ed è un racconto che testimonia da una parte come la vita può mandare tutto all’aria in qualsiasi momento, dall’altra quanto nella vita sono a volte ricorrenti alcuni elementi, i cosiddetti corsi e ricorsi storici. Buoni sono i personaggi, sia i principali, sia quelli minori. Il più bello è la figura della mamma della vittima. Il meno riuscito è il figlio della poliziotta, trovata letteraria che ci permette di capire meglio il carattere della poliziotta ma che resta personaggio fittizio ed è una scelta che non ho apprezzato molto. La storia è buona. Anche il ritmo. Si affievolisce un po’ forse a metà del libro, ma poi riprende vigore. Ricorrenti la pioggia, il sangue, la strada, la ragazzina. Ricorrenti come i pensieri che girano e rigirano in tondo e che si attorcigliano nella mente di chi vuole scoprire la verità.