La fenice rossa La fenice rossa

La fenice rossa

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La sconosciuta che giace sul tavolo dell’anatomopatologa Maura Isles è molto giovane. E molto bella. È stata ritrovata sul tetto di un edificio nella Chinatown di Boston, da un gruppo di turisti in cerca di brividi durante un Ghost Tour tra i misteri e le leggende dell’antico quartiere. Qualcuno le ha sparato un colpo di pistola, poi le ha mozzato una mano. La scoperta più inquietante però è quella fatta da Maura durante l’autopsia: sul corpo della vittima infatti viene ritrovato un misterioso capello argentato che, dalle prime analisi, non sembra appartenere a nessuna specie conosciuta. Inizia così per l’ispettore Jane Rizzoli una difficile indagine.



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La fenice rossa 2014-06-30 13:24:00 Nikly
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Nikly Opinione inserita da Nikly    30 Giugno, 2014
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Zheng Yi

“Zheng Yi”:giustizia! E' il nome di un’antichissima spada … ma è anche un desiderio, un bisogno. Perché diciannove anni di errori sono troppi per le vittime di una sanguinosa strage avvenuta in un ristorante cinese . Così come sono troppi gli anni di angoscia e dolore, ben ventuno, vissuti da una madre che non conosce ancora il destino della propria figlia, scomparsa misteriosamente nel nulla. Nella Chinatown di Boston la realtà sembra prendere spunto da un mito cinese: una creatura misteriosa compie azioni atroci che spingono Jane Rizzoli e la sua squadra omicidi a riaprire vecchi cold case, alla ricerca di nuove verità. In un susseguirsi di pagine appassionanti, dove il confine tra bene e male non è sempre chiaro da individuare, il lettore partecipa alle indagini condotte tra scienza e … leggenda. “La fenice rossa” di Tess Gerritsen è un thriller che, a mio avviso, trova come punto di forza una trama arricchita da riferimenti alla tradizione e alla cultura orientale, così distante dalla nostra, ma che personalmente ritengo affascinante e suggestiva. Una buona lettura per chi ama il ritmo incalzante dell’investigare e la magia che accompagna sempre la presenza , vera o presunta, di personaggi riconducibili ad antichi racconti mitologici.

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La fenice rossa 2013-04-02 09:08:00 Sydbar
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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    02 Aprile, 2013
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La fenice rossa

Ancora una volta Tess Gerritsen gioca con il lettore come il gatto con il topo.
In questo nuovo thriller con protagoniste Jane Rizzoli e Maura Islas le nostre due protagoniste si ritrovano invischiate in una storia di esoterismo e leggende cinesi e riesumano un cold case dai contorni davvero poco delineati.
Audace la trama che si avvia con il ritrovamento di una mano amputata di netto in una via della Chinatown di Boston durante un ghost tour.
Da questo ritrovamento in poi ci si immerge come in una nebbia nella quale è difficilissimo trovare l'orientamento e ci si ritrova ad inseguire dei personaggi che sono come dei fantasmi, o lo sono per davvero? Ricchi e suggestivi i riferimenti alle arti marziali, alle spade forgiate in tempi remotissimi e dalle vicende storiche che per noi occidentali sembrano impossibili ma così tangibili.
L'adrenalina è sempre molto alta così come alto è il livello di pericolo che Jane Rizzoli dovrà, non senza difficoltà, affrontare per arrivare fino in fondo.
La comunità cinese, seppur diffusissima in ogni angolo della Terra è comunque chiusa in un silenzio omertoso con il quale vuole proteggere la sua cultura, la sua tradizione, ricchissima di misteri.
Ci si ritroverà catapultati ad estendere le indagini ad un caso di omicidio suicidio lontano 19 anni fa che seppur ormai dato per risolto nasconderà ancora incredibili sorprese da non lasciarsi sfuggire.
Lo stile della Gerritsen è sempre caratterizzato da capitoli non molto lunghi, una scrittura snella, senza fronzoli con una sempre approfondita cura dei personaggi e delle loro analisi introspettive.
Questo romanzo, a detta dell'autrice, trae origine dalle favole e storie riguardanti la cultura cinese che da bambina sua madre, originaria di quel lontano e misterioso Paese che è la Cina, le raccontava, compresa la incredibile storia del Re delle scimmie...ma di questo non vi rivelerò nulla perchè dovrete scoprirlo leggendo l'opera!
Buona lettura a tutti.
Syd

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La fenice rossa 2012-11-18 17:01:04 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    18 Novembre, 2012
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Occhi e cuore di madre

Tanti sono gli occhi osservati e descritti in questo bellisssimo thriller: gli occhi di un cacciatore in cerca della propria preda; gli occhi strani e selvaggi che hanno una vitalità quasi animale e che penetra tanto da far venire i brividi; gli occhi neri come l'inchiostro, scuri come l'abisso e gelidi come marmo; gli occhi disperati di una madre che non si arrende nella ricerca della verità sulla scomparsa della figlia. Tra morti, misteriose apparizioni, strani legami con una strage avvenuta tanti anni prima, il mistero si infittisce pagina dopo pagina e si svela solo alla fine, lasciando nel lettore tanta comprensione, tanta dolcezza, perchè il protagonista vero di questo giallo, ambientato nel mondo rosso di Chinatown, è il cuore di mamma. Perchè avere un figlio vuol dire mettere il proprio cuore alla mercè del mondo.

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