La morte è un sospiro nel silenzio
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Opinioni inserite: 2
Giallo improbabile...
Non ho letto l'opera prima dei due autori, quello libro però ha una trama a dir poco improbabile. L'improbabilità della trama è necessaria per tenere unite le storie di troppi personaggi, altrimenti slegate tra loro. Improbabile l'azione, improbabili i personaggi, stanchi cliché si materializzano in situazioni viste mille altre volte (l'eroe che non ha più niente da chiedere alla vita, la giovane pseudopoliziotta che sbalordisce tutti per il suo acume, il poliziotto stupido e corrotto, il pastore maniaco, il giornalista piacione etc.). E come accade sovente, indagini che stanno agli antipodi tra loro convergono magicamente in un unica soluzione, raggiunta praticamente in famiglia. Gialletto da ombrellone, appena piacevole ma niente più. Non basta essere scandinavi per scrivere buoni noir.
Indicazioni utili
Crollo emotivo
Thriller che non sfonda. Così definirei questo libro. Inizia con il racconto del suicidio di un uomo, ritrovato dalla figlia, Sandra. E si crea un’alleanza tra Sandra ed Olivia che sembra promettente, unitamente al fatto che presto questo suicidio si rivela sospetto. Però i personaggi secondari che di mano in mano compaiono nella storia distolgono l’attenzione o almeno questa è l’impressione, anche se di mano in mano che leggi sono proprio i personaggi che ti sembravano secondari a ricoprire i ruoli principali. Fatto sta che ti resta addosso qualcosa di incompiuto. Interessante è il racconto del crollo emotivo di Sandra, perché è proprio questo che crea empatia con Olivia. Oltre a questo, però, poco di più. Anche a livello stilistico e contenutistico non c’è un flusso che ti lega, che ti crea suspence. Decisamente direi quindi un giallo sopravvalutato. E, forse, anche un po’ gli scrittori, anche se non ho letto la loro prima opera, più famosa.