La profezia segreta di Mozart
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Opinioni inserite: 9
Interessante e discretamente avvincente
Il libro si pone all'interno di quel filone narrativo che si potrebbe descrivere come "thriller pseudo storico", in cui verità storica, complottismo e fiction si mischiano per creare qualcosa di originale a partire da temi storici conosciuti da (quasi) tutti, in questo caso la morte (sospetta) del genio del classicismo viennese, Wolfgang Amadeus Mozart.
A differenza di altre opere sul maestro questo libro si concentra sui rapporto tra il nostro, l'impero, la massoneria e i suoi (documentati) ideali di uguaglianza e fratellanza tipici delle logge liberomuratorie, di cui le sue opere traboccavano.
Quindi nessun accenno alla presunta gelosia del maestro Salieri ed altre supposizioni che sono passate alla storia tanto quanto la vicenda della morte stessa.
Il libro è scritto bene, la lettura è scorrevole nonostante alcuni errori, probabilmente di traduzione (spero), che riportano parole troppo moderne, sicuramente non utilizzate dai Viennesi del 1700.
Tale difetto l'ho riscontrato anche in alcune caratterizzazioni dei personaggi, che a volte sembrano comportarsi ed esprimersi in una maniera non molto consona per persone vissute nel tardo settecento.
Detto questo, la storia è avvincente per più della metà del libro, in cui ci si addentra nei retroscena della Vienna massonica ed imperiale, nelle indagini della sprovveduta sorella del genio, Maria Anna "Nannerl" Mozart e nelle ottime descrizioni delle opere del compositore, descritte con un tale entusiasmo che sembra quasi di sentirle.
Sfortunatamente nei capitoli finali, dove il mistero peraltro si infittisce, complice un finale un po' frettoloso e certe divagazioni di stampo sentimentale la narrazione perde un po' di intensità, proprio nel momento in cui la suspense e la tensione dovuta alla risoluzione dell'enigma avrebbero dovuto toccare le stelle.
Sembra quasi che l'autore, a corto di idee, abbia voluto "tagliare corto" proponendo lo smascheramento dell'omicida (oltretutto già intuibile durante la lettura) in una maniera che lascia desiderare in quanto a logica, poichè mancano chiaramente dei tasselli e dei collegamenti, ma ognuno può farsi una idea diversa su questo leggendo.
In ogni caso il libro non ha solo difetti, è molto scorrevole come anticipato, le descrizioni della Vienna classica sono accurate, nonostante i difetti finali la curiosità rimane alta e ci sono molti momenti degni di nota.
Concludendo è un libro che consiglierei come si potrebbe consigliare un film thriller con lo scopo di passare due ore senza pensieri, nel puro intrattenimento, senza troppe pretese filosofiche.
E' avvincente e piacevole e penso che da questo punto di vista faccia il suo dovere egregiamente.
Chiaramente per chi ama la classica ed il compositore trattato, il tutto rappresenta un valore aggiunto perché, come già scritto, le descrizioni delle opere ed i momenti in cui viene chiamata in causa la Musica del Maestro sono fra i momenti migliori del libro.
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Andante moderato
Tra l'aria di Zerlina del Don Giovanni e il “Vorrei spiegarvi, oh Dio” (k.418) si sviluppa il racconto di investigazione sulla morte di Wolfang Amadeus Mozart.
Dalla voce di Maria Anna Mozart, Nannerl per gli amici, si apprendono le vicende inerenti gli ultimi giorni di vita del celeberrimo compositore e i passi, da lei stessa compiuti, per far luce sulla strana fine del fratello. Morte annunciatale da una lettera della cognata e liquidata dalla autorità come causata da un'acuta forma di “febbre militare”.
L'indagine è svolta in punta di piedi da una personaggio rappresentante le donne settecentesche, spesso combattute tra i propri diritti/doveri e quelli assegnati loro dalla famiglia o dalla società.
Una descrizione sempre in bilico tra la madre amorevole, la figlia devota e la donna di successo, capace al pianoforte di tenere testa al fratello e di divertire la corte viennese. Un contrapposizione di ruoli importante finita con l'assunzione dei doveri imposti senza remore, con un unico guizzo di “ego”, la caccia all'assassino del fratello, ammesso che esista. Il risultato è un personaggio complesso più trascinato dagli eventi verso la soluzione del caso che anima dell'investigazione.
Da contraltare a Nannerl, il personaggio storico di Fraulein von Paradies, precorritrice di idee femministe e sostenitrice della libertà di scelta delle donne, talvolta inseguendo la carriera a discapito della famiglia.
Accanto a loro molti altri personaggi reali o immaginari che completano l'opera facendo di questo romanzo non un thriller, ma un romanzo storico.La suspence è inesistente e la trama gialla è smorzata dalle citazioni musicali, che spingono all'ascolto dell'opera di Mozart più che alla lettura, e dalle descrizioni di Vienna, narrata in tutto il suo splendore asburgico.
Un buon libro, non un capolavoro, con molti spunti di riflessione. Lontano dall'essere un thriller trova, a mio parere, un collocazione tra le letture degli amanti, più o meno appassionati, di musica classica e di Vienna.
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La profezia segreta di Mozart
Libro piacevole, è raccontato in prima persona dalla sorella di Mozart e secondo me usa delle terminologie troppo moderne per l'epoca, ad esempio "design"... Inoltre ci sono delle imprecisioni musicali che ai musicisti non piaceranno, ad esempio il concerto per clarinetto di Mozart è scritto per "clarinetto di bassetto in LA" e non per clarinetto basso. Personalmente questi errori li ritengo gravi e grossolani. Insomma a mio avviso un po' deludente.
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LA PROFEZIA SEGRETA DI MOZART
La storia è narrata in prima persona da Nannerl, sorella di Mozart. Dopo essere stata informata della morte del fratello, Nannerl si reca a Vienna dove il compositore viveva con la moglie Constance e i loro figli. Qui apprende dalla cognata che Wolfgang gli aveva confidato tempo prima che era certo di essere stato avvelenato e che non gli rimaneva molto da vivere.
Nannerl inizia quindi ad indagare sulla morte del fratello e, seguendo le tracce da lui lasciate, un appunto e un messaggio su uno spartito, e ascoltando la sua ultima composizione, Il flauto magico, riuscirà a scoprire la verità sulla morte del grande compositore.
Una storia interessante, basata su fatti storici realmente accaduti. La descrizione della Vienna del XVIII secolo è molto curata e dettagliata, come anche i riferimenti alle composizioni di Mozart. Il libro è comunque adatto anche a chi non è appassionato di musica classica (come me!).
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Un libro da ascoltare
L’idea di creare un thriller storico incentrato su Mozart è sicuramente un’idea accattivante. Quello che invece manca a questo libro sono le caratteristiche basilari del genere thriller. La narrazione risulta troppo blanda, anche se ricca di ricostruzioni storiche. Mancano i cosi detti “colpi di scena” per dare il giusto ritmo alla storia, senza i quali il finale diventa quasi scontato. La stessa scelta di utilizzare come “investigatore” la sorella di Mozart, non garantisce un elevato valore aggiunto, in quanto come sappiamo tutti, la figura femminile del tempo non incuteva certo timore e autorità. Le “indagini” del caso sono fatte quindi un punta di piedi, senza affondare troppo e questo si ripercuote sul risultato finale.
Si arriva quasi alla fine con la sensazione di aver letto un interessante libro storico, ma lontano dal genere thriller a cui era riferito.
L’aspetto positivo di questo romanzo è invece la forte presenza della musica, rifacendosi continuamente ad opere di questo grande compositore. Durante la lettura (questo è stato il mio primo e-book), ho sentito l’esigenza di ascoltare le melodie a cui si facevano riferimento nel racconto. E’ stato per me molto suggestivo ascoltare in sottofondo il famoso “Requiem”, mentre nel libro veniva descritta una scena in cui l’orchestra eseguiva proprio questa opera, durante il funerale di un amico del maestro, atrocemente assassinato.
Direi quindi, che per apprezzare al meglio questo romanzo, bisogna interagire il più possibile con la musica narrata nel libro. In questo modo si può ovviare a qualche mancanza di ritmo della storia.
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AFFASCINANTE IMMERSIONE NELLA VIENNA DEL SECOLO XV
Affascinante immersione nella Vienna del secolo XVIII. Trama ben organizzata, capace di mantenere la suspence e d'invogliare il lettore a proseguire. Lo stile, invece, mi sembra carente, così come l'aspetto linguistico. Ma, forse, ciò si deve ad un'imperfetta traduzione. Comunque, un lavoro che merita d'esser letto perché assolutamente godibile e, nondimeno, utile per chi non conosca il mondo della musica mozartiana
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MOLTO BENE
Un libro che riesce a intrecciare bene il giallo con il romanticismo della musica, dei segreti che nasconde, delle emozioni che riesce a far fiorire in ogni ascoltatore.
Si apre la prima pagina: già si sente Mozart...
Secondo me intelligente la scelta di Rees di aprire e chiudere il libro con la lettera di Xaver Mozart, figlio del grande compositore. Bella anche l'idea della mappa di Vienna e della spiegazione iniziale dei personaggi. 5\5
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UNA VERA E PROPRIA OPERA
Un libro che mi ha letteralmente rapita, un'insieme di emozioni dovute ai frequenti colpi di scena e a come, leggendo questo romanzo, si riesca incredibilmente ad assaporare la musica di Mozart, in ognuna delle pagine, e, allo stesso tempo, grazie alle sensazioni di Nannerl, la protagonista nonchè sorella di Mozart.
Se anche non conoscete bene la musica di questo grande compositore, non preoccupatevi, la riuscirete a percepire leggendo.
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Déjà vu
Ben scritto, il romanzo coniuga uno stile moderno con la struttura del miglior giallo classico. Il ritmo è incalzante, con precisione e attenzione ai dettagli, i riferimenti musicali sono precisi e il libro di Rees promette di conquistare gli appassionati del genere thriller e della musica classica, anche se non posso non notare molte analogie con “La lettera perduta” di Scott Mariani (Nord Editrice, 2010) in cui Mozart confida di essere stato avvelenato con dell’acqua “toffana” e una sorella, non di Mozart, ma di un famoso pianista ucciso un paio di secoli dopo indagherà sull’inquietante morte, scoprendo intrighi e complotti legati alla fine di Wolfgang Amadeus.