La casa del buio
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Il disfacimento causato dal male
Volevo leggere un bel romanzo, vado nella libreria di mio padre e vedo questo librone nero, inquietante... C'è qualcosa che mi attira, inizio a leggerlo e una cosa è certa, non mi pentirò mai di quella scelta!
La storia si svolge in un quartiere tranquillo di campagna, di quelli dove non succede mai nulla, ma che sarà sede di importanti eventi che cambieranno le sorti della eterna lotta tra il bene e il male. Un ex detective della omicidi di Los Angeles, andato in pensione a soli 31 anni per motivi ignoti, viene incitato a partecipare alle indagini su un famoso serial Killer di bambini, chiamato il Pescatore. Le indagini conducono a un punto morto, i bambini del quartiere continuano ad essere assassinati e alcuni abitanti sono ormai sull'orlo della pazzia, causata dal panico e da altri eventi inspiegabili.
Il romanzo passa gradualmente dal giallo al thriller, per poi sfociare nell'horror in cui regna una spettacolare discesa negli inferi, con una successione di eventi che farebbe invidia, a parer mio, a qualsiasi film horror.
In linea generale, lo stile è privo di fronzoli, molto "americano", tipico di King insomma. Uno stile immediato, che raggiunge subito il lettore e che viene modulato in relazione agli eventi, con grande maestria (lo capisci subito che quello che stai leggendo, non l'ha scritto l'ultimo arrivato, per intenderci). Colpiscono subito gli strumenti letterari utilizzati per descrivere i sogni dei personaggi, in grado di trascinare il lettore in una dimensione onirica, irreale, ma al tempo stesso connessa con la realtà tramite forze misteriose; per non parlare della strategia di narrazione, a mio avviso geniale in un romanzo di questo genere, che non consiste in un classico narratore onnisciente che racconta gli eventi al passato, ma in una persona che accompagna fisicamente il lettore nei luoghi dove si svolgono gli eventi nel presente, ed entrambi godono della facoltà di rendersi invisibili, in modo tale da poter osservare quello che sta accadendo, ma senza poter agire per cambiare il corso degli eventi.
Stile di trama e di scrittura in grado di trascinare, rilassare ed a tratti divertire chi lo sta leggendo. Libro consigliato ad ogni tipo di lettore, magari con una età non inferiore ai 14 anni :)
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Jack viaggia ancora
Due scrittori Straub e King si ritrovano e ci raccontano che cosa succede a quel Jack viaggiante de Il talismano, che ormai diventato grande. Poliziotto in persione super anticipata il Jack adulto non ricorda nulla di quello che gli è successo, è il detino a portarlo in una cittadina apparentemente tranquilla. L2atmosfera bucolica è si trasforma in un'aria pesante quando un serial killer inizia ad accanirsi in modo tremendo sui bambini. Scopriremo, un pò prima di Jack che molte sono le cose inquietanti in questa città. In tanto un particolare vecchietto riccoverato nella locale casa di riposo. Ma soprattutto una casa nera, nascosta nel buio profondo di un bosco dove non penetra la luce.
Questo romanzo è un incrocio tra un un thriller riuscito ed un fantasy. Gli eventi sovrannaturali, le persone con poteri improbabili ed i mondi paralleli quindi abbondano, alternandosi ad indagini di polizia, sospetti e suspance.
Scritto con la consueta capacità descrittiva di King, il romanzo si segue con facilità ed è ricco di personaggi descritti in modo particolareggiato.E" quindi una lettura piacevole anche prescindendo in parte dalla trama
Il finale è un pò pesante, per quelli a cui piacciono più i thriller dei fantasy, perchè nonostante si capisca chi sia il killer ed il modo in cui sarà sconfitto la resa dei conti tarda ad arrivare.
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Inoltrarsi nel tenebroso buio....
Se non fosse così lungo, si potrebbe definire un libro piacevole.
Questo libro è frutto della collaborazione di due scrittori King e Straub; se è noto che king è il re del brivido, Straub invece scrive libri fantasy.
Da questo insolito connubio risulta un libro che porta le particolarità di entrambi gli scrittori: è un horror, certamente ma con tendenze di fantasiosi voli pindarici.
C'è un'inquietante casa nera teatro di infanticidi da parte di un terribile serial killer, ci sono due personaggi (forse folletti o fantasmi, non si sa bene) che volano sui territori in cui si muovono a volte esitanti i personaggi, a volte crudi nella loro umana esitenzialità...e qui si sente forte l'influenza di Straub.
Ma i bambini vengono rapiti, uccisi, divorati dal mostro che ne restituisce solo qualche parte del corpo...mentre un poliziotto in pensione...rimane per un po' di tempo a guardare...senza porre fine al massacro...
Poi vi sono madri sensitive che riescono a percepire i pensieri malati del killer...
Intanto i due curiosi folletti continuano ad osservare...l'osservazione, in alcuni casi acuta e ironica, riesce pure a far sorridere il lettore...
Non male questo libro, se non fosse per la sua lunghezza che secondo me ne attenua la suspance e può alla fine anche stancare il lettore...
Una conclusione più stringata, a mio parere, avrebbe alleggerito notevolmente la lettura di questo libro.
Lo consiglio tuttavia, agli amanti del genere.
Saluti.
Ginseng666