La donna perfetta
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La fabbrica delle mogli
Romanzo del 1972 (un po' thriller, un po' fantascientifico, un po' satira sociale), ma ancora attualissimo.
Quale uomo non vorrebbe per moglie una donna bellissima, con curve mozzafiato, curata in ogni dettaglio, felicemente sottomessa, con nessun interesse e piacere nella vita se non quello di svolgere le attività domestiche e compiacere il marito?
Bene signori...andate tutti a Stepford!!!
In soli 4 mesi la vostra donna emancipata, moderna e magari anche un po' femminista, si trasformerà in una sorridente e devota pin up con lo straccio in mano!
Libro agghiacciante, dal messaggio spaventoso...che affronta con sagacia ed intelligenza un tema che è un nervo scoperto nel rapporto tra uomo e donna.
Si sviluppa generando un piacevole mix di ilarità e ansia, mix che piano piano cede il posto alla paura e al sospetto e si conclude con litri e litri di bile versata sul divano.
Ma davvero il sogno segreto dell'uomo moderno è quello di avere accanto la donna incarnata dalle pubblicità degli anni '50?
Ira Levin ci presenta una realtà in cui anche il più intelligente degli uomini non è in grado di resistere alla tentazione di cadere in un certo maschilismo che vuole la donna perfetta svuotata di ogni personalità, ambizione, pensiero personale...ma la cosa che più fa rabbrividire è che, tutto sommato, questo processo di "svuotamento" risulta essere vincente.
Sì, vince la pochezza di certi uomini, sempre se di vittoria si possa parlare quando ti ritrovi per moglie la versione plastificata ed edulcorata di una donna che un tempo possedeva anche una testa pensante.
Comunque un libro molto bello, intelligente, stimolante, ironico e nero in egual misura.
Un libro senza sbavature, di quelli che non dimenticherai facilmente.
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Il mito della "donna perfetta"...
Nel desiderio e nell'immaginario maschile.. esiste un mito....un prototipo femminile.. che incarna ogni sogno.
Una donna bionda, sinuosa, docile carina, con il seno prosperoso e una completa disponibilità ai desideri dell'uomo.
In questo libro l'autore propone una città in cui le donne sono tutte uguali come automi...bionde prosperose e docili fino all'inverosimile.
La città per i mariti felici e felicemente appagati, aggiungo io.
Le uniche donne rimaste in possesso della loro volontà, si trovano a disagio in questo esercito di perfette pupe, prive di qualsiasi bagliore di intelletto.
La penultima donna viene trasformata dopo un week end con il marito.
E l'ultima, insospettita per la trasformazione radicale dell'amica, Joanna..cercherà di scoprire le ragioni per cui le donne in quel paese sono state trasformate in automi, privi di volontà...
Le donne tutte uguali? Che mondo noioso!!!
E se volessimo invece noi donne omologare gli uomini per renderli conformi ai nostri segreti desideri?
Non credo che i maschietti sarebbero d'accordo.
Ma io penso sia meglio rispettare l'ordine della creazione divina che ci offre, creatività, diversità e irripetibilità nello stile, nei caratteri genetici e nella particolarità fisica..
Il mondo risulta molto più interessante se le creature, maschi o femmine non sono tutte uguali.
Non credete?
Saluti.
Ginseng666
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Soluzione radicale
In un piccolo paese le donne sono tutte dedite ai lavori di casa, tutte belle e curate, tutte casa e marito. Gli uomini si vedono in un retrogrado club circondato da una palizzata e inaccessibile alle donne, sulla cui presenza ironizzano per primi. All'inizio c'è un clima sereno, la famiglia della protagonista sembra invidiabile. I dialoghi sono piacevolmente ironici e Ira Levin riesce a dare alla perfezione l'idea della piacevolezza dei momenti strappati alla famiglia e del tempo rubato per sè. Riesce a descrivere il guizzo dell'intelligenza e della originalità di ogni donna, facendolo apprezzare al lettore. Ma poi... Pian piano le due amiche di Joanna si convertono al casalighesimo e il clima si fa sempre più inquietante finchè ogni tassello andrà al suo posto nel finale trovando una spiegazione. Immagino che tutti avrete visto il film. Per chi non l'avesse visto preferisco non fare anticipazioni. Il libro è una lettura brillante e molto, molto piacevole, finale escluso. Il finale è uno schiaffo al lettore, per l'improvviso passaggio da una situazione di armonia alla fine dell'illusione o all'inizio dell'incubo. I desideri diversi di uomini e donne, due universi paralleli e lontani, si possono conciliare dando corpo alla disneyana fantasia maschile solo con una decisione drastica.
La soluzione ai problemi domestici, economica, radicale e definitiva è trovata.
Ira Levin presenta la sua donna perfetta, quella sognata e desiderata da ogni uomo in fondo al cuore.
Il tipo di scrittura è molto interessante.
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Il libro propone una soluzione al problema meno costosa di una babysitter e definitiva.