La memoria del peccato
Editore
Michael Cordy, nato in Inghilterra nel 1962, ha lavorato come responsabile marketing per molte aziende prima di dedicarsi completamente al suo sogno di diventare romanziere. Vive nei pressi di Londra con la moglie e la figlia.
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INDACO
Era da un po' che non mi capitava, ma con questo libro ho fatto davvero fatica a smettere di leggere.
Ti tiene incatenato lì e in 380 pagine non si trova un punto morto. Dalla prima riga fino all'ultima è ricco di colpi di scena e non c'è assolutamente spazio per la noia.
Già dalle prime pagine troviamo un efferato per quanto inutile omicidio multiplo in cui l'unico sopravvissuto è un bambino di 11 anni, Nathan.
Voltando pagina rivediamo Nathan ormai adulto, psichiatra di notevole successo e, nel tempo libero, collaboratore della squadra omicidi.
Tutto comincia quando una giovane donna, soprannominata Jane Doe, rischia la vita per salvare delle ragazze prigioniere della mafia russa.
Questo giovane angelo custode però non ha più alcun ricordo dell'accaduto e della sua vita passata, per questo diventa una paziente del Dr. Fox che per primo scopre lo straordinario potere di Jane.
Nel frattempo vengono rinvenuti i corpi di 3 uomini brutalmente assassinati, ma che legame c'è tra Jane, gli omicidi e un'inquietante setta che si fa chiamare la Famiglia Indaco?
E' un viaggio alla ricerca dei ricordi e del passato di Jane che s'intreccia con le convinzioni megalomani di uno psicopatico.
Un giallo davvero degno di essere chiamato tale.
Indicazioni utili
ECHI DI MORTI
Vi è mai capitato di vedere un particolare alimento e di gustarne il sapore alla sola visione? Questa sensazione si chiama “sinestesia”. In pratica i nostri sensi (vista, olfatto, tatto, udito e gusto) si mischiano è danno luogo a percezioni sensoriali complesse e combinate.
In forma lieve è del tutto normale, ma se invece è troppo sviluppata crea notevoli problemi. La protagonista di questa storia è alla prese con questa caratteristica e dopo aver perso completamente la memoria si trova a gestire un situazione per lei insostenibile. Il suo “dono” o “croce”, come dir si voglia, fa in modo di fargli percepire le stesse emozioni che ha provato un individuo prima di una morte violenta. Gli basta trovarsi nello stesso luogo e subito nella sua mente gli si ripropone la stessa situazione, già vissuta dalla persona deceduta. Questo perché nell’ambiente dove è avvenuta la morte sono rimaste delle tracce acustiche, da qui il termine “archeoacustica”, dove sono stati “registrati” le fasi concitate di quel momento. Prima di accettare questa sua capacità, dovrà riuscire a scoprire chi è, ma specialmente da dove viene, visto che non ricorda assolutamente nulla e nessun sembra riconoscerla e cercarla. Con l’aiuto dello psichiatra Nathan Fox, dovrà cercare nella sua mente delle risposte, ma purtroppo una serie di circostanza la porteranno ad una scoperta a cui lei stessa non crederà.
La storia scorre velocemente. La prima parte più investigativa con contorni del classico thriller-psicologico, mentre la seconda parte più avventurosa, pronti però ad accettare qualche concetto fuori dal razionale, senza però cadere negli eccessi. D’altronde chi non ha avuto mai la sensazione di entrare in una stanza e percepire un qualcosa di indefinito al suo interno, oppure sembrare di udire il proprio nome e girarsi di scatto e accorgersi che è stata solamente un’impressione?
Avrete sicuramente capito che per apprezzare questo bel libro bisogna avere la mente aperta, prepararsi a sopportare qualche concetto di paranormale e lasciarsi trasportare dalla storia. Avevo già letto questo autore e quindi all’uscita di questo nuovo titolo sono andato sul sicuro, certo della sua bravura, che ho apprezzato anche questo romanzo.