L'uomo di paglia L'uomo di paglia

L'uomo di paglia

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Jack McEvoy del Los Angeles Times indaga sul caso di Alonzo Winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver strangolato una donna bianca. Una confessione estorta dalla polizia, un caso chiuso sbrigativamente. Quando dalle sue ricerche emerge inaspettatamente un collegamento con un omicidio avvenuto anni prima a Las Vegas, nella sua mente si affaccia il pensiero di avere a che fare con un serial killer. E McEvoy sa che non può essere da solo ad affrontare questa sfida, ma che, come dodici anni prima, ha bisogno dell'aiuto di Rachel Walling, profiler dell'FBI. Quello che invece non sa, è che da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa.



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L'uomo di paglia 2021-11-21 16:44:27 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    21 Novembre, 2021
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Pericoli dal web

Torna Jack McEvoy, il giornalista di Los Angeles diventato noto grazie al suo coinvolgimento nella cattura del Poeta: un serial killer che lo ha preso di mira. Dopo che la parabola della sua carriera ha iniziato a precipitare verso il basso è arrivato anche lo schiaffo definitivo. Vittima del taglio del personale gli viene comunicato che entro due settimane dovrà lasciare il suo posto. Ma non solo: gli viene affidato il compito di istruire chi lo sostituirà. In questo clima fatto da un lato di voglia di lasciare un segno che lo renderà indimenticabile nel settore del giornalismo e dall'altra di andarsene e cambiare vita, si imbatte nella storia con la S maiuscola. Parte così una caccia che dapprima sembra sbilanciata a favore del cattivo e che poi prende strade diverse.
Trovo che questo non sia il migliore dei romanzi di Connelly, è comunque ben scritto, lineare, con una sua logica e anche una gradevole compagnia. Mi sembra però che l'autore si sia lasciato un po' prendere la mano scegliendo soluzioni di effetto, ma non molto credibili e logiche. Un difetto che perdono ad altri autori, ma che fatico a far passare a uno scrittore che so capace di molto di meglio.

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L'uomo di paglia 2014-09-22 08:11:49 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    22 Settembre, 2014
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Fibre scure

Thriller dai ritmi sostenuti, ambientato nel mondo del giornalismo, con incursioni di hacker e di profiler FBI. Un mondo bellissimo ed elettrizzante. La grande protagonista è l’intelligenza. Ed il suo socio, l’intuito. E sullo sfondo c’è la grande invadenza che Internet opera nelle nostre vite. Peculiari i personaggi, alto il ritmo ed intrigante lo stile, che ci racconta di rotte di collisione fra assassini e vittime, fra giornalisti ed investigatori, fra colleghi di lavoro, fra vecchie volpi e giovani rampanti. All’insegna del buon giornalismo, che non è solo limitarsi a raccontare che cosa è successo, ma dare agli articoli ampiezza e profondità. Interessante la teoria dell’unico proiettile, ovvero dell’amore di una vita. E’ bello esserne segnati. Unico neo, il finale, perché sai chi è l’assassino già da metà del libro ed il modo in cui anche i protagonisti arrivano a sapere quello che sai tu poteva, forse, essere un po’ più scoppiettante.

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L'uomo di paglia 2012-04-03 18:45:58 GLICINE
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
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Connelly è sempre uno dei migliori

Il giornalista del “Times” di Los Angeles Jack Mc Evoy è nuovamente protagonista insieme alla profiler dell’ FBI Rachel Walling di un thriller di tutto rispetto, come solo Connelly sa orchestrare.
Jack viene licenziato, ha ancora 15 giorni di lavoro come cronista di “nera”, rimpiazzato da una giovane che deve anche istruire, più avvezza all’uso delle moderne tecnologie, con uno stipendio sicuramente meno importante. Decide quindi di lasciare il giornale con un ultimo articolo che faccia pentire i suoi superiori della decisione presa.
Inaspettatamente viene contattato dalla madre di un sedicenne di colore, appartenente ad una gang di spacciatori, che continua a confermare la totale innocenza del figlio, per il quale, anche Jack aveva scritto un trafiletto che ne notificava l’arresto, in seguito al ritrovamento del cadavere di una spogliarellista nel bagagliaio di un’auto, sulla quale erano state rilevate le impronte dello spacciatore stesso.
Grazie al contributo della sua futura sostituta Angela, che mediante l’utilizzo del web riesce a trovare un collegamento con un caso di anni prima avvenuto a Las Vegas, per il quale il “modus operandi” è identico, Jack capisce di essersi nuovamente imbattuto in un serial killer e chiede l’intervento di Rachel profiler dell’FBI, con la quale aveva già lavorato nel caso del “il poeta”, e con la quale aveva avuto una breve relazione sentimentale.
Nel momento in cui Jack parte per Las Vegas, scopre di non riuscire più a collegarsi con la sua posta via mail, di avere le carte di credito bloccate in quanto tutto il suo denaro è stato devoluto in beneficenza, di avere il cellulare non attivo, quindi capisce di essere sulla “strada giusta” , e capisce che la persona a cui sta dando la caccia è molto abile con le nuove tecnologie e molto intelligente…..
La storia è questo e molto altro, i personaggi principali fanno subito presa sul lettore, mi piace molto il modo di scrivere di Connelly, che coinvolge dalla prima riga, se pur non ritenga questo il migliore suo thriller, quello che rimane valido è la sua capacità di articolare una storia dalla trama avvincente con personaggi che scatenano nell’immediato l’empatia o, nel caso del killer, il desiderio di “fargliela pagare” come pochi altri autori riescono a fare……

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L'uomo di paglia 2012-01-13 12:17:19 violetta89
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violetta89 Opinione inserita da violetta89    13 Gennaio, 2012
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Si può fare di più!

Michael Connelly è uno dei miei scrittori preferiti,e soprattutto adoro il mitico Harry Bosch che purtroppo non è presente in questo romanzo(ma quando arrivano i nuovi romanzi in Italia??).
Stavolta sn rimasta un pò delusa, questo libro non mi ha nè convinto nè coinvolto del tutto. Sarà perchè si sa dalla prima pagina chi è l'assassino, o forse per il finale lasciato un pò così senza spiegare la "psicologia" e le motivazioni dello Spaventapasseri, o per la troppa tecnologia, fatto sta che non è il suo miglior lavoro. Certo rimane un buon thriller, soprattutto per il suo stile inconfondibile, però da uno come lui ci si aspetta ben altro!!

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connelly
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L'uomo di paglia 2011-12-27 11:53:59 Fonta
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Fonta Opinione inserita da Fonta    27 Dicembre, 2011
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Lo spaventoso spaventapasseri

Jack McEvoy è un reporter di cronaca nera del Times. E' appena stato messo sulla graticola per dei tagli di personale dalla direzione, che vuole così liquidare un seppur bravissimo giornalista, ma il cui oneroso stipendio e la poca dimestichezza con la tecnologia si discostano dalle linee progettuali della testata.

Jack non vuole lasciare il giornale come atri sui predecessori e cerca un "pezzo d'addio" che lasci il segno, un colpo di scena colossale, a suo modo di dire "un bel vaffa' alla direzione".
L'intuizione gli viene da una chamata di un quartiere di periferia, dove un ragazzo di colore è stato arrestato con l'accusa di un terribile omicidio, ma la storia ha parecchie falle per Jack.

Wesly Carver è un genio informatico, lavora per un'azienda di protezione dati. Gli vengono affidati numerosi ed importanti documenti multimediali,i quali vengono resi inacessibili, chiunque abbia provato ad entrare in possesso di questi è stato annientato da Carver, il quale riesce ad entrare nelprocessore del malintenzionato, liquidargli ilconto in banca e piazzare sul suo pc dei movimenti su siti pedopornografici che saranno di pubblico dominio per FBI.

Rachel Walling è un'agente dell'FBI, ha vuto una relazione con Jack anni orsono. Ha un'istinto fuori dal comune. L'azione èilsuo pane quotidiano.

Freddy è il braccio descro di Carver, un giovane hacker, che in passato ha avuto problemi con la giustizia.

Angela Cook è una giovane reporter che è stata scelta dalla direzione del Times per rimpiazzare McEvoy.

Questi sono i personaggi principali del nuovo thriller di Michael Connelly.
Non avevo mai letto nulla di questo autore, e questo regali di Natale è stata una piacevole occasione.
Uno stile veloce, fatti e pesonaggi molto dinamici rendono la lettura molto piacevoleed intrigante.
L'assassino viene volutamente presentato già dalle prime pagine, così lo scrittore si limita a descrivere la corsa contro il tempo dei protagonisti per incastralo prima che lui "incastri" loro.

Personalmente non resterà nei miei ricordi come uno dei più bei thriller mai letti ma, in futuro riprenderò questo autore che mi èpiaciuto molto per il suo stile.

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