Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror La biblioteca dell'anatomista
 

La biblioteca dell'anatomista La biblioteca dell'anatomista

La biblioteca dell'anatomista

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Bergen, 1528. Ha fatto un lungo viaggio, ma alla fine è riuscito a trovare la sua vittima. Il monaco è pronto a vendicarsi. Trondheim, oggi. Gunn Brita Dahle viene trovata morta nella biblioteca dell'università, nel deposito in cui si conservano i volumi più preziosi. L'assassino l'ha scuoiata e le ha tagliato la testa. E ha rubato il Libro di Johannes, un antico trattato di anatomia risalente ai primi del Cinquecento. Un trattato che da secoli è considerato maledetto.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0  (4)
Contenuto 
 
3.0  (4)
Piacevolezza 
 
3.5  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La biblioteca dell'anatomista 2015-07-31 10:08:21 Sordelli
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Sordelli Opinione inserita da Sordelli    31 Luglio, 2015
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Vedere cosa c'è sotto...

XVI secolo: un ragazzino e il demonio che alberga dentro di lui e un barbiere coi suoi coltelli; un viaggio da Bergen alla Germania, per poi finire in Italia incappando, non molto fortuitamente, in un anatomista e la sua grande conoscenza.
Virginia, oggi: il curatore dell'Edgar Allan Poe Museum viene trovato barbaramente ucciso, il corpo appeso al monumento dedicato a Poe, la testa nel cestino dell'immondizia nel suo ufficio.
Norvegia, oggi: un efferatissimo omicidio sconvolge la tranquillità della biblioteca Gunnerus, a Trondheim.

Ecco brevemente (molto brevemente) riassunti i tre piani su cui si sviluppa la narrazione: all'interno della vicenda, che si svolge ora in Norvegia e ora in Virginia, troviamo continui flashback che raccontano, in modo seppur diverso, le origini di quel male che si è insinuato nelle vite delle attuali vittime, ponendovi fine.
Nell'insieme, il romanzo mi è piaciuto, ma devo ammettere che ho fatto abbastanza fatica ad entrare nella storia e nelle prime 50 pagine son stata ripetutamente tentata di mollare; per fortuna ho resistito e mi son così potuta godere un buon libro, scritto abbastanza bene, con qualche pecca (fra cui la lentezza iniziale), ma che tutto sommato mi ha regalato qualche ora piacevole, in compagnia di protagonisti, morti e vivi, dalle vite interessanti e particolari.
L'aspetto raccapricciante di tutta la vicenda mi ha abbastanza coinvolta e non mi viene difficile pensare che sin dai tempi passati l'essere umano fosse affascinato e interessato a conoscere ciò che si cela sotto la sua stessa pelle.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e durante la lettura riusciamo bene a comprendere chi è chi, cosa fa, cosa ha subito nella sua vita e chi è ora. Ho notato che per i personaggi principali si è particolarmente dato peso al fatto che avessero alle spalle qualcosa di brutto; non ho ben compreso questa scelta, il voler a tutti costi puntare le luci sulle brutture della vita, ma pur non comprendendo devo ammettere che questo elemento contribuisce a dare "umanità" alle parti: di fatto, sono persone come noi, che hanno affrontato difficoltà nella vita e che ne sono uscite.
In linea di massima, mi sento di consigliare questa lettura: la trama è, tutto sommato, interessante, i dettagli raccapriccianti, ma non sconvolgenti e la storia di per sé, regge abbastanza da meritare di esser letta.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
La biblioteca dell'anatomista 2013-02-24 10:50:36 Gondes
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Gondes Opinione inserita da Gondes    24 Febbraio, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

LA BIBLIOTECA DELL'ANATOMISTA

Definirei questo libro come un thriller “che cuoce a fuoco lento”. La forza di questo romanzo è proprio quella della pazienza. La storia è impostata su tre diverse situazioni; una più storica, ambientata nella Norvegia del 1500, mentre le altre due ai giorni nostri, ma in due differenti paesi; Stati Uniti e Norvegia.

Prima di arrivare al collegamento di tutte queste situazioni bisogna dare il tempo all’autore di districare la trama per poter mettere tutti i tasselli al posto giusto.
Questi continui salti temporali potrebbero essere per alcuni lettori un problema, mentre per altri un valore aggiunto, capace di dare vivacità al romanzo. Personalmente l’ho considerato positivamente, anche perché in questo modo non viene proposto un unico protagonista già dalle prime pagine come succede in molti altri libri, ma una serie di figure, tutte molto diverse ed interessanti.

La descrizioni delle scene del crimine sono molto crude e raccapriccianti. Sarà con un’ intuizione, a dir poco fortunosa, a collegare due orribili omicidi accaduti a qualche migliaio di chilometri di distanza. Forse quest’aspetto è la cosa che l’autore poteva curare maggiormente, optando per una soluzione più ricercata. Forse anche i veri investigatori usano “Google” nelle loro indagini !!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
La biblioteca dell'anatomista 2013-02-17 19:38:00 Pelizzari
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    17 Febbraio, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Partita a scacchi

Leggere questo giallo è un pò come giocare una partita a scacchi, che si snoda nel tempo, in secoli diversi, e nello spazio fra la Virginia e la Norvegia, terra bislunga e fredda, che fa da sfondo principale. Ci sono due omicidi su cui indagare, terribili, accumunati. Da un'unica mano? Da un unico movente? L'aspetto che mi ha più colpito è la lucidità dell'assassino. E poi c'è un personaggio secondario, una giovane e spavalda bibliotecaria, dallo spirito di osservazione acutissimo, che mi ha colpito, più dei personaggi principali. Belli i salti nel tempo. Belli i collegamenti. Un pò cruente certe descrizioni.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
La biblioteca dell'anatomista 2012-05-10 10:42:03 GLICINE
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    10 Mag, 2012
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

PECCATO LA FINE...

Primo libro anche per questo autore, che in Norvegia ha ottenuto grande successo ed un premio come miglior romanzo di esordio.
Progetto ambizioso dell’autore è stato articolare la vicenda su tre piani differenti di narrazione; il libro alterna passaggi con episodi avvenuti nel XVI secolo, dove prende spunto da personaggi realmente esistiti nella storia, come i primi anatomisti, che, nella zona di Venezia, potevano requisire cadaveri di delinquenti da portare su rudimentali tavoli autoptici all’aperto dove un pubblico assisteva alla dissezione e spiegazione dell’anatomista delle varie parti del corpo, in questo contesto, la figura di un frate errante alla ricerca di un particolarissimo set di coltelli da dissezione, lascia dietro di sé una scia di morte…
Il secondo piano, viene ambientato ai giorni nostri in Virginia, dove il curatore dell’Edgar Allan Poe Museum, Efrahim Bond, appena si ritrova per le mani una sensazionale scoperta, viene trovato cadavere, barbaramente ucciso, al quale viene asportata gran parte della pelle del tronco, sulla cui morte viene chiamata ad operare Felicia Stone,poliziotta, con un passato di violenza che pericolosamente si intreccia all’indagine in corso.
Il terzo piano è ambientato ai giorni nostri in Norvegia, dove viene trovata cadavere all’interno di una camera di sicurezza della biblioteca nella quale lavora, Gunn Brita Dahle, stesso modus operandi che ricalca una descrizione presente in un libro antichissimo conservato in quella stessa stanza, che risulta essere scomparso, ad indagare in questo caso è Odd Singsaker, appena rientrato in servizio dopo un delicato intervento chirurgico di asportazione di un tumore al cervello.
Aspetto singolare risulta essere che l’assassino, a parte una breve descrizione all’inizio del libro riguardante l’uccisione e occultamento di una donna ed il proprio figlio, non viene assolutamente menzionato. L’autore non permette al lettore di entrare nella mente perversa di un soggetto capace di simili delitti, non permette di poter provare il terrore ed il timore che questo malato risveglia nelle proprie vittime, nel momento in cui compie le sue efferatezze, la pecca più grande del libro a mio parere è questa, oltre al finale affrettato, nelle ultime 50 pagine avvengono una quantità di eventi che non possono essere ben sviluppati, quindi vengono frettolosamente descritti dall’autore, il quale , inserisce diversi tratti discorsivi di spiegazione dei vari avvenimenti e delle motivazioni che hanno portato a tale epilogo.
La storia parte molto bene, mi piace l’alternanza delle ambientazioni tra passato e presente, America e Norvegia, ma il killer dov’è? Non è lui il personaggio principale e quasi nemmeno il personaggio secondario, ho letto un libro scorrevole, dove mancano passaggi importanti sia come indagine che come descrizione dei personaggi per arrivare a piacermi totalmente.
Sembra che l’autore non abbia ben focalizzato la sua attenzione sul genere di libro da scrivere. Romanzo? E’ troppo “forte” ( come immagini evocate) per poter essere definito come tale… Trhiller? E’ troppo poco attento a definire vittime e carnefice…..
Ci sono poi due cadute di stile davvero grossolane e superflue a mio parere, riguardanti il personaggio di Singsaker che non svelo, ma che non aggiungono nulla alla storia, invece, per contro, “rovinano”la sua capacità e correttezza nel lavoro….

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta