La porta delle tenebre
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L'OLTRE 2
L'OLTRE 2
Sembrava fatta finalmente, e che l'incubo fosse finito , ma purtroppo l'esperimento non è andato a buon fine.
Per John Camp e la dottoressa Emily Loughty i problemi sembrano non finire mai, il loro ritorno nel mondo dei vivi non è avvenuto come si sperava,oltre a loro anche un bel gruppetto di dannati sono apparsi, ma purtroppo non dentro al laboratorio ma in una abitazione li vicino, liberi fin da subito a seminare una lunga scia di sangue, e per compensare lo "scambio", nell'oltre stavolta ci sono finiti la sorella di Emily, insieme ai suoi due figli che erano in attesa dentro ad una stanza del MAAC per riabbracciare la dottoressa al suo ritorno, ed alcuni cittadini che abitano nel quartiere.
A questo punto non rimane che organizzare una squadra di soccorso e ritornare nell'oltre al più presto possibile per salvare tutte quelle persone innocenti ed ignare di quello che gli possa accadere specialmente alle donne,ma anche ai due bambini un bene prezioso e rarissimo per il luogo in cui si trovano.
Se per John salvare Emily era già stata un 'impresa quasi impossibile stavolta per Mr. Camp e la squadra di salvataggio dovranno fare davvero i miracoli per riuscire a portare a termine questa missione, in tutto per tutto.
Come se non bastasse, grazie al sign. Farmer, un blogger in cerca di verità e risposte in merito a queste sparizioni improvvise e omicidi troppo violenti ,anche i media si stanno interessando alle stranezze che stanno avvenendo dentro e fuori dal laboratorio, rischiando cosi di diventare un vero caso mediatico, mettendo a rischio l'intera operazione segreta di recupero dei viventi nell'inferno.
Nulla di nuovo la storia si ripete, non ho trovato grandi novità rispetto al primo volume, perdendo cosi un po' di originalità che avevo trovato,ma tenendo comunque alta la curiosità sull'evolversi di questa storia.
L'alternanza di storia tra Oltre e Terra sono ben distribuiti con capitoli non troppo lunghi in modo tale da non perdere il filo tra i vari scambi di narrazione, i dialoghi, i luoghi, e i personaggi sono ben descritti, cosi come le varie sensazioni dei protagonisti e le varie scene del racconto, regalando una lettura scorrevole, ma vista la quantità di personaggi e intrecci di avvenimenti non nego che qualche volta alcuni passaggi ho dovuto rileggerli per capirli, anche le scene di suspense e azione le ho trovate in linea con il racconto.
Il finale come da copione è obbligato a lasciare ancora una volta la porta aperta per un terzo volume, perché oltre a questa super missione che i nostri protagonisti dovranno affrontare, nell'inferno c'è anche l'unica persona che sa come chiudere una volta per tutte questo passaggio temporale, perciò c'è un'altra ragione in più per ritornarci ….
Buona lettura
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Amore dannato
Secondo libro della trilogia Dannati. Premetto che non amo il prosieguo dei romanzi in cui è necessario leggere i precedenti. Anche di recente mi è accaduto di leggere il secondo volume di una trilogia faticando a capire le situazioni già create e come si sviluppa il carattere dei personaggi principali. Di questo romanzo per fortuna ho letto il primo capitolo mesi fa ma credo che difficilmente l'avrei apprezzato se non l'avessi fatto. Naturalmente non credo che sia incapacità dello scrittore ma solo una scelta stilistica, a parer mio opinabile.
Il romanzo parte male rispetto al primo, che aveva come vantaggio l'idea del portale verso l'Inferno. Qui i giochi sono fatti, questo Glen Cooper lo sa quindi è molto attento a mantenere un ritmo sempre alto spezzando la monotonia con continui passaggi dall'Inferno alla Terra.
Non so quanto possa essere interessante dal punto di vista storico. Le alleanze infernali sono molto improbabili ma non biasimabili. Infatti l'autore già nel primo romanzo dichiara che il carattere dei personaggi storici famosi non è lo stesso che avevano in vita. Se si pensa infatti a Garibaldi - tra i più recenti dannati - ha vissuto 75 anni ma all'inferno ne ha trascorsi 133. Quasi il doppio della sua vita terrena. E' pensabile che in tutto questo tempo il carattere di chiunque sia plasmato.
Molti più interessante dal punto di vista teologico. Credo che si potrebbe scrivere molto. Non credo di ricordare passaggi biblici in qui si parla dell'Inferno e dell'amore. Invece quello che accade è che i terrestri ed i dannati provano sentimenti forti tali da portarli ad unirsi ed in particolare al personaggio femminile Alice, portata a rinunciare a tornare sulla terra.
Particolarmente significativo il passaggio sui bambini. All'inferno non ci sono e non possono esserci bambini. Il seguente passaggio:
"Non so se andrai all'inferno, ma ricorda che, chi ci finisce per aver maltrattato o abusato di un bambino, subisce lo stesso trattamento dei pedofili in prigione. Però all'inferno è per sempre."
Glenn Cooper, Capitolo 33
Mi ha fatto venire subito in mente il nuovo testamento
"Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare."
Matteo 18, 6
Il messaggio è il medesimo ed ho apprezzato che in tutto il guazzabuglio infernale, Glen Cooper abbia più di una volta sottolineato questo tema, come per mettere un po' di ordine morale.
E' ovvio che leggerò anche l'ultimo, Glen Cooper mi piace ma questa trilogia non è il massimo. Attenderò ancora altri suoi libri ma non in trepidante attesa com'è accaduto in passato
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RITORNO ALL'INFERNO
Rieccoci di nuovo all'inferno per la seconda e, ahimè, non ultima volta!
Il ritorno sulla terra di Emily e John non è filato del tutto liscio come l'olio... difatti loro si sono si materializzati laddove si trovavano alla loro scomparsa, ma altre persone presenti nell'edificio del MAAC e nel quartiere, sono improvvisamente scomparsi.... al loro posto morti viventi, erranti per la precisione, la feccia del medioevo infernale che abbiamo scoperto esistere in un mondo parallelo alla realtà presente.
Tra le persone scomparse ci sono anche la sorella di Emily e i suoi figli, due bimbetti che sconvolgeranno gli abitanti dell'Inferno... non più abituati alla vista di cuccioli umani;
e così parte una spedizione di volontari per riportare indietro i poveri malcapitati: ritorneremo alla corte di vari re, Enrico VIII in primis, ritroveremo Stalin, Garibaldi, Caravaggio e delle new entry, tra queste una vecchia conoscenza di Emily che pare essere l'unica persona al mondo in grado di risolvere definitivamente questo sdoppiamento temporale e le terribili conseguenze negative da esso causate.
Un secondo libro che ha gli stessi pregi e difetti del primo, niente di nuovo, tutto di vecchio: è scritto bene, si legge, ma manca quel qualcosa che dia un tocco di novità al tutto.
Già visto, anzi già letto.
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Copia Incolla
Il fatto che Glenn Cooper debba scrivere un libro all'anno per forza, non giustifica affatto la caduta di stile che l'autore ha mostrato negli ultimi lavori. Dal terzo libro del ciclo della biblioteca dei morti e con questi due ultimi lavori a mio parere ha toccato il fondo e cancellato quanto di buono fatto. Se continuo a leggerlo per lo stile rapido e graffiante i contenuti sono ormai a zero. Avete letto Dannati? Ok questo secondo libro è identico. Cambiate i nomi a qualche personaggio, mettete due personaggi storici nuovi e via stessa trama, si va all'inferno, si gira per l'Europa, si sconfiggono due o tre re e si torna a casa per rendersi conto che bisogna tornare all'inferno. I colpi di scena sono telefonati e si capiscono da subito con centinaia di pagine di anticipo. Peccato ma la deriva dell'autore forte di una base di fan è ormai questa produrre un libro all'anno e via. Rimpianti per i primi libri che ha fatto.
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Dannati 2
LA PORTA DELLE TENEBRE è il secondo volume della trilogia "Dannati" di Glenn Cooper. La trama è molto coinvolgente, misteriosa. Glenn Cooper vi descrive l'Inferno, l'Oltre, grazie alla sua immaginazione creativa che lo porta a farlo assomigliare a una sorta di mondo medievale. Suggestivo nelle descrizioni, anche questo thriller storico di Cooper riesce ad affascinare e coinvolgere il lettore tenendolo con il fiato sospeso.