La cameriera
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Cosa succede in un hotel
Devo dire che sono stata tratta in inganno da altre recensioni positive che avevo letto su questo libro, a me personalmente non è sembrato nulla di che.
Innanzitutto il libro sembra diviso in due parti: una prima molto molto lenta con una protagonista a dir poco ingenua, naif, un po' isolata nel suo mondo tanto da non riuscire neanche a capire i comportamenti degli altri e cosa le succede intorno; la seconda parte è invece molto più scorrevole e veloce e la protagonista stessa appare molto più sveglia e scaltra, tanto da fare anche il doppio gioco in certe situazioni.
Per quanto riguarda il giallo, non lo definirei tale perché l'intreccio è piuttosto banale e molte cose, di cui la protagonista non capisce il significato, in realtà al lettore sono note sin da subito. Alla soluzione del "giallo" poi sono dedicate giusto le ultime 3 pagine.
Diciamo che la protagonista assoluta è la cameriera, il suo percorso con tanto di ovvio happy ending. Personalmente la sua storia non ha appassionato per nulla, motivo per cui il libro non mi è piaciuto e non mi sentirei di consigliarlo.
Indicazioni utili
Molly
Decidere di avvicinarsi alla lettura di un libro quale “La cameriera” di Nita Prose significa scegliere un titolo che potrà avere delle tinte di giallo ma che è bene precisare non essere la linea guida e il vero focus dello scritto. Infatti è vero che l’opera ha quale oggetto un omicidio che avviene in un hotel e che vede coinvolta una cameriera ma è anche vero che ciò che più ha un risvolto in questo è l’aspetto sociale, la dinamica sociale sottesa ivi compresa inerente alla malattia. Vi è dunque una componente “gialla” ma se il lettore si aspetta solo questa o prevalentemente questa, resterà deluso.
Molly è la protagonista dello scritto, lavora come cameriera in un prestigioso hotel e da sempre ha vissuto con una nonna che ha edulcorato il mondo per lei. Adesso che la nonna è morta ella si ritrova sola, non ha amici, è considerata stramba perché non riesce ad avere rapporti sociali, è anaffettiva, non riesce a comprendere quello che è lo stato d’animo di chi le sta davanti, è esageramene precisa, cosa anche controproducente, non ha consapevolezza della realtà che la circonda. Eppure, nonostante ciò, ha anche tutti i suoi rituali, le sue abitudini e ama il suo lavoro proprio per quella meticolosità che comporta.
Quando Molly ritrova il corpo, non resiste nel compiere una piccola azione. Tuttavia, durante l’interrogatorio, a insospettire è però il suo atteggiamento. Ha un temperamento forte nonostante la sua incapacità emozionale e relazionale, questo la porta a essere una sospettata. A ciò si aggiungano le risposte che spiazzano gli agenti ma anche una rete fatta di inganni che vede Molly protagonista e vittima sacrificale perfetta stante la sua ingenuità.
Tuttavia c’è chi vede la vera Molly e decide di aiutarla. Il portiere dell’hotel e la figlia Charlotte, avvocato, o ancora il lavapiatti Juan Manuel, coinvolto in modo speculare nella storia, desiderano e decidono di prestarle aiuto. Ecco allora il risvolto che esula dal giallo perché la protagonista decide di far leva sulla situazione per renderla propria e in particolare per sfruttarla come occasione di crescita.
Ci saranno alti e bassi, aspetti più o meno interessanti, una protagonista che si amerà o si odierà, il tutto per uno scritto narrato in modo semplice, che non ha particolari pretese che ha anche una impostazione simil sceneggiatura. Non stupisce l’intento di realizzarne una trasposizione in pellicola e i diritti già ceduti al fine.
Un libro che non colpisce dunque per il giallo quanto per le riflessioni sottese sul pregiudizio, l’autenticità, la diversità, l’accettazione e che per questo può deludere le aspettative. Non si può certo gridare al bestseller, al romanzo da non perdere, al libro più bello mai letto e anzi, il lettore avvezzo, qualche domanda sui motivi del suo spopolare e del suo successo, viene naturale porsela.
Un romanzo, dunque, che per suo contenuto divide. O lascia un senso di retrogusto un poco amaro, di insoddisfazione, di qualcosa di sfuggente e incompleto o conquista e trattiene tra le sue pagine tanto da portare il conoscitore a desiderare di leggere ancora altro della narratrice. In ogni caso una lettura rapida e non troppo impegnativa.