La ragazza del passato
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La scomparsa di un figlio
La casa editrice Garzanti pubblica La ragazza del passato, romanzo d’esordio di Amy Gentry.
Si evidenzia, con particolare sorpresa, come questo testo presenti delle forti affinità con La ragazza del treno, a partire dal titolo e dalla grafica di copertina. Comunque si nota che ad essere protagoniste di queste vicende noir sono ragazze o giovani donne, che hanno un passato complesso, che viene rivelato progressivamente lungo le pagine, che si solito conduce ad un twist finale con esito catartico per le protagoniste e i lettori. Una formula vincente, come si evince anche dalla lettura di questo testo.
“Houston. La serata estiva scorre placida e priva di eventi a casa Whitaker. (…) Sulla soglia c’è una biondina, capelli lunghi e a piedi nudi. Appare provata, stanca, il viso pallido sfinito nel quale galleggiano due occhioni blu. Un viso che è ben familiare ad Anna: è il volto di sua figlia Julie.”
La stessa scomparsa ben otto anni prima, che lei, ovviamente, accoglie a braccia aperte, incredula. Ma ben presto una nuova angoscia: con il passare del tempo la ragazza che si è presentata sulla soglia di casa sembra sempre meno alla sua Julie. E davvero sua figlia? A questi sospetti si aggiunge che spesso Julie salta le sedute dello psicoterapeuta e cosa, ancor più inquietante, viene ritrovato il cadavere di una ragazza in una casa lì vicino. A colmare la misura giunge un investigatore privato che contatta Anna per parlarle. La donna non sa più cosa pensare e scoprirà ben presto che l’impossibile a volte diventa possibile.
Un romanzo psicologico che indaga nel profondo della psiche, mettendo in rilievo punti di forza e fragilità dei suoi personaggi, puntando le luci sull’apparente ritrovata Julie. Ecco:
“…perché gli esseri umani hanno bisogno di Dio: perché i loro simili (anche i più buoni) sono soggetti all’errore.”.
La ragazza del passato è una lettura ricca ed emotiva; un romanzo ad ampio spettro capace di evocare sensazioni ed emozioni apparentemente inconciliabili, ma che risultano essere sfumature cangianti di una trama pittoresca che coinvolge e stravolge. Infatti tutto il romanzo si sviluppa intorno a due aspetti fondamentali e profondi dell’uomo: il buio e la luce. Il buio è la paura, la più grande e la più profonda, che ogni genitore porta dentro di sé: quella di perdere un figlio, la paura che qualcuno profani la sua casa, il sentirsi impotenti e di non aver fatto a sufficienza per proteggerli. E poi la luce: il coraggio di cambiare se stessi, tirare fuori la forza dentro di noi per poter affrontare le sfide a cui la vita ci sottopone. Sapientemente narrati in questo libro.