La casa dei mai nati
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Christopher Ransom è nato in Colorado e ha vissuto a New York e a Los Angeles. Oggi abita in Wisconsin con la moglie in una casa che 140 anni fa era un ospizio per ragazze madri. Questo è il suo primo romanzo.
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Opinioni inserite: 3
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Questo libro mi ha lasciata un po’ perplessa!
Si vuole proporre come horror, come thriller, come noir psicologico? Sinceramente non l’ho ancora capito bene.
L’idea di fondo non è male ma non è stata sviluppata in modo adeguato a mio parere.
Conrad e Joanna si trasferiscono da Los Angeles in una piccola cittadina del Wisconsin, in una casa vecchia di 140 anni che era chiamata la casa delle nascite perché ospitava donne in procinto di partorire. Subito dopo il trasloco Joanna parte per motivi di lavoro e Conrad si ritrova solo in questa casa con in mano un album di fotografie vecchio di un secolo dove, tra levatrici e donne incinte, riconosce sua moglie che lo fissa.
Fino qui tutto ok, senti già crescere l’adrenalina e la curiosità poi però… svanisce tutto quanto.
È un guazzabuglio di informazioni: l’adolescenziale storia d’amore tra Conrad e Holly; le crisi e i problemi del suo matrimonio con Joanna, la situazione di Nadia, la sua vicina di casa incinta; e strani fenomeni che si svolgono di notte tra le mura della casa.
In alcuni momenti ho fatto un po’ fatica a distinguere quando le cose accadevano davvero e quando invece erano solo frutto della fantasia del protagonista.
Poi c’è il finale dove speri finalmente che accada qualcosa di straordinario che ti faccia almeno vagamente provare un po’ di paura e invece, in poco più che una ventina di pagine, l’autore cerca di fare un po’ il punto della situazione ma con scarso successo.
Secondo me è stata tirata un po’ troppo per le lunghe e inevitabilmente l’attenzione cala soprattutto quando ti aspetti “un capolavoro dark” e invece trovi solo qualche fantasma, un protagonista psicologicamente instabile e una trama di scarso impatto.
È stato definito un capolavoro dark che ricorda Stephen King…non penso proprio!! Forse lo stile di scrittura cerca di avvicinarsi un po’ a quello di King ma per il resto siamo lontani anni luce.
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- no
...inquietante...
Conrad e Joanna vivono a Los Angeles,lei e' una tencace donna in carriera,il loro matrimonio e' in crisi,il padre di Conrad,che ancora nella sua infanzia era scomparso dalla famiglia,muore in un incidente sul lavoro.Con il denaro ricevuto dall'assicurazione Conrad acquista una casa nel Wisconsins,un'antica abitazione che nel nell'ottocento ospitava giovani ragazze madri.Ma. tutto comincia nel verso sbagliato...Joanna parte molto presto per motivi di lavoro,si deve allontanare per otto settimane.Nel frattempo Conrad,riceve la visita dallo strano vecchio inquilino,padre di numerosi figli,tutti con delle strane malformazioni,altri morti,non si sa come...esso gli dona un vecchio album di fotografie,un elemento,dice,che appartiene alla casa...nelle vecchie fotografie color seppia il protagonista riconoscera' il viso della moglie...degli strani episodi cominceranno ad accadere,si ritrovera' sospeso tra sogni,incubi,realta',fantasmi,confusione,i serpenti che tiene nascosti in garage cominceranno a produrre uova,misteriosamente,senza accoppiarsi..chiunque ha a che fare con la casa si ritrovera' a procreare,o a "dover" procreare...Da Nadia,la diciannovenne incinta,figlia dei vicini di casa e della quale dovra' occuparsi per un periodo di tempo verra' a conoscenza di fatti surreali ed inquietanti che coincideranno con tutto cio' che sta accadendo a lui stesso...,uno strano legame si verra' a creare tra i due...ad essa confidera' i segrati del suo passato,il suo amore per Holly,la sua ragazza del liceo,"quella cosa" che ancora lo tiene unito a lei...Per un buona parte del romanzo,l'autore,riesce a tenere i lettori con i fiato sospoeso,i personaggi sono ben strutturati,anche se la trama sfocia,a volte inutilmente nel macabro...una grande pecca perche' sembra solo fino a se stesso...in seguito la costruzione dei personaggi "crolla",ho avuto la netta impressione che,Cristopher Ransom,abbia tentato di creare qualcosa di sorprendente,e fino ad un certo punto c'e' riuscito,richiamando addirittura alla memoria lo stile,i personaggi e le trame di King...ma poi,qualcosa non regge...cade in parte in una grande confusione in un'inquietudine inutile...una sofferenza nella sofferenza...un circolo chiuso...buono nell'insieme...ma lascia un po' "in bilico".E' un autore esordiente mi auguro che la sua prossima opera sia per cosi dire,naturalmente dal mio punto di vista, piu'...completa....un po' piu' "coerente"
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La casa dei mai nati
Per essere un debutto dell'autore devo dire che se l'è cavata abbastanza bene. E' un thriller con punte horror e nella descrizione richiama senza ombra di dubbio alcune scene tipiche dei film di questa tipologia: apparizioni di donne sinistre vestite di nero con occhi cerchiati, bambole di legno che si animano, pianti ricorrenti di neonati che spezzano il silenzio della notte ecc.... Buone descrizioni, anche se come ripeto non si allontana dalle solite tracce horror che sono note fin'ora. L'unica cosa che non mi è piaciuta molto è stato il finale.... il filo della trama diventa molto strano e fa perdere l'atmosfera che si era creata, trasformandosi in qualcosa di troppo surreale e non chiaro. Peccato perchè con un finale diverso avrei dato un punteggio sicuramente superiore. Comunque lo consiglio perchè per 3/4 della trama ha reso perfettamente l'effetto che voleva trasmettere.... Ah! dimenticavo.... in alcuni punti segue un po' un filone erotico, senza esagerare ma anche qui trasmette molto bene quello che vuol far intendere.