La finestra rotta
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Opinioni inserite: 7
Sorvegliati....
"La finestra rotta" di Jeffery Deaver mi è piaciuto molto.Ottava indagine di Lincoln Rhyme,detective tetraplegico e geniale racconta di un killer che conosce ogni dettaglio della vita delle sue vittime e che riesce a incolparle di delitti mai commessi.A mio avviso davvero un bel libro non troppo pesante che "si fa leggere" ,Deaver ha curato personaggi e luoghi interessante l'argomento essenziale (lo sfruttamento di dati personali).Inquieta notevolmente la possibilità che qualcuno possa controllare ogni nostro singolo movimento.Perfetta come sempre a mio parere la coppia Rhyme e Sachs.Veramente meritevole
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Il migliore
Incredibile. Solo con questa parola si può descrivere questa fantastica opera.Uno dei migliori romanzi che abbia letto, capace di tenerti incollato per ore alla lettura. ottimi i colpi di scena e i personaggi, per non parlare dello stile.
Consigliatissimo a tutti
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Un libro o un film?
Mi dispiace ma no... Non è il mio genere.
Se imputavamo a Dan Brown di scrivere libri già belli e pronti per il cinema questo cos'è? Sembra di leggere una sceneggiatura..
A pagina 10 l'intelligentissimo detective ha già scoperto il modus operandi dell'assassino, a pagina 20 ha già i fascicoli dei suoi delitti precedenti, a pagina 35 scopre chi sarà il suo prossimo capro espiatorio, a pagina 40 già gli tende una trappola...
E nelle restanti 400 pagine? C'è da preoccuparsi mi sono detto...
E in effetti...Una lunga partita a scacchi inframezzata da qualche flash back personale...
Depistaggi continui e un finale che mi ha ricordato tanto (troppo?) il silenzio degli inoocenti
Tanto fumo e poco arrosto.
Non è proprio il mio genere.
Ritenterò!
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no privacy!
Non posso considerarmi un'esperta di Deaver, essendo solo il terzo suo romanzo che leggo, ma lo trovo assolutamente al di sopra degli altri due per argomento, attualità e stile. Finalmente un'indagine complessa, ma risolta in modo verosimile, razionale, senza ricorrere a deus ex machina o simili...
Il tema del trattamento e della vendita dei dati personali inquieta... attira ottimamente l'attenzione... fa pensare... ed è sempre una bella sensazione quella che si prova quando un romanzo s'intrufola nella nostra vita e ci fa riflettere... e non resta un mero passatempo, no?
Lo stile è scorrevole, abbastanza coinvolgenti i personaggi: rhyme e sachs in ottima forma, più umani del solito!
Romanzo consigliabile anche a chi non legge solitamente Deaver.
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Inquietante
Un astuto assassino riesce a commettere una serie di delitti facendo incolpare qualcun'altro grazie alla costruzione artificiosa di prove e alla manipolazione dei cosidetti dati sensibili.
Il romanzo scorre bene ma è forse meno brillante di altri lavori di Deaver, quello che rimane alla fine è un senso di disagio e di inquietudine perchè l'autore riesce perfettamente a descrivere un futuro prossimo quantomai plausibile e spaventoso : la conoscenza dei dati personali di un individuo può arrivare a livelli impensabili,al cui confronto la cosidetta tutela della privacy è una regoletta buona per l'asilo...
Ci saranno anche meno colpi di scena del solito e Rhyme non è al suo top, ma se il valore di un libro si misura da quello che ti lascia ...bene questo un pò di cose su cui pensare le dà...
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... una piccola delusione...
Mi dispiace moltissimo dover bocciare uno dei miei autori preferiti, ma abituata all' altissimo livello dei suoi precedenti lavori, in particolare proprio quelli del filone Rhyme&Co., mi sono scoperta delusa da quest' ultimo lavoro... In parte sarà senz' altro dovuto al fatto che non amo l' ambito informatico, e questo libro per esigenze di trama fa tantissimi riferimenti ad esso, ma l' ho comunque trovato sottotono rispetto ai precedenti romanzi, Lincoln è meno caustico del solito e i tanti colpi di scena abituali mi sono sembrati dimezzati... Certo, uno scivolone si perdona anche ai grandi ,ma se non avete mai letto Deaver non partite da qui!
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La finestra rotta
Finalmente uno dei giallisti famosi che non delude. Ho trovato questo libro uno tra i più belli che Deaver abbia scritto, sicuramente meglio degli ultimi che erano diventati un po’ macchinosi e fumosi. Forse il finale è un po’ “tirato via” ma è comunque una lettura molto piacevole e che prende. Interessante anche l’argomento di base (lo sfruttamento dei dati personali) e piuttosto inquietante. Lo consiglierei senza ombra di dubbio.