La confessione
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Rubacuori...
Tutto ha inizio nell’ ombra del confessionale, quando il reverendo Tom Madden mentre accoglie i suoi frequentatori parrocchiani si ritrova un pomeriggio ad ascoltare i segreti raccapriccianti di un folle omicida. Questi descrive senza ombra di colpe i suoi trascorsi da assassino ed il suo futuro, svelando con estrema lucidità il nome della prossima vittima chiedendo l’assoluzione religiosa. Il Reverendo al nome della vittima che è sua sorella Laurant cade in un profondo stato di angoscia e di paura.
L’agente dell’FBI Nick Buchanan e miglior amico del reverendo mentre sta per partire ascolta dalla segreteria telefonica il messaggio dell’amico Tom e vola da lui per aiutarlo. Nel contesto Nick conosce la ragazza, la quale terrorizzata, accetta la protezione di Nick. La vicinanza obbligata porta i due a scoprire tra loro una travolgente passione e nonostante le difficoltà di accettazione di questo sentimento da parte di Nick, riesce a tratti a far dimenticare a Laurant il pericoloso maniaco, mentre questi a sua volta con grande determinazione si avvicina sempre più.
Chi è che vuole la morte di Laurant e per quale motivo ha scelto proprio lei?
E’ un bel thriller psicologico ,dal colore a volte rosa molto piacevole come stile di lettura, e l’autrice brava ad inoltrarsi negli angoli più remoti della mente umana, trascinando il lettore in una dimensione in cui il terrore e la sensualità si fondono provocando una non poca accelerazione de battito cardiaco.
Azzeccata anche la figura molto “incognita” creata intorno al Killer per sviare il lettore fino alla fine del libro alla scoperta della sua identità.
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serie Buchanan 1
Parto col dirvi che Julie Garwood è una delle mie autrici di historical romance (romanzi rosa storici) preferita. Sopratutto per quanto riguarda i medievali, tra i migliori mai letti.
Ero quindi abbastanza tranquilla su questa lettura…non credevo di cadere nella trappola in cui alcune volte si rischia di incappare con autori che, anche se magari già “rodati”, non si è mai letto.
Ecco…un pò mi sono sbagliata.
Non che sia un butto romanzo, no…questo no. Ma non mi ha soddisfatto completamente. E’ carino, non bello.
Una lettura leggera ma senza grossi sforzi immaginativi da parte di nessuno, nè dell’autrice nè del lettore.
E’ una lettura che scivola. Scivola via tranquilla e pacata.
Quindi, non è certamente da buttare ma poteva essere un pochino più studiata, più che altro la parte thriller.
A me ha dato molto l’impressione di qualcosa di già sentito e letto…insomma nulla di nuovo…ma mantenuto su una linea poco approfondita.
Non posso sapere se sia colpa mia che magari ho già letto libri di questo genere, ma che magari sono stati scritti dopo questo romanzo della Garwood (che quindi non mi suona più come una novità). E perciò non è sicuramente colpa dell’autrice…ma insomma! Non è neanche colpa mia! XD
Comunque in linea di massima una trama carina, dei personaggi ben descritti anche se un pò stereotipati ma una parte thriller un pò povera che abbassa la media.
Dato che si tratta di una serie di otto libri incentrata sulla famiglia Buchanan, sempre che la leggereditore continui la pubblicazione, aspetto di avere tra le mani uno o due dei seguiti per modificare o riaffermare la mia opinione.
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