La casa delle foglie rosse
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L'amore fragile ed inquieto degli esseri umani.
Paullina Simons torna in libreria con un nuovo romanzo: La casa delle foglie rosse. Un romanzo claustrofobico ed inquietante, in cui le menzogne vengono smascherate a poco a poco rivelando la fragilità umana. La protagonista indiscussa è Kristina, una bellissima ragazza, fonte di invidia in tutto il campus, con lunghi capelli neri, campionessa di basket, e un’ottima studentessa. Ma… con un passato burrascoso. Fa parte di una comitiva di amici: Conni, Albert, Frankie, e Jim. Tutti uniti, all’apparenza. In realtà tutti nemici, perché “nulla è mai come sembra”. Kristina, come detto, ha un segreto oscuro, in lei forte è la voglia di cambiamento:
“Raddrizza la tua vita” disse una vocina nella sua testa.
E’ questo che mi terrorizza. (…) No, a terrorizzarmi è anche il futuro”.
La svolta avviene con l’incontro tra Kristina e Spencer: un agente deluso ed eternamente solo. Non dimenticherà mai quel volto, neppure dopo la sua morte, che sarà per lui un chiodo fisso. Sarà proprio lui a far luce su quella comitiva di amici, che nasconde tanto dolore:
“La resa dei conti è una delusione.”
Il personaggio che mi ha affascinato di più in questo libro è: Albert, amico ed amante di Kristina. Una persona scaltra, capace di ogni nefandezza, pur di avere dei soldi è capace di cambiare persino la sua vera identità, un uomo segnato profondamente dalla sua infanzia. Albert è un sopravvissuto. Ma in lui c’è altro. E’ l’emblema dell’intero romanzo: un involucro che nasconde un contenuto sorprendente, sconvolgente e terrificante. Il rapporto tra i due è misterioso, ambiguo ed inquietante, infatti:
“Albert non si mostrava mai indifferente nei suoi confronti, ma Kristina cercò di convincersi. (…) Voleva liberarsi di quel desiderio distruttivo, soffocante, violento. Quello non era amore, bensì follia.”
Ma qual è la sua vera personalità? A voi la lettura.
Il libro è sì un thriller, ma è soprattutto uno spaccato sociale. Con un particolare accento sull’amore. Non vi è un solo punto in cui non vi fosse amore, presente in ogni tipo e in ogni forma possibile. C’è l’amore totalizzante che annienta kristina e Nathan. L’amore negato da entrambi i genitori preoccupati solo di salvare le apparenze. C’è l’amore superficiale, fatto di denaro e vizi, mai trasmesso coi gesti. C’è l’amore vero, quello che conduce due giovani vicendevolmente a donarsi per supplire a una mancanza che sentono in maniera differente: Kristina mettendolo davanti ad ogni sua azione, Nathan negandolo sempre. Perché:
“Anch’io ho dei segreti”, pensò la bambina muovendo dei passi increduli sul muretto. La principessa con il vestito bianco e le scarpe lustre ha dei segreti.”.
Una lettura travolgente ed affascinante, ma anche sorprendente. Stile impeccabile, ambientazione perfetta, tematiche affrontate con una profondità e una preparazione che sono rare. Ci sono dialoghi pungenti, ironia e lucidità di pensiero, cura maniacale per i dettagli. Il tutto alleggerito da un particolare tocco femminile.