La morte in più La morte in più

La morte in più

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Chi ha detto che a Holloman, piccola città del Connecticut, non succede mai niente? È il 3 aprile 1967: mentre la Guerra Fredda sembra traghettare il mondo verso un futuro catastrofico, nella sonnacchiosa cittadina americana, così piccola che la sua Polizia non ha nemmeno una squadra omicidi, in un solo giorno si consumano dodici delitti. Dodici morti, tutte diverse, inflitte con mano spietata, esperta e perfino fantasiosa. Tocca al capitano di polizia Delmonico indagare su questa serie di crimini senza precedenti.



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La morte in più 2012-07-01 07:35:59 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    01 Luglio, 2012
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Troppo affollato

Lungo e fitto giallo in stile inglese, con un buon equilibrio tra descrizioni di luoghi, particolari, dialoghi fra i personaggi, suspence e intuito. Un'unica cittadina e dodici omicidi. Un solo killer o più killer? Più importanti le somiglianze tra i delitti o le differenze? Una cittadina sotto assedio. Un detective dalla curiosità insaziabile. Tante donne, un caso pieno di donne. Un denominatore comune. L'idea può essere apprezzabile, ma obiettivamente questo libro è veramente troppo affollato, sia di vittime, sia di familiari, sia di potenziali assassini, sia di sapore di alta borghesia. Una vera torre di Babele.

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