La casa stregata La casa stregata

La casa stregata

Letteratura straniera

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La casa stregata, forse l’opera più celebre del maestro dell’horror, fu ispirata a Lovecraft da una casa realmente esistente, «maledetta o nutrita di cadaveri», a Providence. Antichi orrori che si risvegliano, aure demoniache, il soprannaturale che opprime la vita quotidiana: sono questi i temi che Lovecraft padroneggia come nessun altro. E sono i temi anche del celebre L’orrore a Red Hook: la precisione con cui riporta alcune formule usate durante rituali esoterici ha convinto molti che lo scrittore fosse un affiliato di una setta occulta. Verità o ennesima leggenda fiorita intorno al mito del genio di Providence? Quello che è certo è che queste due gemme oscure della letteratura sposano la narrativa all’angoscia, sussurrano all’animo umano le sue paure più oscure.



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La casa stregata 2015-09-21 18:08:18 mariaangela
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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    21 Settembre, 2015
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Un titolo che è tutto.Ma basta?Sono io in ritardo.

LA CASA STREGATA
Recensire questo racconto mi risulta difficile.
Non ho tanto da dire. Ecco perché.
L’ho trovato piatto e anacronistico. Non nello stile quanto nei contenuti.
La narrazione è brevissima e ciò nonostante trovo si dilunghi in inutili descrizioni di famiglie, nomi, legami tra esse, date, tutto ciò spezzandone la suspense e ne farei volentieri a meno.
Non arricchendo rallentano il ritmo, togliendo interesse alla lettura...

Qualcosa potrebbe nascondersi sotto la casa, secondo Ann White, una delle domestiche, morti che si nutrono del sangue dei vivi.
La prima famiglia che vi abita sono William Harris sua moglie Roby Dexter con i loro cinque figli: muoiono tutti in circostanze inspiegabili.
Una serie di morti sempre più sospette si succederanno nel corso degli anni e poi dei decenni.
Tutto ciò finisce con l’incuriosire il protagonista e suo zio, il Dott. Elihu Whipple.
Finiranno per documentarsi ed entrare in quella casa realmente esistita nell’antica cittadina di Providence, in Benefit Street.
C’è una evidente costruzione, quasi forzata, di immagini, odori, nebbie, fumi, funghi di strana natura, e soprattutto una macchia che solo in certi momenti è visibile vicino al camino, per poi improvvisamente scomparire.
Ma bastano gli oggettivi fatti accaduti per riuscire a scrivere una narrazione che dovrebbe incutere sospetto, orrore, ansia, coinvolgimento emotivo, terrore, paura?
Mi sono risposta di no.
Chissà che non sia io ad arrivare troppo tardi a questa lettura.


L’ORRORE A RED HOOCK
Protagonista è un poliziotto, Malone, che si trova a fronteggiare riti sadici e crudeli in una città squallida e piena di immigrati, quasi come fossero simbolo del male e del disordine.
Mi sorprendo....del mio disinteresse nel continuare la lettura. Ho faticato a terminare il racconto perché privo di emozioni.
Ero preparata psicologicamente, pensavo di trovarmi di fronte un racconto da brivido, invece l’horror...non pervenuto!!!
Ho capito di essere certamente in ritardo. Peccato.

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Non lo sconsiglio perché non lo ritengo un racconto brutto, solo che ciò che mi aspettavo di leggere non l'ho trovato. Ma certamente è una lettura interessante.
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La casa stregata 2013-10-06 14:20:51 BettiB
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BettiB Opinione inserita da BettiB    06 Ottobre, 2013
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La descrizione del soprannaturale

Avevo già sentito parlare di Lovecraft, ovviamente, ma non avevo mai letto nulla di suo. Mi era stato descritto come un brillante scrittore d'altri tempi, maestro dell'horror e delle storie originali.
Ora che ho letto “La casa stregata” e “L'orrore a Red Hook” posso dire che sì, è stato uno scrittore originale nel suo campo tematico, ma forse chiamarlo “maestro dell'horror” mi pare esagerato.

Premetto che a me questo genere non piace, ma ho deciso di prendere e leggere questo libro per poter conoscere prima di giudicare, e comunque un famoso classico non fa mai male.
“La casa stregata” è un racconto breve ambientato nell'amata Providence di Lovecraft, cittadina in cui ha vissuto fino alla morte. Lì una casa fatiscente e abbandonata ispira da generazioni paure e superstizioni che passano di bocca in bocca finché il nostro eroe-scienziato non decide di andare al fondo della questione.
Il secondo racconto, “L'orrore a Red Hook” è forse un po' più “urbano” e moderno, probabilmente il vero tratto d'originalità di cui si parlava a proposito di Lovecraft. Un vecchio quartiere urbano pullulante di immigrati asiatici, delinquenti e la peggior feccia umana ospita terribili spettacoli satanici e sette diaboliche che appestano la città. Un ispettore della polizia si troverà al centro di uno strano “colpo di stato” da parte delle forze oscure.

Entrambi i racconti sono molto brevi e hanno in sé tutti gli elementi del soprannaturale-horror che si richiedono al genere: leggi naturali inspiegabilmente invertite, esseri deformi o senza forma aleggianti come nuvole di terrore, luoghi abbandonati di cui nessuno vuole parlare, suprstizioni e timori fondati su vecchie leggende o dicerie.
Però. Però nel primo racconto non ho trovato nulla di particolarmente innovativo: la casa stregata, l'essere che perseguita gli inquilini, la spaventosa scoperta del nostro ricercatore. Nel secondo l'innovazione è ambientare riti satanici nei bassifondi urbani di una città perfettamente riconoscibile in una città del XXI secolo. Ma nulla di più.

Ho apprezzato tantissimo l'abbellimento dello sfondo delle storie: viene descritto nei particolari il passato dei luoghi presi in considerazione (anno di costruzione, proprietario, vendite o affitti), viene fatto un accurato approfondimento dei personaggi (dove è nato, che studi ha fatto, cosa l'ha portato lì) ecc, ma le descrizioni troppo lunghe e dettagliate rendono i racconti quasi interamente descrittivi, privi di movimento e forzatamente superficiali, come se i temi “scottanti”, le vere entità soprannaturali, venissero solo accennate e mai propriamente trattate.

Ritengo che Lovecraft sia ben lontano dai racconti horror-thriller dei giorni nostri, ma come primi tentativi del XX secolo possiamo accontentarci.

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La casa stregata 2013-07-06 18:57:07 AndCor
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AndCor Opinione inserita da AndCor    06 Luglio, 2013
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Una casa che ha ben poco di stregato...

Sarà forse la poca attrattiva che il genere horror suscita in me, ma penso che questo libro del 'maestro' Lovecraft non sia proprio nulla di eccezionale.

Non si tratta di un romanzo unico, ma di due brevi storie con trama, personaggi ed ambientazioni diverse fra loro;
Il primo racconto, intitolato 'La casa stregata', è davvero al di sotto della sufficienza: una trama abbastanza scontata, descritta con uno stile compassato che si adatta pochissimo al genere, e che si trascina stancamente sino alla conclusione, anche se ero già sufficientemente annoiato dopo un paio di capitoli. Uno dei pochi punti di forza del romanzo vede la presenza un velato climax di mistero, con il discreto finale che alza un po' la media qualitativa del testo, ma il 'sonnifero' propinatomi da tutto ciò che lo ha preceduto non mi ha permesso di apprezzarlo più di tanto.

Il secondo racconto, il cui titolo è 'L'orrore a Red Hook', è di almeno tre spanne superiore al primo, perché, anche qui, è possibile riscontrare la stessa lentezza narrativa della prima storia, ma il ritmo è più fluido ed il climax di mistero è più coinvolgente e ti permette di seguire la vicenda con maggiore voglia ed attenzione verso i vari passaggi narrativi.
Una montagna di lingotti d'oro, una serie di bambini rapiti, un protagonista tanto arguto quanto paranoico, palazzi che crollano senza motivo e continui riferimenti ad un'entità malvagia aleggiante sull'intera vicenda sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano una discreta trama condita da uno sviluppo più che buono.

Dopo aver letto questo testo, ritengo che il retro copertina esageri nel definire Lovecraft come 'maestro dell'horror', sia perché mi aspettavo qualcosa di più sia perché l'arrivo della noia dopo poche pagine non mi ha reso per niente agevole la continuazione della lettura.

Consigliato solo per la presenza del secondo racconto. In linea complessiva, però, il libro non merita più di una risicata sufficienza

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La casa stregata 2013-06-27 10:38:03 Davi1990
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Davi1990 Opinione inserita da Davi1990    27 Giugno, 2013
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Piacevole Sorpresa

La vita ti sorprende sempre.
Volevo avvicinarmi alla letteratura Horror - questo era l'intento di questi giorni - e avevo previsto di incominciare con un libro del famoso Stephen King, colui che viene definito il Re, o comunque con un romanzo dedicato agli Zombie, da cui ultimamente mi sento molto attratto; grazie alle preziosi recensioni di questo favoloso portale. Invece, come molte volte capita, ecco un imprevisto, in questo caso piacevole.
Non avrei mai immaginato -o pensato- di leggere il mio primo Horror partendo da un autore considerato come il capostipite del genere, ossia Howard Phillips Lovecraft. La cosa maggiormente ironica e' che ho cominciato con un suo racconto che avevo inizialmente snobbato, ma per il mio ripensamento devo ringraziare l'iniziativa dell'editore Newton Comptom e dei suoi prezzi enormemente bassi (0,99 centesimi).

Bando le ciance, ho avuto tra le mani un libro suddiviso in due racconti: il primo chiamato "La Casa Stregata", il quale da il titolo a questa edizione, ed il secondo "L'orrore a Red Hook".
Incredibilmente Lovecraft ha creato due storie basate su due tematiche distinte e della durata di solo 40 pagine ciascuna. Non ne sono certo, ma credo che da questo si possa intuire la bravura e il talento di questo autore, che e' riuscito a narrare due brevi storie che avrebbero potuto, secondo me - e se lo scrittore lo avesse voluto -, generare due libri di oltre 200 pagine ciascuno, per via del materiale riversato in questi due racconti.

Le due storie presentano, per me, le caratteristiche salienti che un Horror deve possedere, tra cui il sovvertimento delle regole della scienza. In breve, ho potuto notare, nella mia ignoranza letteraria, sia le paure ancestrali radicate nell'inconscio collettivo dell'essere umano sia la presenza dell'elemento soprannaturale, elemento d'obbligo per un VERO horror.
L'autore riesce a dar vita ad immagini allucinogene, a scenari che non si riescono a comprendere fino in fondo, facendoci chiedere inesorabilmente: ma quello a cui ho assistito era solo il frutto dell'immaginazione di uno sventurato o la realtà tenebrosa e malefica di qualche antico male?
Lo stile dell'autore riesce a prenderti spingendoti a leggere senza noia tutta la vicenda grazie ad un ritmo che potrei definire intenso, quasi sfiancante, ma non confuso.
Devo ammettere a voi tutti che non ho provato alcun timore, nessuna paura o disagio durante la lettura, pero' posso dire che Lovecraft sa il fatto suo e riesce a dar vita a racconti narrati da un misterioso narratore che pare quasi un indagatore o cronista di strani e soprannaturali avvenimenti.

Devo dire che mi sono ritrovato davanti ad una lettura piacevole e stuzzicante grazie anche alla sua breve durata. Peccato questi racconti non siano stati estesi per generare un libro di molte più pagine, ma il talento di questo autore si sente, senza dubbio e son contento di avergli dato una possibilità, come consigliatomi...
In futuro spero di incappare in un suo lavoro più mastodontico e ricco di terrore.

Infine, consiglio la lettura per due semplici motivi:
1 - il costo di questo libro e' poco più di quello di un caffè;
2 - ci si ritroverà tra le mani due racconti di un Maestro dell'Horror, il quale sa accompagnarci piacevolmente nella lettura.

Buona lettura!

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Horror - Lovecraft
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La casa stregata 2013-06-24 18:41:01 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    24 Giugno, 2013
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Il tema della casa stregata

Questo racconto di Howard Phillips Lovecraft è un classico del genere horror.
L'atmosfera di questo racconto fa davvero rabbrividire. Lo stile e la storia narrata ricordano molte ambientazioni tipiche di Edgar Allan Poe.
Il tema della casa stregata è stato ripreso più volte sia nei libri che nei film e, perché no, anche negli alibi.
Il terrore, in alcuni passi, diventa quasi tangibile e la suspense raggiunge i massimi livelli. L'ignoto e l'inspiegabile vanno a braccetto, ma la soluzione, a volte, può essere più semplice, come una muffa. Tutto può essere frutto dell'immaginazione. La mente umana può anche fare degli scherzi, ma i brividi di questo racconto breve, in cui si accetta di lasciarsi coinvolgere dalla storia narrata non hanno prezzo.
Bisogna rileggerli, ogni tanto, questi piccoli classici horror.

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La casa stregata 2013-06-24 03:10:39 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    24 Giugno, 2013
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H.P.L.

THE SHUNNED HOUSE

Dal racconto è stato tratto un film, nel 2003. “La casa stregata” o “La casa sfuggita” è antesignana di tutte “le case” che sono prosperate nella cinematografia horror.
Il racconto si apre con un omaggio al maestro Poe, al quale “sfuggì” questa costruzione che custodisce un mistero: “Ciò che non si poteva dubitare … era che un gran numero di persone … vi avesse perso la vita … dopo certi strani avvenimenti … la casa era rimasta deserta e nessuno aveva voluto affittarla.”
In passato, la famiglia Harris è stata afflitta dalla maledizione della casa: i suoi componenti sono periti, uno dopo l’altro, in modo misterioso e inspiegabile.
Le ricerche del narratore e dello zio Whipple, vecchio studioso chiamato come il nonno materno, consentono di risalire ai Roulet, ugonotti che lì si erano rifugiati nel XVII secolo e che annoveravano in famiglia un caso sospetto non ben identificato (licantropia? vampirismo? stregoneria?).
Per penetrare i misteri della stamberga (cos’è quel “disegno di una sagoma rannicchiata”?), nipote e zio si insediano nella casa, disposti a tutto pur di venirne a capo, in una notte durante la quale l’irrazionale esploderà e la casa farà un’altra vittima, allungando mestamente la serie dei lutti.

ORRORE A RED HOOK

“The horror at Red Hook” ha per protagonista Malone, figura romantica di poliziotto che combatte la sua guerra contro una ‘gang’ terribile insediata a Red Hook. In una New York da incubo, metropoli che suscita disgusto e disprezzo, brulicante di stranieri che rappresentano il male e la degenerazione.
Il luogo è da brivido: “Red Hook è un labirinto di squallore e immigrazione nei pressi del vecchio fronte del porto”.
Ma l’aspetto più sconvolgente è soprattutto la genìa di chi lo frequenta: “un groviglio inestricabile, un enigma: siriani, spagnoli, italiani e negri vivono gli uni sugli altri … una babele di rumori e di sporcizia …”
Sembrano dediti a pratiche blasfeme e a riti misteriosi tra una chiesa sconsacrata e le catacombe.
Il racconto contiene tutti gli elementi tipici dell’orrore metropolitano, che si dirama in cunicoli sotterranei nelle forme rivelate da libri magici e incisioni, viene interpretato da creature deformi e ibride, alimenta rituali di peccato e crudeltà, ha manifestazione “in superficie” negli immigrati clandestini che scatenano una xenofobia irrazionale.

Bruno Elpis

Nel mio sito www.brunoelpis.it vi è una sezione dedicata al commento di singoli racconti di Lovecraft

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... Poe e Lovecraft
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La casa stregata 2013-06-21 21:23:47 Girlonfire
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Girlonfire Opinione inserita da Girlonfire    21 Giugno, 2013
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MAESTRO DELL'HORROR?

Inizio dicendo che io non conoscevo affatto quest'autore (eh già, sono giovane ^^).
leggendo nella trama parole del tipo 'maestro dell'orror' oppure 'ispirata da una casa realmente esistita' o altri vocaboli che mettono i brividi soltanto a leggerli, non ho potuto resistere.
Vi parlo in particolare di questa edizione che ho letto io.
Inizialmente il libro presenta la biografia del poeta e le opere. Quasi metà del libricino dedicati a questi, che non ho nemmeno finito perché si dilungava troppo.
Allora ho dovuto saltare quelle pagine ed ho iniziato la prima storia 'La casa stregata'.
Vi giuro, avrei voluto saltare tutto e passare avanti.
Una noia terribile.
Più che una storia di una casa stregata questo libro sembra una specie di wikipedia.
Ti da moltissime informazioni sui proprietari dilungandosi in maniera incredibile.
Si perde nel descrivere in maniera fin troppo dettagliata della struttura della casa e di tutte le modifiche della strada. Soltanto alla fine inizia la storia vera e propria, ridotta in poche pagine.
La seconda storia invece inizialmente sembrava più interessante della prima, ma poi *poof* stessa cosa della prima, anche se presenta uno sviluppo della storia un pochino maggiore (probabilmente è un errore, ma non sapevo come meglio specificarlo) della prima.

Ok, probabilmente Lovercraft si starà rivoltando nella tomba, voi mi starete dando dell'ignorante o chissà che cosa, ma questo è ciò che ho provato durante la lettura:
noia. paura? Se questo fa paura, io sono Batman.

Nonostante ciò, non voglio bocciare questo libro, non mi piace farlo.
Sono gusti personali e a quanto pare come possono piacere, possono non piacere.

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La casa stregata 2013-06-21 08:03:23 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    21 Giugno, 2013
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MUFFE E APPARIZIONI MUTAFORMA

Eccoci con in mano un'altra chicchina della Newton Compton a ben 99 centesimi!

Questa volta si tratta di due racconti horror tipici dell’epoca a cavallo tra ‘800 e ‘900, storie dalle caratteristiche soprannaturali, in cui le descrizioni di strani eventi tengono il lettore in allerta dalla prima all’ultima pagina, facendogli rivivere atmosfere cupe, spaventose e irreali, tipiche dei brevi romanzi dell’epoca.

I racconti in questione sono quello che dà il titolo al libricino e “L’orrore a Red Hook”, storia che vi porterà su una nave alla scoperta di una sorta di girone infernale degno del miglior Dante!

Altro non dico relativamente alle trame, queste opere sono talmente brevi che si leggono in pochissimo tempo; molto interessante la prefazione sulla vita, gli interessi e le sfortune di questo autore, assolutamente da leggere.

Forse l’unica pecca potrebbe essere la traduzione, devo dire che non mi ha fatto impazzire, pertanto per chi fosse interessato, consiglierei di guardarsi intorno tra le varie edizioni prima di acquistare questa!

Buona lettura…. e mi raccomando, state lontano da strane case abbandonate!!!!

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La casa stregata 2013-06-16 17:23:12 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    16 Giugno, 2013
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Lovecraft è sempre il migliore

E' risaputo che Lovecraft e Poe sono i più bravi scrittori dell'orrore che hanno lasciato il loro contributo con vari racconti e svariate raccolte da cui attingere.
E con questi due racconti Lovecraft non si smentisce e non delude dall'inizio alla fine del libro.
Ci racconta la storia di una casa stregata, che si anima di fumi nocivi e causa di varie morti nel corso dei secoli. E starà ad un curioso osservatore e a suo zio scoprire come liberare la casa dalla maledizione.
Il secondo breve racconto parla del poliziotto Malone che scopre questo contrabbando di alcol e altri abomini molto più spaventosi e oscuri.

L'ho letto in poche ore (visto anche lo spessore del libro) soprattutto grazie alla scrittura scorrevole e per nulla noiosa di Lovecraft.
E' dall'adolescenza che amo questo scrittore per la sua capacità di creare ambientazioni del terrore ed evocare sentimenti di angoscia e paura, della breve durata di 50/100 pagine, e credo proprio che la sua grandezza sia proprio in questo.
Lo consiglio soprattutto a chi non ha mai letto nulla di questo scrittore e ha la curiosità di avvicinarcisi.
Ovviamente, non posso fare a meno di consigliare successivamente "Le montagne della Follia", il migliore di Lovecraft. Sempre secondo la mia modesta opinione.
Buona lettura a tutti!

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