La legge del dolore
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Opinioni inserite: 4
La fatidica goccia che fa traboccare il vaso...
…Bullismo:
Il bullismo è una forma di comportamento violento, attuato tramite l'impiego di falsi metodi di opposizione e intimidazione nei confronti di altri esseri umani.
Questo Brutto fenomeno è il perno di questo romanzo, e non bisogna mai sottovalutarlo.
La storia comincia col botto, tra sacro e profano, un prete viene ucciso barbaramente nella sua chiesa e al posto della sua testa viene ritrovata quella di un cane. Sul suo corpo infine viene rinvenuto un numero e questo fa presupporre che ci siano stati altre vittime o ce ne saranno. Il caso viene seguito dal poliziotto Robert Hunter che più di un semplice poliziotto e un vero profiler psichiatrico e ottimo tecnico della scientifica.
Non passa molto tempo che il poliziotto si ritrova con due nuove vittime dapprima una donna, fatta morire lentamente vicino ad un camino come fosse un pollo arrosto, e poi un venditore di auto ucciso con la pratica del dissanguamento, anche loro avevano un numero scritto col sangue sul loro corpo. Tutto fa pensare ad un terribile e perverso serial killer.
Quello che colpisce di questo romanzo è l’insieme delle vicende che si sofferma in maniera certosina sul modus operandi del killer. Lui ammazza i suoi nemici soprattutto facendo leva sulle loro paure più nascoste e segrete.
Questa caratteristica tiene incollato il lettore alle pagine del libro tenendo alta sia la concentrazione che la curiosità. Il racconto è scritto in maniera semplice e cruda in alcuni particolari e la storia molto ben articolata. I personaggi descritti alla perfezione come anche le scene narrate nei minimi dettagli danno un tocco cinematografico al racconto.
Molto buono anche il modo in cui i vari assassini sono collegati tra loro, e le motivazioni che spingono il killer nelle sue azioni. Azioni che verranno spiegate nei capitoli conclusivi con grande capacità narrative.
In conclusione “la legge del dolore “è un thriller che mi è piaciuto molto lo scrittore è molto abile a mescolare "il bene ed il male" facendo riflettere quanto sia difficile il bilanciamento tra questi due sentimenti e quanto poco occorra per far girare l’ago della bilancia da una o l’altra parte.
Buona lettura.
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"Io so cosa ti spaventa a morte"...
Incuriosito dalle recensioni più che positive ho deciso di scoprire questo autore e devo ammettere di essermi imbattuto in un thriller di ottima fattura, intrigante, appassionante e coinvolgente.
Lo stile adottato dall'autore è di stampo chiaramente cinematografico e utilizza un linguaggio semplice e moderno...una moltitudine di dialoghi che vanno a comporre una lunga serie capitoli brevi e ottimamente interconnessi e alternati: ognuno termina con una sorta di collegamento con quello successivo, a tutto vantaggio della tensione che rimane per tutta la lettura su toni altissimi.
La trama si basa sul tema classico del serial killer ma con sottili e ingegnose variazioni che rendono accattivante il susseguirsi delle vicende narrate.
Lo consiglio anche io vivamente a chi è alla ricerca di un thriller dalle forti emozioni, che si fa leggere d'un fiato.
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DIMMI DI COSA HAI PAURA......
“non trovi ironico che l’unica certezza della vita sia la morte?” gli chiese il carnefice, in tono pacato.
Queste sono le prime due righe del thriller, una partenza con i “fuochi di artificio”, che tiene il lettore incollato con il naso alle pagine. Un serial killer che uccide facendo leva sulle paure più oscure e terribili delle vittime. Pensate…. Di cosa avete paura? Qual è la situazione che vi raggela e terrorizza?
Ebbene, il carnefice lo sa! Non chiedetevi come, ma lui sa tutto, fin nei minimi particolari. Aspetta, come un predatore degno di questo nome, il momento più opportuno per catturarvi, e con voi inizia con cattiva perversione, una tortura prolungata e violenta con la quale vi porterà alla morte…
Sì, perché ciò che caratterizza questo omicida è proprio una cattiveria senza limiti. Cosa lo ha portato ad assumere questo comportamento? Quale è il filo conduttore che lega un prete, un venditore di auto, un agente immobiliare? Su cosa basa, il carnefice, la scelta delle potenziali vittime?
Inoltre, la capacità di cambiare radicalmente il modus operandi, denota una grande intelligenza e capacità organizzativa, cosa che rende l’assassino, unico nel suo genere.
Il lettore viene quasi ipnotizzato e raggelato dalla descrizione delle varie scene del crimine. La scarica di adrenalina è violenta, tanto quanto i brividi di terrore che Carter ci fa scorrere nelle vene.
Il serial killer è un personaggio veramente “forte”, ma, a mio avviso non sviluppato in pieno (peccato!).
Le indagini del pull investigativo sono credibili. La scrittura è pulita e lineare, facilmente collocabili e riconoscibili risultano i personaggi, gli sbalzi temporali sono intuitivamente semplici.
Unico thriller pubblicato in Italia, anche se l’autore, che ha un passato come psicologo criminale, ha già scritto altri libri che hanno come protagonista il detective Robert Hunter.
461 pagine che si leggono speditamente, sicuramente vincente la strategia di scrivere capitoli molto brevi, che alternano le vicende legate alle attività investigative a quelle legate ai delitti compiuti. Originale anche l’inserimento di un personaggio particolare, se pur non personaggio “chiave” per la risoluzione del caso, che arricchisce la vicenda di una storia parallela, senza snaturarne o appesantirne la struttura originale. Mi riferisco alla giovane Mollie alias Monica.
La risoluzione del caso avviene nelle ultime pagine descritta in modo completo, ma alquanto stringata e serrata come ritmo, avrei desiderato che l’autore si dilungasse maggiormente, avrei desiderato leggere ancora molte pagine dedicate alla vicenda. Questo desiderio rimasto al termine della lettura, fa in modo che consideri questo thriller molto buono.
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decisamente da leggere
Il libro mi è piaciuto molto, intrigante, con tante aspettative. Mi è piaciuta la scelta dei personaggi a cui mi sono affezionata. La scelta dei delitti è stata fuori dal normale ma ha generato in me la voglia di scoprirne altri. E' descrittivo ma non troppo, non nausea con descrizioni lunghe che fanno solo perdere la concentrazione e fanno annoiare la lettura. Per adesso rimane nella mia classifica personale dei 5 libri più belli che ho letto. Mi è piaciuta la scelta dell'assassino e della sua storia, che non mi aspettavo proprio. Da leggere, per chi piacciono i gialli/thriller, a me a fatto molto effetto leggere questo libro.