La città bianca e il diavolo
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Una metropoli in "bianco e nero"
Attualmente siamo in trepida attesa della magnifica e mastodontica Esposizione Universale di Milano - l’EXPO 2015 con tema “Nutrire al vita, energia per la vita – che inizierà nel prossimo mese di maggio.
Il romanzo in questione ha come cornice fondamentale l’Esposizione Universale di Chicago del 1893 in occasione del quarto centenario della scoperta dell’America. In quel periodo Chicago, che vuole approfittare di questa prelibata chance al fine di ergersi quale metropoli alternativa a New York nonostante le enormi problematiche radicate nel proprio tessuto sociale, fu al centro dell’attenzione mondiale per, l’allora, avveniristico evento con le sue straordinarie opere architettoniche e le decine di milioni di turisti visitatori, in modo tale da voler superare e mettere in ombra la precedente Esposizione del 1889 a Parigi per la celebrazione del centenario della Rivoluzione Francese.
Ma in quello stesso periodo Chicago divenne anche tristemente famosa per l’efferatezza della moltitudine di omicidi compiuti da un serial killer che sconvolsero la vita del popolo. Ecco, dunque, il ripresentarsi dell’eterna dualità tra il bene e il male: Chicago (la città bianca) e il pluriomicida (il diavolo).
La narrazione è tratteggiata e alternata in maniera approfondita con le vicende inerenti due protagonisti tra di loro antitetici: l’architetto Daniel Hudson Burnham, quale progettista per il clamoroso evento, e un certo Henry Holmes che agisce per mezzo dei suoi agghiaccianti delitti a poca distanza dai vari padiglioni dell’Esposizione.
Un libro molto interessante dal punto di vista architettonico-urbanistico e di elevata suspense, il cui “neo” principale è dovuto agli innumerevoli richiami, riguardanti nomi e fonti che si trovano in appendice, che rendono spesso poco scorrevole la lettura..
Indicazioni utili
LUCI ED OMBRE
Chicago, 1893
La precedente edizione dell’Expo ha visto come protagonista Parigi. Il suo simbolo, la torre Eiffel, è ormai sinonimo di successo internazionale. Il nuovo che avanza. Il progresso. Gli Stati Uniti non vogliono essere da meno , anzi, l’obiettivo è superare i francesi. Il 1893 avrà come sede Chicago. Nuova edizione , nuova sfida ! A cavalcare il sogno sarà l’architetto Daniel H. Burnham e la sua squadra … Ma sarà un impresa di titaniche proporzioni. Anzi un’odissea costellata da : carenza di denaro, recessione economica, seri problemi climatici, problemi burocratici, ostracismo di una parte della comunità, poco tempo a disposizione … ( a me ricorda qualcosa che si svolgerà a Milano nel 2015 … ). Insomma, sulle rive del lago Michigan ne vedremo delle belle !
Nello stesso periodo arriva in città il diavolo in persona. Il suo nome è Henry Howard Holmes ( uno dei suoi tanti nomi ). Henry è un trentenne affascinante e proviene da una agiata famiglia del New Hampshire. Truffe e omicidi sono la sua specialità. Gli piace farlo. E’ LA SUA NATURA.
Henry per dare libero sfogo alle sue perversioni avrà bisogno di denaro. E grazie al suo fascino ed alle sue abilità rileva la farmacia di un’anziana coppia di coniugi. Quest’ultimi saranno le sue prime vittime ( a Chicago … ). Entro poco tempo acquisterà, grazie alle truffe, l’intero edificio che ospita la farmacia. Edificio talmente grande da essere soprannominato il castello. Questo” castello” diventerà un albergo. L’Expo è ormai alle porte e molte persone arrivano in città. Chicago è il centro del mondo. Turisti, persone in cerca di un lavoro, uomini d’affari … Henry non vede l’ora di spalancare le porte del suo albergo. Ormai i lavori interni sono ultimati. Presto gli ospiti conosceranno le botole, i passaggi segreti, i labirinti, le camere a gas ( nel 1893 ! ), i forni crematori, le vasche piene d’acido … il ragno ha costruito la sua tela ed ora attende.
Un saggio, anzi due. Anzi un romanzo. O forse tutte e tre le cose messe insieme. Il libro è sicuramente un saggio ma con i ritmi e le impostazioni di un romanzo. “ La città bianca e il diavolo” ci racconta in parallelo due storie vere. La prima riguarda l’architetto visionario ed il suo sogno. La seconda riguarda il serial killer più crudele ed astuto del secolo. L’autore premette nell’introduzione che i fatti, anche se incredibili, sono realmente accaduti. Il libro è il frutto di una ricerca minuziosa, di una caccia ai documenti, ai giornali, testi, lettere e diari, tutti rigorosamente dell’epoca.
I due protagonisti non si incontreranno mai. L’architetto Burnham e il diavolo Holmes. Il bianco e il nero. Colui che costruisce e colui che distrugge. Il progresso, il nuovo che avanza, le luci ma anche le ombre …. Chissà se le ombre fanno parte del progresso …
Buona lettura.