La casa dei corpi sepolti
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Elly Griffiths vive nei dintorni di Brighton, in Inghilterra, con il marito e i due figli.
Il sentiero dei bambini dimenticati e la protagonista Ruth Galloway sono ispirati al marito, che ha lasciato un lavoro d'ufficio per diventare archeologo, e dalla zia, che ha raccontato alla nipote, sin da quando era bambina, i misteri e le leggende sulle paludi del Norfolk. L'ambientazione in questi luoghi paludosi – in un territorio ambiguo al confine tra cielo, terra e mare – è una delle caratteristiche più magnetiche e originali del romanzo.
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TUTTO CAMBIA MA NULLA MUORE
Tra le rovine di uno scavo archeologico che ha riportato alla luce i resti di un insediamento romano, vengono ritrovate delle ossa: si tratta di un cadavere senza testa apparentemente offerto in sacrificio agli dei Giano e Termine, l’uno conosciuto come il dio delle porte e dei passaggi, l’altro come dio dei confini.
In un altro scavo, effettuato per demolire un vecchio orfanotrofio e per far sorgere un nuovo complesso edilizio, vengono scoperte altre ossa, del tutto simili a quelle ritrovate nelle fondamenta dell’antica villa romana, sulla collina di Norwich.
C’è un legame tra i due ritrovamenti? A chi appartengono quelle ossa? Sono recenti o più antichi del previsto?
Uno scheletro, anch'esso senza testa, di un gatto, fa pensare sempre di più alla pista del sacrificio e pertanto a una datazione più antica delle ossa; ma sarà l’archeologa forense Ruth Galloway a verificare la loro esatta datazione; quest’ultima, insieme a Harry Nelson, ispettore della Omicidi, si ritroverà coinvolta in prima persona in un intreccio inaspettato, che la porterà a scoprire la verità sulle ossa ritrovate e sugli avvenimenti accaduti, in un passato non così lontano come si credeva, in quelle abitazioni di cui resta solo un arco con una scritta premonitrice: OMNIA MUTANTUR, NIHIL INTERIT.
Questo è il secondo libro che ha come protagonisti Ruth, Nelson, il druidico e misterioso Cathbad, il felino Flint e altri personaggi secondari; ognuno di loro è caratterialmente ben delineato, di modo che non sia assolutamente necessario aver letto la loro prima avventura per entrare in contatto con le loro personalità e con le loro vite lavorative e private.
Non mi sbilancerò troppo sugli intrecci legati ai personaggi, in quanto potrei involontariamente spifferare qualcosa di troppo. Vi posso dire che questo libro si legge piacevolmente, non c’è molta suspense, ma l’intreccio è ben riuscito e il finale, seppur mi sia sembrato un po’ già visto (o meglio: già letto), lascia un’espressione di sorpresa sul volto e un portone aperto su un’altra storia, ovvero La palude delle ossa.
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Ruth Galloway atto secondo
Continuano le avventure di Ruth Galloway e dell'ispettore Harry Nelson dopo il buon debutto (anche se appena sufficiente) "Il Sentiero Dei Bambini Dimenticati". La seconda avventura "La Casa Dei Corpi Sepolti" continua il leit motiv storico e archeologo aggiungendo -se possibile- un tocco macabro in più al tutto.
Il romanzo mantiene grossomodo il medesimo "mediocre" standard, la storia si legge bene e fluidamente ma non rilascia mai quella sensazione "di voglia di scoperta" che dovrebbe regnare in lungo e in largo in questo particolare filone narrativo. Va avanti la storia dei due protagonisti (più il valente e misterioso druido Cathbad di contorno) e il loro particolare intreccio sentimentale. La storia in se è meno banale rispetto all'opera prima, diciamo che questa volta è un pelino più difficile capire dove andrà a parare la vicenda. La narrazione è semplice ed è ancora usato l'espediente "misterioso" delle poche righe apparentemente slegate dal racconto principale tra un paragrafo e l'altro. Tutto sommato è bello ritrovare personaggi e paesaggi tipici del Norfolk, anche se non superlativo "La Casa Dei Corpi Sepolti" rappresenta un buon passatempo e un avventura thriller da leggere in maniera spensierata. In fondo la protagonista Ruth più che classica indagatrice è trasportata dagli eventi e questo è senza dubbio un incentivo alla lettura perché si rifugge dai classici stereotipi investigativi.
Il romanzo è corto e diciamo che non se la mena troppo su vicende di poco conto, mentre la costruzione della vicenda procede ordinata senza fare sbalzi atti a disorientare il lettore.
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Trama appassionante. Romanzo da leggere
Letto il primo romanzo "Il sentiero dei bambini dimenticati", ho acquistato subito questo secondo libro e non me ne sono pentita.
Ancora una volta la protagonista Ruth Galloway si è fatta adorare per la sua semplicità e le sue insicurezze...trama intrigante eben riuscita, atmosfera ottimale per creare interesse e suspence nel lettore.
Romanzo da acquistare
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La palude delle ossa