La porta oscura: il male
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Parigi oscura
Il viaggiatore, colui che riesce a fare da tramite viaggiando tra il mondo degli esseri viventi e una sorta di limbo, il mondo dei morti o quantomeno di coloro che sono in attesa di vedere la luce. Mondo quello dei defunti che però rimane a stretto contatto con il male. Quest'ultimo è ora deciso a tornare nel mondo dei vivi, a tutti i costi...
Come il titolo lascia presagire “la porta oscura: il male”, libro di ben 650 pagine per adolescenti e adulti, vira nettamente verso il fantasy horror. Seguito della “porta oscura: il viaggiatore”, ne riprende la stessa costruzione della trama, con continui e molteplici “flash” che interrompono un'azione o una vicenda per seguire un fatto parallelo o uno dei tanti protagonisti del romanzo. Devo dire, che ciò stavolta mi ha infastidito un pochino, soprattutto all'inizio, perché non vi era ragione di interrompere e proporre a pezzi delle scene, sensazione che è invece migliorata con il proseguimento della storia, quando comincia a “saltare” da un personaggio all'altro per seguire gli accadimenti spesso contemporanei di ciascuno.
Il linguaggio non è eccessivamente giovanile anche se abbastanza semplice e scorrevole. Dato che tanti elementi e situazioni si dipanano dalla precedente esperienza e vengono spiegati molto sommariamente raccomando la lettura del primo libro.
Un buon contenuto, a tratti originale, con diverse sorprese e una buona dose d'azione soprattutto nella parte finale. Ora non resta che attendere la terza parte della trilogia che concluderà il ciclo.
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La porta oscura
Secondo volume della trilogia horror fantasy per adolescenti che vede protagonista Pascal, un quindicenne che per puro caso scopre di essere Il Viaggiatore ovvero l'unica persona capace di viaggiare dal mondo dei vivi a quello dei morti e viceversa ma non solo, come scoprirà il lettore leggendo questo volume.
Andrebbero letti nel loro ordine perché sono strettamente collegati anche se non mancheranno brevi accenni ad avvenimenti o situazioni riconducibili al volume precedente.
Lo stile non è cambiato infatti il punto di vista continua a cambiare repentinamente paragrafo dopo paragrafo soffermandosi spesso su aspetti che sinceramente non apportano nessun contributo all'evolversi della vicenda ed inoltre tende a smorzare quella tensione che si era venuta a creare.
Potrei capire se fosse un volume di 200 pagine ma sono più 600.
Quello che invece mi ha colpito è che finalmente c'è movimento e tensione sin dalle prime pagine cosa che non spinge ad abbandonare la lettura come accadeva per quello precedente.
Graficamente la copertina resta accattivante e anche la trama resta insolita e originale ma anche in questo caso finisce sul più bello e il finale sarà davvero inaspettato ma consoliamoci che almeno qualcosa andrà per il verso giusto. Ogni volume vede il Viaggiatore alle prese con un emissario del male diverso.
Il risvolto romantico che vede coinvolto Pascal sta diventando una telenovela ma questo è l'aspetto che meno m'intriga della trilogia anche se ha il suo fascino.
Tutto sommato un miglioramento c'è stato anche per quanto riguarda i personaggi ma continuo a pensare che si poteva fare di più perché l'idea di fondo mi piace.