La coppia perfetta
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Opinioni inserite: 7
Il Mulino Bianco
Fin dall’inizio di questo thriller percepisci un crescendo di tensione emotiva. Ti accorgi molto presto, da piccoli particolari, che la vita di questa coppia è tutta una facciata, che nasconde forme di violenza, psicologica ed anche fisica, che sono storie di quotidiana follia. La moglie si accorge che il marito è un sadico la prima notte di nozze, in un modo tanto strano da sembrare quasi anche vero. Perché il marito si rivela essere un folle, che si eccita con l’odore della paura. In un alternarsi tra passato e presente, fra giochi di astuzia, sopravvivenza ed istinto, come lettore sempre più appassionato cavalchi correndo queste onde di emozione. E’ scontato da che parte stai. Non è per nulla scontato il finale. Né come ci si arriva. Né il ventaglio di donne, sì, proprio loro, che hanno concorso per arrivare al miglior finale possibile, salvaguardando ognuna a modo suo la vita dell’altra.
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LA COPPIA NON PERFETTA
Dopo aver amato moltissimo il romanzo “La moglie imperfetta”, non potevo che leggere anche il primo libro di B.A. Paris, “La coppia perfetta”.
Ancora una volta siamo di fronte ad una coppia di sposi e come suggerisce il titolo, tutto è assolutamente perfetto ma se fosse così non ci sarebbe nulla da raccontare.
Dalla copertina capiamo che la perfezione di questa coppia non esiste e che quello che leggiamo nei primi capitoli è solo un’illusione.
Devo dire che ancora una volta l’autrice è riuscita a sorprendermi e a farmi appassionare alla storia di Jack e Grace.
Sin dall'inizio il lettore è stranito dal fatto che la storia sia troppo perfetta, tutto troppo impostato, tutto troppo lineare e assolutamente senza alcuna sbavatura.
Quello che preoccupa il lettore è soprattutto la perfezione di questo uomo, ricco, bello, piacente e sembra che l’incontro con la moglie Grace gli abbia cambiato la vita. Certo la ragazza l’ha colpito ma non come pensiamo noi.
Alcune volte l’amore e i sentimenti ci possono confondere ed è quello che è successo alla protagonista.
Grace è anche lei, ossessionata dalla perfezione, ma quello che la spaventa e che la turba è il rapporto con il marito, ma nulla di quello che avevo pensato poi si è rivelato essere vero per la trama del libro.
Quello che ho letto è stato terribile, ma qui mi fermo e non aggiungo ulteriori dettagli.
Ho apprezzato il fatto che l’autrice abbia inserito nel testo, la figura di Millie, la sorella minore di Grace che ha la sindrome di Down, la sua scelta è stata coraggiosa e credo che sia giusto parlarne.
Un thriller particolare, molto crudo e forte in alcuni punti, ma non mi aspettavo fosse così impietoso, truce e inumano.
Tra i due libri di B.A. Paris che ho letto continuo a preferire “La moglie imperfetta” che l’ho trovato ancora di più coinvolgente e serrato di questo.
Però mi sento assolutamente di consigliare la lettura di questo romanzo.
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L'apparenza è tutto
Il libro si lascia leggere con facilità. L'inizio è molto intrigante: lei mogliettina ansiosa di far bella figura con invitati a cena e lui marito premuroso che aiuta in cucina, poi le chiacchiere su come sia perfetta la loro unione, i complimenti reciproci e il tutto raccontato dal punto di vista di lei, Grace, che però lascia trasparire tutta la sua angoscia per ogni gesto fatto o risposta data, perché tutto deve essere perfetto. Poi in un susseguirsi di capitoli uno al passato e uno al presente ci viene presentata la verità.
Come dicevo l'inizio è stato intrigante, ma man mano le situazioni si ripetono e il libro perde un po' della tensione iniziale per poi risollevarsi un po' nel finale.
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- no
Scontato
La coppia composta da Jack e Grace Angel rappresenta la perfezione. Mentre lui è un uomo di successo con una brillante carriera da avvocato, lei è una impeccabile padrona di casa dai modi eleganti, di una deliziosa bellezza e dai toni pacati. Tutto tra loro sembra scorrere in completa armonia, non stupisce, dunque, incontrarli sempre e solo insieme, o ancora il fatto che la donna non abbia un recapito telefonico o mail a cui ricorrere per contattarla. Eppure, a guardare “oltre” la scorza, la facciata può inesorabilmente sgretolarsi. Perché a osservare oltre le apparenze, le domande, sorgono spontanee e numerose e vanno dal perché la protagonista femminile abbia lasciato il suo prestigioso lavoro sino al fatto che inspiegabilmente, la stessa, non risponda nemmeno al telefono di casa quando suona quasi come se non fosse autorizzata, per non parlare, ancora, di quelle sbarre alla finestra che dovrebbero servire per “la sicurezza” e l’incolumità personale ma che tuttavia sono sinonimo di “prigionia”. Cosa si cela oltre a questo idilliaco mondo così accuratamente costruito?
“La coppia perfetta” rappresenta il romanzo d’esordio di B.A. Paris. Chiaramente nelle sue intensioni si denota la volontà di dar vita ad un thriller psicologico funzionante e che magari tratti e prenda spunto da tematiche attuali relative alla violenza sulle donne, purtroppo però il risultato è uno scritto pieno di cliché, prevedibilissimo e privo di colpi di scena e/o di alcuno spunto di riflessione.
L’opera scorre rapida tra le mani di chi legge non tanto per le qualità narrative di costei quanto più che altro per la brama di poter constatare con mano che qualche cosa sta succedendo. Non dico necessariamente chissà cosa o chissà quale rimescolamento delle carte in tavola, semplicemente un qualche cosa che dia consistenza a una vicenda di per sé già trita e ritrita. Al tutto si somma, ancora, una narrazione che tenta di sfruttare il classico salto temporale tra presente e passato, scelta, a mio modesto parere, totalmente inadeguata al tipo di scritto e all’impostazione che a questo si tenta di dare sin dal suo principio. Preferenza, oltretutto che tende a confondere soltanto le idee e non a creare suspense.
In conclusione, una storia affatto originale, che induce il lettore a pensare che la scrittrice abbia tentato di sfruttare un format funzionante con una serie di elementi attuali e pluri-gettonati invece che di innovarsi e tentare di lasciare un suo segno, che non approfondisce le problematiche introdotte, che resta sempre sul superficiale, che si sviluppa in modo fin troppo semplicistico e che si può tranquillamente evitare.
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Non esiste la perfezione
Questo è un libro che si legge velocemente. Ma non si fa leggere velocemente perchè è scritto bene o crea suspance. Spinge il lettore a voltare le pagine in attesa di qualche "colpo di scena" che non sia stato già ampiamente "subdorato" in precedenza. Perchè il problema di questo libro non sono i personaggi (al limite del clichè), le ambientazioni poco reali e la storia altrettanto scontati. Si tratta semplicemente del fatto che dalla prima pagina il lettore spera ardemente in qualche colpo di scena, che però non arriverà mai. Il susseguirsi delle vicende tra presente e passato è totalmente banale, scontato. Tanto quanto il finale, anch'esso fin troppo banale. Una lettura normale, che non lascia niente a parte la sensazione che la scrittrice abbia provato a creare una storia sulla base di semplici "idee fisse" e "situazioni già viste".
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banale
Mi sento di sconsigliare questa lettura; nonostante sulle prime la tematica mi sia sembrata avvincente. L'autore non pecca sullo stile, piuttosto scorrevole e curato; quanto piuttosto sulla banalità della trama. Dopo un introduzione che incuriosisce si scade nella storia già trita e ritrita con elementi oscuri e palesemente inseriti al solo scopo di creare una tensione narrativa che non decolla. I personaggi sono piatti, scontati, assoluti. La storia si sviluppa in modo semplicistico, senza nessun approfondimento o chiarificazione. Brutto.....proprio brutto.
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Perfezione vs incubo
"La paura è il miglior deterrente che ci sia."
LA COPPIA PERFETTA, romanzo d'esordio della scrittrice B. A. PARIS, è il thriller psicologico che tutte le donne, che si accingono a sposarsi, dovrebbero leggere, soprattutto se lo sposo è tanto perfetto da sembrarlo "troppo", un sogno impossibile che si realizza. Lui, Jack, è un uomo affascinante, un avvocato di grande successo, un marito innamorato. Ma è anche un uomo che mente costantemente e a tutti, poiché la sua brama di perfezione e apparenze irreprensibili nasconde oscuri segreti.
Scivolare dalla perfezione all'incubo, però, è questione di istanti, e, malauguratamente, Grace deve prenderne atto. È la donna nella quale molte altre possono ritrovarsi, immedesimarsi, provare una empatia quasi tangibile. Sposarsi, per Grace, è stato un terribile errore. Ma non è solo questione di incompatibilità o abitudini diverse. È molto di più. È quella consapevolezza che ti porta a pensare: "La porta si apre e appare lui. Quell'aitante psicopatico di mio marito." Per Grace, è ancor più terrificante se pensa che, sposandolo, ha messo in pericolo non soltanto la sua vita, ma anche quella delle persone a lei più care. Liberarsi di lui diventa il suo costante imperativo. Deve essere veloce e deve farlo prima che sia lui a stancarsi e a liberarsi di lei. Però, deve fare i conti con il fatto che "Lui è scaltro, incredibilmente scaltro." Lui è avido. Si nutre della paura altrui. "La paura, non c'è niente al mondo che la uguagli."
La sua follia è il terrificante incubo di Grace. Il peggio deve ancora venire e lui non ha limiti. "Tutto ciò che gli ho confidato lo ha usato contro di me. Sta architettando la mia rovina."
"La sensazione di pericolo incombente è come una bomba a orologeria che scandisce il conto alla rovescia fino all'inaspettato, travolgente finale" dice di questo romanzo il Publisher Weekly e non ha torto.
Un esordio straordinario, coinvolgente e travolgente. È una trappola non soltanto per la protagonista, ma anche per chi lo legge e non riesce a staccarsi finché non ne ha terminato la lettura.